Ciao lettrici e lettori,
per l’intervista di oggi è il turno di Andrea Mantelli, autore del libro “Nero in Laguna” della casa editrice “La Torre dei Venti”.
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Biografia
Andrea Mantelli è nato a Merano, vive e lavora a Milano.
Prolifico sceneggiatore di fumetti, le sue storie sono state pubblicate sui periodici dei più importanti editori del settore: Bonelli (testate Mister No e Zagor), Disney Italia (Topolino), Corriere della Sera (Corriere dei Ragazzi), Universo (Intrepido, Monello), Eura (Lanciostory, Skorpio) e molte altre; disegnate da riconosciuti maestri come Milo Manara, Mario Uggeri, Carlo Eleuteri Serpieri, Paolo Ongaro. Ha creato molti personaggi seriali, spesso raccolti in volume: i più recenti Old America (Nerofumo edizioni) e Smith & Wesson (Allagalla Editore).
Su Donna Moderna (Mondadori) ha firmato racconti gialli e novelle.
Ha tenuto corsi di scrittura funzionale in Centri di Formazione Regionale di Lombardia ed Emilia-Romagna.
E’ stato co-fondatore di Smack, la Casa Editrice che prende il nome dal mensile per bambini che ha ospitato famosi disegnatori e illustratori, tra cui Guillermo Mordillo, Ayax Barnes, Oscar Conti (“Oski”), Paola Pallottino, Giovan Battista Carpi, Juan Cavallero.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Nero in laguna”?
Da un amore giovanile per Venezia. L’ho scoperta a vent’anni, esplorata, vissuta. E arrivato all’età in cui si fanno un po’ di bilanci, mi sembrava doveroso dedicarle un libro, di cui fosse la protagonista assoluta.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Inconsueto. Veloce. Spiazzante.
3 – Sei anche sceneggiatore di fumetti: scrivere racconti e fumetti quali differenze ci sono per esempio come tempo, come emozioni, come idee…?
Tempo: il fumetto si scrive in tempi molto più rapidi. Gli editori non fanno scorte, e devi “alimentare” il lavoro del disegnatore.
Emozioni: il fumetto è opera collettiva. Spesso devi adattare il tuo fervore creativo a stili ed esigenze altrui. Inoltre devi contenere la storia in un prefissato numero di tavole. Scrivere racconti è molto più libero. E quindi emozionante.
Idee: non vedo differenze. Una trama è originale o rifritta sia in fumetto che in racconto. Ci sono anche molte assonanze tra i personaggi seriali in narrativa (esempio, Montalbano) e nel fumetto (esempio, Dylan Dog). In entrambi i casi devi inventare sviluppi nuovi, rispettando caratteri e contesti.
4 – Che sensazioni hai provato, mentre scrivevi “Nero in laguna” e vorresti arrivassero ai tuoi lettori?
Mi appassionavo alle storie che inventavo per la “mia” Venezia. Volevo farle un regalo che sfuggisse all’ovvietà, al già letto. Mi sono impegnato allo spasimo, con il cuore in gola. E spero di aver trasmesso questa carica emotiva alle pagine.
5 – Come è nata la tua passione per la scrittura?
Come non lo so. So che è nata insieme a me: alle elementari scrivevo già dei raccontini. E da allora non ho più smesso.
6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
Non solo uno. Ho pronti un “fantawestern”, un romanzo pop e un thriller ambientato nel mondo editoriale, tanto per stare in tema.
7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Fecondo. Fantasioso. Originale.
8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
In “Nero in Laguna” viene descritta una lunga fuga nelle calli veneziane. In realtà conoscevo ogni pietra del percorso, ma con il pretesto di verificare di persona, mi sono preso una settimana di vacanza e l’ho passata a camminare e ricordare. Ore struggenti, intensissime.
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
Italo Calvino, “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, Mordecai Richler, “La versione di Barney”.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
“Riccardino” di Andrea Camilleri, uscito postumo.
Grazie mille di aver partecipato all’intervista
Ciao
Gabrio
