Un saluto a tutti voi !!!
Il protagonista di questa nuova intervista è Elia Banelli, autore del libro “L’uomo dei tulipani” edito da “Alter Ego”.
Se volete leggere la mia intervista la trovate qui.
Biografia
Elia Banelli è nato a Catanzaro nel 1983. Conseguita la maturità classica si trasferisce a Roma, dove si laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione (indirizzo editoria e giornalismo) all’Università La Sapienza. Durante gli studi, si occupa di cronaca calcistica per il settimanale “SportLocale”, ottenendo la qualifica di giornalista pubblicista. Dopo aver lavorato per tre anni come redattore, community manager e project manager per “The Blog Tv”, una società di produzione televisiva, si trasferisce in Umbria, dove lavora per sette anni come consulente finanziario per il gruppo Allianz e Fineco Bank. Nel 2016 rientra nella sua amata Calabria, dove affianca alla professione di financial planner quella di scrittore appassionato di gialli, thriller e noir. Ad aprile 2018 viene pubblicato il suo romanzo d’esordio, “L’uomo dei tulipani”, con la casa editrice “Alter Ego”. Collabora con il blog “Giallo e Cucina” e la rivista “Mediterraneo e Dintorni” dove si occupa di recensioni letterarie.
Premi e Riconoscimenti
– Finalista alla I edizione del concorso letterario “Residenze Gregoriane”, sezione Narrativa inedita, con il romanzo “L’uomo dei tulipani” (2018). – Finalista al VI Premio letterario internazionale “Città di Sarzana”, sezione Narrativa edita, con il romanzo “L’uomo dei tulipani” (2018). – Segnalazione di merito alla VI edizione del concorso letterario “Caterina Martinelli” con il romanzo “L’uomo dei tulipani” (2018). – Diploma d’onore alla XI edizione del “Premio letterario internazionale Città di Cattolica, Pegasus Literary Awards” (2019).
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “L’uomo dei tulipani”?
L’idea è nata per caso, durante un piovoso pomeriggio umbro di metà novembre. Ero seduto davanti la mia scrivania in ufficio, verso le sette di sera, e ho cominciato a riempire la prima pagina, un pò per noia, un pò per gioco. Era un periodo di forti cambiamenti: stavo programmando il trasferimento in un’altra regione e ho pensato di ambientare una storia nella terra che stavo per lasciare. Un modo come un altro per “uccidere” il mio passato e chiudere una pagina importante della mia vita.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Elegante, avvincente, imprevedibile.
3 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Un anno dopo la pubblicazione del romanzo, passeggiavo con mia moglie a Città di Castello in piazza Duomo, dove è ambientata una scena importante del libro. Proprio in quel momento, complice una folata di vento imprevisto, un vaso di fiori è caduto dal balcone di un palazzo di fronte e si è frantumato a pochi metri da noi. Chi ha letto il romanzo sa bene di cosa parlo. Non ho raccontato questa situazione per timore che la maggioranza delle persone pensassero che me la fossi inventata, ma è la pura verità.
4 – Un pregio e un difetto del protagonista Franco Laganà?
Determinato e troppo idealista.
5 – Sei appassionato solo di gialli o ti piacerebbe scrivere anche romanzi o altri generi?
In primis sono un amante della letteratura di genere, quindi romanzi gialli e noir. Per molti anni, però, ho letto soprattutto narrativa classica e saggi di politica ed economia. Ho iniziato a scrivere l’uomo dei tulipani dopo aver divorato “Il paradiso è altrove” di Mario Vargas Lliosa, che tutto è tranne che un thriller. Mi piacerebbe scrivere di altri generi, ma al momento le mie idee e ispirazioni trovano riscontro solo in un’ambientazione carica di suspense, indagini e delitti. Sono convinto inoltre che il giallo sia comunque un ottimo “mezzo” per raccontare storie di vita, interpretare l’ethos di un popolo, l’anima di una società, la cultura di una città. Qualcuno direbbe che “Delitto e Castigo” è solo un antenato del giallo?
6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
Ho da poco terminato la prima stesura di un romanzo che è il sequel de “L’uomo dei tulipani”. Sono in attesa della revisione con il mio editor e mi auguro che possa vedere la luce nel 2020.
7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Curioso, pragmatico, insofferente.
8 –Quali sono le tue passioni e i tuoi hobby?
Leggere e scrivere ovviamente. Inoltre adoro trascorrere ore sul divano a guardare film e serie tv. Ma non mi reputo una persona sedentaria, tutt’altro. Amo viaggiare, almeno 5-6 volte all’anno, e adoro correre, soprattutto all’aria aperta: lungomare e un parco sono l’habitat naturale per rigenerarmi fisicamente e mentalmente. Per fortuna nella città in cui attualmente vivo, Catanzaro, entrambi i luoghi sono a portata di mano. Infine, ma non per ultimo, mi piace andare a cena fuori, uscire, stare in mezzo alla gente.
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
Domanda difficilissima ma proverò a rispondere in maniera secca: tra gli autori Stephen King e Michael Connelly, tra i miei libri preferiti: “Un Uomo” di Oriana Fallaci e i già citati “Il paradiso è altrove” di Vargas Lliosa e “Delitto e Castigo” di Dostoevskij. A questi aggiungerei “Cent’anni di Solitudine” di Garcia Marquèz.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Sono due: “Il cacciatore di teste” di Jo Nesbo e “Giallo alla stazione di Second Street” di Lawrence H. Levy. L’ultimo che ho letto invece è “La verità e altre bugie” di Sasha Arango.
Grazie di aver risposto alle mie domande
Alla prossima
Gabrio