Titolo: In credito di sole
Autore: Gianluca Corrado
Editore: La Torre dei Venti
Collana: Apeliote
Pagine: 189
Prezzo: € 13,00
Uscita: 17 gennaio 2022
Recensione
Ogni mese cerco di leggere almeno un libro di racconti. Questa volta la mia scelta è caduta su quello scritto da Gianluca Corrado intitolato “In credito di sole” de “La Torre dei Venti”, una casa editrice che mette tanto impegno nei libri che pubblica, infatti sono tutti molto curati nei vari dettagli.
All’interno di questo troviamo undici racconti, “undici storie di uomini e donne” con storie personali che non passano inosservate. Infatti, ciò che colpisce immediatamente è la loro introspezione, il loro modo di affrontare gli eventi e le situazioni, il loro mostrarsi caratterialmente quasi senza veli a noi lettori.
Vi propongo subito la quarta di copertina:
«A una creatura tanto infrequentabile doveva bastare spiarci, sentire che c’eravamo, vederci fare ginnastica all’aperto a torso nudo o prendere il sole come lucertole schiantate di noia.»
Una lettura che mi ha colpito parecchio e che mi ha emozionato sotto vari punti di vista. Infatti, capitolo, dopo capitolo, si nota la ricchezza di sfaccettature e la sua capacità di segnarci profondamente.
La scrittura è talmente incisiva che ci arriva dentro togliendoci il fiato. A volte è forte, brutale in alcune parole e battute, (forse troppo in un caso), è in grado di colpire e catturare l’attenzione del lettore, di tenerlo con gli occhi sulle pagine.
Tante sono le storie narrate, di vario genere e ogni protagonista ci propone la propria, senza vergogna, senza timore ce la racconta con il desiderio di dimostrare al mondo che esiste, ognuno ha la speranza di lasciare un segno della propria presenza.
“In credito di sole” è ricco di racconti che ci conquistano, specialmente per i suoi personaggi che, a volte, trasmettono tenerezza. In tutto il libro, a mio avviso, c’è un velo di tristezza che avvolge ogni racconto. Mi hanno colpito molto, hanno provocato in me varie sensazioni e sicuramente lo faranno anche con chi, di voi lettori, deciderà di leggerli, personalmente ve lo consiglio.
Un libro di racconti dev’essere in grado di attirare velocemente l’attenzione di chi li legge, perché ha poche pagine da dedicare ad ognuno di essi. In questo caso Gianluca Corrado ci riesce brillantemente. Ha giocato la carta dei personaggi semplici, veri e con una vita non proprio al limite della gioia, ma in modo schietto e sincero che ho apprezzato parecchio.
A volte ci arriva il loro dolore, la loro sofferenza o il loro fastidio verso il mondo, verso la quotidianità. Perlomeno in alcuni racconti a me hanno dato questa sensazione.
Se vi piacciono i libri di racconti e avete desiderio di leggerne uno coinvolgente a livello di sentimenti e di emozioni allora “A credito di sole” fa per voi.
Qui sotto trovate l’incipit del primo racconto
“Guardo il mondo per controllare se sta guardando me, e me ne sto sulla difensiva con lo sguardo strano. La stranezza negli occhi non te la inventi, ce l’hai in dote come una voglia troppo grossa in faccia: non te la togli con nulla. Quante volte ho sentito gente che sparlava di me e sussurrava: «E poi hai visto come ti guarda?» Ci fosse mai uno che si domandasse perché hai un modo così sgraziato di spiare la vita – gli basterebbe sospettare che hai visto più cose brutte che belle e per questo ti atteggi alle situazioni con diffidenza.
Che poi io, più che brutte, di cose ne ho viste poche; e certo che la maggior parte di loro non erano gradevoli, ma è soprattutto la loro obiettiva penuria ad avermi segnata. Vedi poco quando vivi poco, e vivi poco quando non c’hai mai una lira, quando lotti da sola fin dalla nascita, quando ti capita di essere nata nel 1948 ma di non avere avuto 20 anni nel Sessantotto perché quello era un tempo simbolico e la povertà ti concede solo il registro di un reale in cui lottare per sopravvivere, non per migliorarti…”
Trama
Undici storie di uomini e donne sotto la pioggia di eventi angosciosi o di proprie storture interiori. Sono persone sprovviste di ombrello che cercano, ognuna a suo modo, di resistere alle intemperie della vita, confidando – realismo o utopia – nel ritorno prima o poi del sole.
Rimescolando l’ordine di apparizione, le sorti di un curioso incontro in America tra un uomo e una donna. Una partita a carte dal finale inedito. L’avvicinarsi a un’inattesa anomalia. Una lunga amicizia improvvisamente alle prese con una disgrazia. L’evoluzione di un desiderio illecito. L’avversione di antica data per un cugino prepotente. L’intensa speranza di riaccendere il contatto con una sconosciuta. Un pranzo tra due amiche dopo tanti anni di lontananza. L’ossessione di compiacere una superiore bravissima nel lavoro. Il disadattamento di un musicista di provincia. I deliri di un tiranno e del suo esperimento di psicologia sociale sui sudditi.
Una galleria di personaggi e vicende che, come ogni tunnel, ha i suoi momenti di buio irrecuperabile ma anche i suoi sbocchi verso la luce.