Intervista all’autore: Doron Velt

Ciao lettrici e ciao lettori,

questa settimana vi propongo l’intervista a Doron Velt, autore del libro “Il commissario e l’Amor sacro” pubblicato da “Giovane Holden Edizioni”.

Se volete, potete anche leggere la mia recensione: la trovate qui

Intervista

1 – Chi è Doron Velt e che tipo di scrittore sei?

Doron Velt è il mio pseudonimo. Questo libro è il mio esordio e che tipo di scrittore sono lo dirà solo il mio prossimo libro, “I polittici dell’Angelo”, che compone in qualche modo con “Il commissario e l’Amor sacro” un ciclo. Spero il libro possa uscire nel 2025.

Sostengo, contro ogni corrente e contro il mercato della lettura, la superiorità del racconto sul romanzo. Non ho in ogni caso – e questo forse spiega tutto, dico sorridendo – la capacità per la scrittura lunga. Ho modelli, che cerco di avere come guida: Poe, Borges, soprattutto il secondo

2– Come, o da dove, è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Il commissario e l’Amor sacro”?

La comprensione che il Potere di Eugenia, per quanto raro e inconoscibile sino al suo fondo, è qui, sulla terra. La scrittura, mai apparsa prima nella mia vita, si è imposta allora come un’esigenza interiore. Irrinunciabile e urgente. Mi sono stati indicati, da un luogo che non è solo mio, cioè non solo della fantasia creativa cui ogni scrittore attinge, alcuni passaggi. In particolare la figura e la voce di Satana. L’”Avversario” che è in fondo – al fianco di Eugenia, abbracciato a lei – il terzo protagonista del libro.

3 – Che genere è e a quale target di lettori è indicato?

Il libro si propone di spostare di un poco l’asse delle coscienze dei lettori orientandolo verso   i mondi sottili, spirituali. Facendogli comprendere e sentire la realtà di questi mondi, una realtà cooperante con la nostra povera e in fondo distorta realtà. Di più: facendogli comprendere che sono in verità e oltre ogni apparenza questi mondi spirituali a precedere, a guidare e determinare il mondo materiale. Mondi spirituali aperti grazie a una chiave: l’amore tra Eugenia Horvat e Bruno Delano. Ecco, il lettore destinato ad amare i miei libri è quello che cerca in sé, già avendolo, tutto questo.

4 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?

Tre parole che spero applicabili almeno in minima parte all’opera: Profondo. Meraviglioso. Vero.

5 – Un pregio e un difetto del protagonista Bruno Delano e com’è caratterialmente?

Descrivo Bruno Delano con le parole che nel romanzo gli sono rivolte in una lettera dall’autore di un delitto: “….Esistono uomini che la sorte favorevole od avversa accompagna in ogni istante, uomini seguiti come un’ombra dalla rabbia e dalla solitudine, dal denaro o dalla sua mancanza, dall’amore delle donne o dalla loro indifferenza. Non fu la Verità, Commissario, a restarle al fianco per tutta la vita? Lei sapeva intuirla, riconoscerla, e la Verità non desiderava altro, per chi aveva scelto in un Amore ardente e ricambiato, che portare la mano al viso per togliere il velo che lo nascondeva. Non fu così anche per la sua Eugenia, di cui si apprese solo all’ultimo, da un cronista de La Notte particolarmente intraprendente?….”.

La natura pigra, malinconica e pessimista di Bruno Delano partecipa alla risoluzione degli enigmi dipinti nel romanzo, alla discussione sul Vero, sul Male e sul Bene giungendo però alla meta, che è la verità, solo grazie a un miracolo: il potere di Eugenia.

6 – Qual è, secondo te, il punto di forza del tuo romanzo?

La potenza e la verità delle visioni di Eugenia, l’”altro” mondo da cui provengono.

7 – Quali sono le tematiche trattate?

Uso una sola parola, esoteriche.

8 – Come è articolato e suddiviso il tuo libro?

Intro ed epilogo dedicati a Eugenia, altri tredici capitoli che sono altrettanti quadri di  mistero, delitti e indagini.

9 – Quali sensazioni hai provato durante la stesura?

Felicità. Anche la sensazione di essere sulla soglia di una scrittura più vera, più profonda senza riuscire a raggiungerla. Forse questa imminenza di qualcosa di più alto, che non dura che un istante, è l’essenza e lo scopo di ogni atto creativo.

10 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?

Pigro, malinconico e pessimista, come più sopra ho scritto del Commissario Bruno Delano. Leggo, colleziono da anni libri di Borges e di Cioran, in varie lingue ed edizioni. Ascolto molta musica.

11 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?

La settimana scorsa durante un viaggio di lavoro ho acquistato una edizione francese che non avevo del Précis de décomposition di E.M.Cioran, edizioni Gallimard.

Biografia

Doron Velt è lo pseudonimo di un architetto milanese, nato a Milano nel 1959. Il 29 giugno,    giorno dell’Angelo Pahaliah. Il libro è dedicato a quest’Angelo, oltre che a Eugenia. Questo è il suo esordio letterario.

Grazie di aver risposto alle mie domande!!!

Alla prossima

Gabrio

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