Ciao a tutti !!!
Oggi ho il grande piacere di ospitare Emanuele Bosso, autore del libro “Ricordati di me” edito “GM Press”
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Biografia
Emanuele Bosso, nato a Napoli nel 1992, studia lettere moderne all’università Federico II. Ricordati di me è il suo primo romanzo, pubblico con GM Press.
Intervista
1 – “Ricordati di me” è il tuo primo intenso e meraviglioso libro: ci vuoi raccontare qualcosa che lo riguarda?
Innanzitutto grazie per i complimenti e per aver amato così nel profondo questa storia. Non saprei raccontarti un aneddoto particolare. Così, su due piedi, ho voglia di dirti che soltanto quando ho presentato il romanzo a Matera e a L’Aquila, ho realizzato di aver fatto qualcosa di veramente bello, per me stesso e per Rocca San Felice, il paese in cui è ambientato il romanzo. Questa storia parte da lì, un posto piccolissimo e semi sconosciuto nella profonda Irpinia. L’idea di aver dato visibilità e lustro a questo paese (che per me ormai è una seconda casa) mi riempie il cuore di gioia e di orgoglio.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Faccio fatica a trovare tre aggettivi o qualche elogio. Preferisco siano i lettori a parlarne. Dall’interno però, posso dirti che questo è un romanzo intenso e commovente, soprattutto nella seconda parte.
3 – Un pregio e un difetto di Gabriele, di Silvia e di Delia
Gabriele, anche se non sembra, è il personaggio più coraggioso e scostante del romanzo. Sono queste sue peculiarità a farlo sentire sempre in bilico.
Silvia è una donna ordinata, schematica e introversa: nella vita di tutti i giorni questi posso essere interpretati come pregi, ma nella particolarità della sua storia, si riveleranno un grosso ostacolo.
Delia è molto discreta, quasi come se avesse sempre paura di sbagliare.
A tratti può essere sia un pregio che un difetto.
4 – Se tu fossi stato in Gabriele ti saresti comportato in modo identico o in cosa avresti agito diversamente?
Mi sarei comportato assolutamente nello stesso modo. Anzi, ti dirò di più: forse io avrei avuto meno coraggio.
Gabriele sceglie di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare da zero. Senza nessun legame, in un posto sconosciuto e isolato. Quanti di noi l’avrebbero fatto?
5 – Tra i vari messaggi che il tuo splendido libro può inviare al lettore quale vorresti fosse il primo?
Che non è mai troppo tardi per ricominciare e che nessuno si salva da solo, citando il meraviglioso romanzo di Margaret Mazzantini.
6 – Che cosa hai provato mentre scrivevi “Ricordati di me”? Quali sensazioni?
Appartenenza con i personaggi.
Ho scritto “Ricordati di me” in un arco di tempo molto lungo, quindi le sensazioni provate sono state molteplici.
Per quanto riguarda il legame con i personaggi, ho sentito, per mia fortuna, un’empatia viscerale con tutti i protagonisti principali, ma in particolar modo con Leonardo: credo sia il personaggio più spontaneo e più riuscito. Quando ho terminato il romanzo, ho avuto la certezza di averlo raccontato proprio come volevo.
7 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
Sì, ho cominciato a scrivere un nuovo romanzo. Sono ancora nella fase iniziale, ma la storia e i personaggi sono già concreti nella mia testa. Sarà sicuramente una storia più lunga e complessa di “Ricordati di me”. C’è da divertirsi, per me che la scriverò e da piangere, tanto, per chi la leggerete.
8 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Sognatore, Romantico, Determinato.
9 – Qual è il momento della giornata in cui preferisci scrivere?
Sicuramente la sera tardi, quando il mondo dorme.
Vivo con i miei genitori e mia sorella, e per quanto possano essere tranquilli, ho bisogno del silenzio della notte per ascoltare e mettere su carta tutto quello che sento agitarsi dentro.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
“La vita bugiarda degli adulti” di Elena Ferrante, la mia scrittrice ( o scrittore, poco importa ) preferita.
Grazie di aver risposto alle mie domande.
A presto
Gabrio