Intervista all’autore: Enrico Tommasi

Buongiorno lettrici e lettori,

con grande piacere ospito oggi per il momento dell’intervista, Enrico Tommasi, autore del libro “Un imperfetto sconosciuto”, pubblicato da “Morellini Editore”.

Per recuperare la mia recensione, puoi cliccare tranquillamente qui.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Un imperfetto sconosciuto”

Lo spunto è autobiografico: quando mio padre è morto, nel 1993, avevo una trentina d’anni dei quali pochi vissuti con lui perché a diciotto anni mi sono trasferito a Milano per gli studi universitari.

Con lui ho vissuto pochi anni d’età cosciente, quattro o forse cinque, poi lui era un militare, poco comunicativo per usare un eufemismo.

Quando se n’è andato mi sono reso conto di quanto lo conoscessi poco come persona, e questo senso di vuoto è cresciuto nel corso degli anni.

Con questo libro ho cercato di capire qualcosa in più della sua personalità e di “fare pace” con lui.

L’idea che ha generato il libro è questa, la riconciliazione.

2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?

Intenso, intimo, emozionante

3 – Un pregio e un difetto di Enrico, di suo padre e della donna che incontra?

Enrico ha una forte forza interiore, altrimenti non avrebbe potuto affrontare il “viaggio” descritto nel libro; difetto? Forse troppo severo con sua madre.

Ida è una donna protettiva, non specifico come e con chi per non spoilerare, ma lo è con tutte le persone a cui vuole bene; difetti non ne ho trovati …si è innamorata, ha assecondato la sua passione, è un difetto? Direi di no…

Il padre di Enrico è stato una persona chiusa in famiglia e socievole al di fuori, un atteggiamento incomprensibile dal punto di vista dei suoi familiari; il suo pregio? L’amore per la vita che lo ha sostenuto nei molti momenti dolorosi e difficili della sua esistenza

4 – C’è un po’ di te in questo libro, è stata dura scriverlo?

Sì, il rapporto padre/figlio è autobiografico, sebbene il racconto prenda poi strade dettate dalla fantasia; sì, soprattutto la prima parte è stata dura…coinvolgente e commovente

5 – Circa la bella e significativa copertina che cosa ci puoi raccontare?

Raffigura il momento clou del racconto, l’incontro tra Enrico e Ida, la situazione che cambia per sempre la vita di Enrico

6 – Rispetto al libro precedente come è cambiata la tua penna?

Credo, rischiando di peccare di presunzione, che sia migliorata: c’è più azione, dialoghi e ricorre meno ad avverbi e aggettivi superflui; è il primo libro che ho scritto dopo aver fatto la scuola di scrittura creativa (con Sara Rattaro) e più di un lettore mi ha confermato questa crescita

7 – Tra i due libri quale ti ha impegnato maggiormente sotto i vari punti di vista e perché?

Emotivamente lo sono stati entrambi ma questo, rispetto a “La nostra estate migliore” è un racconto che ho inventato e questo complica la vita di uno scrittore.

Quando si scrive una autobiografia la trama e lo sviluppo narrativo sono noti fin da principio e bisogna solo cercare la giusta distanza emotiva dal racconto; quando si scrive di fantasia le opzioni sono infinite, lo sviluppo, il finale etc mettono lo scrittore continuamente di fronte a delle scelte

8 – “Forse è vero che in alcuni momenti della vita c’è qualcuno che sceglie per noi”: confermi?

È una sensazione che nella mia vita mi ha sfiorato più volte, per cui ci credo

9 – C’è già in cantiere un altro libro?

La verità? Sì, l’ho scritto nei primi mesi del 2023 ed è in fase di editing

10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?

“Un anno sull’altipiano” di Emilio Lussu, uno dei più importanti libri sulla Grande Guerra, sono appassionato di storia.

Biografia

Enrico Tommasi nasce a Salerno il 24 ottobre 1961, notaio di professione e scrittore per passione, vive da molti anni tra Milano e il lago di Como.

Ha iniziato a scrivere narrativa nel 2018 e ha pubblicato quattro libri:

“I ragazzi della via Boeri” (giugno 2019 Primiceri Editore) romanzo di formazione, finalista nella sezione Opere Prime al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, selezionato e presentato al Bookcity Milano 2019;

“L’inganno della lentezza” (giugno 2020 Primiceri Editore), diario intimo di un cammino sulla via Francigena italiana;

“La nostra estate migliore” (giugno 2022 Morellini Editore) altro romanzo di formazione, ristampato più volte e per molti mesi tra i titoli di narrativa contemporanea più venduti su Kindle Store.

Il quarto e ultimo (settembre 2023 Morellini Editore) s’ intitola “Un imperfetto sconosciuto” ed è un romanzo che esplora il complicato rapporto padre/figlio.

Grazie di aver risposto alle mie domande!

A presto

Gabrio

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