Buongiorno lettrici e lettori,
il protagonista dell’intervista di oggi è Alessio Parmigiani, autore del libro “Stelle per pianeti” pubblicato da “NN Editore”.
Se volete recuperare la mia recensione la trovate cliccando qui.
Intervista
1 – Chi è Alessio Parmigiani e che tipo di scrittore sei?
Sono a metà tra un ragazzo di provincia e uno di città; tra un gen Z e un millenial; vivo due pezzi di me alla volta, a metà tra il mondo delle lettere e della tecnologia, tra una cultura millenaria e una nata, cresciuta, esplosa in poche decadi. Per farla semplice: tra un certo passato e un interessante futuro.
Non sono uno scrittore che crea storie per se stesso. Forse nemmeno per gli altri. Scrivo a favore di un mondo che cambia. C’è bisogno di storie per costruire una letteratura umana, sentimentale, che non ripeta continuamente gli stessi errori di noi (presto) persone del passato.
2– Come, o da dove, è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Stelle per pianeti”
Dopo aver vissuto un anno in Australia, tornai a Lavagna con l’emozione e la nostalgia di chi parte, per poi rimanere stranamente deluso dal fatto che non fosse cambiato niente. Così nacque prima Città straniera, dove di certo c’era Gabriele e il suo ritorno a casa, poi successivamente si aggiunse Leonardo e così il libro diventò Stelle per pianeti.
3 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre parole?
Buio, speranzoso, salvifico4 – Un pregio e un difetto di Leonardo e di Gabriele e come sono in generale di carattere?
Il pregio, difetto e carattere generale di Leonardo si possono riassumere in un unico punto: essere buono. Varia solo l’avverbio che precede: testardamente buono, puramente buono, fastidiosamente buono, inutilmente buono.
Gabriele, d’altro canto, ostenta la sicurezza di chi il mondo lo tiene tra le dita. Sicurezza, o senso di sicurezza, un po’ figlio del suo difetto: una totale ineducazione e inconsapevolezza sentimentale. Un vuoto che, andando avanti nel romanzo, si apre sempre un po’ di più.
5 – Quali sono le tematiche trattate?
L’amicizia e come questa può formare e de-formare. L’altro tema centrale è la provincia, gli spazi ma stretti, il crescere a fatica tra una decina di strade e quattro piazze. Più in generale, invece, è la violenza, come questa nasce spesso immotivata e di quanti danni può creare, anche al di là del tempo. Questa è una storia dedicata alle vittime.
In realtà, il romanzo si incentra su una fetta di vita di Leonardo, includendo tutto quello che succede tra l’asilo fino all’età adulta. Diciamo formazione, diciamo transizione tra i diciotto e i vent’anni, diciamo l’affrontare i problemi finti e quelli reali.
6 – Qual è, secondo te, il punto di forza del tuo romanzo?
Si legge velocemente.
(Non ho la conformazione per farmi i complimenti da solo. C’è chi dice che è lo stile il punto forte)
7 – Come mai hai scelto Lavagna come luogo in cui svolgere la storia?
Rancore e vendetta.
Ironia a parte, volevo restituire l’immagine invernale e autunnale di una città che prende vita solo da maggio a settembre. E regalare uno spazio di realtà per chi vive in queste città semi-vive.
8 – Ci puoi raccontare un aneddoto in particolare?
Molte degli avvenimenti all’interno del libro sono veramente accaduti (non a me, ma a Lavagna). In particolare, la storia del cane (chi leggerà, saprà) ha avuto uno spazio su un giornale del Tigullio, parecchi anni fa. Da allora, mi sono sempre domandato cosa spinge le persone ad avere idee così stupide, e fuori di testa.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?
Ansioso, sarcastico, sognante.
Il mio problema è quello di innamorarmi ogni mese di una cosa diversa. Tre mesi fa ti avrei detto scrivere codici in python. Mese scorso tradurre in italiano per divertimento. Questo mese è tornato il mese della corsa (e palestra).
Comunque sono elastico: in generale mi piace sempre qualcosa di nuovo, o cercare di perfezionare qualcosa che so già fare bene.
Oppure, come tutti della mia età: anime e videogiochi.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Ultimissimo entrato in libreria: Wellness (Rizzoli)
Finito di recente: Filosofia del gaming. Da Talete alla Playstation.
Biografia
Alessio Parmigiani nasce a Genova il nove marzo del 1996. Dopo aver vissuto un anno in Australia, si trasferisce a Torino dove completa il master biennale della Scuola Holden.
Attualmente, studia Culture e letterature del mondo moderno presso l’Università di Torino e lavora nell’ambiente Cybersecurity per un’azienda italiana.
Grazie di aver risposto alle mie domande!
Alla prossima
Gabrio