Buongiorno !!!
Una nuova intervista vi attende qui sotto. Questa volta il protagonista è Flavio Nuccitelli autore del libro “Frenesia” pubblicato da “Fandango libri”
Vi ricordo che sul blog trovate anche la mia recensione: per leggerla cliccate pure qui.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Frenesia”?
Quella di Valerio era una storia che avevo in mente da molti anni, volevo raccontare quel momento fragilissimo in cui una persona capisce che l’identità che si è portata addosso fino a quel momento deve essere rivista, perché è arrivato il momento di fare coming out o semplicemente è arrivato il momento di crescere, o entrambe le cose, come nel caso di Valerio.
Pian piano che la storia rimaneva lì nella mia testa si aggiungevano personaggi, che prendevano corpo e pian piano cominciavano a parlare e a fare cose tra di loro e io, pazientemente, appuntavo,
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Quando ho riletto Frenesia, prima di consegnare la stesura definitiva l’ho trovato psichedelico, per il modo in cui Valerio si addentra nel mondo di Sara e Valerio e si lascia trasportare alla scoperta del loro mondo che, a differenza del suo, non ha limiti.
Spero che le persone che lo leggeranno lo troveranno un libro onesto: nel modo di raccontare l’avventura di un nuovo mondo, la scoperta dell’età adulta e la scelta di trasgredire tutti i limiti.
L’ultimo aggettivo è a discrezione di chi lo leggerà: che ogni persona riempia quest’ultimo spazio con l’aggettivo che più ha rispecchiato il suo viaggio nel mondo di Valerio.
3 – Un pregio e un difetto di Valerio e di Luca?
Luca è una persona buona, una di quelle persone che fanno qualsiasi cosa pur di aiutarti, in qualunque momento. Il suo difetto è che non è proprio perspicace, quindi ha bisogno che quell’aiuto gli venga esplicitamente chiesto.
Valerio invece ha un difetto principale: ha paura di essere se stesso e per questo ha vissuto la sua vita cercando di rimanere invisibile; nel corso del romanzo imparerà a sue spese che questo è sbagliato e, siccome il pregio di Valerio è la sua caparbietà, quando capisce di aver sbagliato si fa in quattro per rimediare.
4 – Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
Il titolo l’ho scelto di getto, quando dovevo nominare il primo file in cui avevo scritto la prima bozza di quella che sarebbe diventata la storia di Frenesia; poi è successo che in Fandango Libri hanno subito amato questo titolo ed è diventato quello definitivo.
La copertina è stata frutto di una lunga ricerca incrociata, che avevo paura non sarebbe finita mai e invece è finita con una bellissima illustrazione di Giselle Dekel elaborata da Francesco Sanesi, di Fandango Libri, che rappresenta perfettamente Valerio e il vortice di frenesia che si trova a vivere e che gli frulla la testa.
Infatti molte persone credono sia stata disegnata ad hoc per il libro, ma non è così!
5 – Quali sensazioni hai provato mentre lo scrivevi?
Scrivere una storia di diciottenni ha significato tornare lì, alla mia adolescenza, ripensare a com’ero io, a quali erano le cose che mi facevano stare bene, male e, in generale, emozionare. L’adolescenza è un periodo molto complicato, molto tormentato, dove le emozioni vengono sempre vissute senza moderazione. Tornarci, a qualche anno di distanza, in una fase completamente diversa della mia vita non è stato facile, però mi è stato molto utile a capire alcune cose con la giusta distanza.
6 – Pensi ci sarà, in futuro, un altro tuo libro?
Sicuramente! Vengo da un tipo di scrittura completamente diverso, la sceneggiatura e la scrittura televisiva, ed ero un po’ spaventato all’idea di confrontarmi con un romanzo, ma è stata un’esperienza incredibile, che mi ha dato molto, quindi sì, ci sarà sicuramente un altro romanzo.
7 – Come ti organizzi in genere per scrivere: momento della giornata, pc o carta e penna ..ecc?
Chiaramente scrivo al pc, perché è più facile per modificare, aggiungere e riscrivere, ma vado sempre in giro con un quaderno nello zaino, non si sa mai quando salta fuori l’idea giusta per una scena o un dialogo.
Per quanto riguarda il momento della giornata, il mio momento preferito per scrivere è la notte, c’è un silenzio irreale che mi concilia la concentrazione.
8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Un aneddoto divertente (non per me)?
Ero nel mezzo della scrittura di un capitolo molto importante del libro (la serata di Capodanno), noto che ho il 2% di batteria sul mio computer, quindi attacco il caricabatterie e continuo a scrivere. Pochi secondi dopo è saltata la luce nell’intero palazzo.
Risultato, ho potuto scrivere la scena solo il giorno dopo, il che mi ha dato modo di rifletterci di più, di costruirla meglio e, quando mi ci sono rimesso, ce l’avevo molto più a fuoco. Il risultato è quello che leggete nel libro, una delle scene di cui sono più orgoglioso.
9 – Quali sono le tue passioni e hobby?
Sono cresciuto col cinema, quindi la mia principale passione è senza dubbio quella; decine e decine di film, di serie e, in generale, di storie.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Sto leggendo Macello, l’ultimo libro di Maurizio Fiorino, uno di quei libri che ti dispiace finire perchè non vuoi abbandonare quei personaggi. Il prossimo sulla lista, invece è Giro di vite, di Henry James.
Biografia
Nato a Roma, nel 1988.
Story editor di serie internazionali (tra le altre, We are who we are di Luca Guadagnino e Anna di Niccolò Ammaniti). Ha lavorato al Tribeca Film Insitute di New York.
Oggi lavora come sceneggiatore (Achille Lauro: No Face, Romolo&Giuly 2) e autore televisivo (La Tv delle Ragazze, Stati Generali, Lui è Peggio di Me, CCN-Il Salotto con Michela Giraud).
Frenesia è il suo primo romanzo.
Grazie di aver partecipato all’intervista.
Alla presto
Gabrio