Titolo: Il ragazzo con lo zaino in spalla

Autore: Mariano Mastuccino

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Soffi

Pagine: 78

Prezzo: € 12,00

Uscita: marzo 2023

Recensione

Mariano Mastuccino ci propone il suo libro breve, ma significativo  dal titolo “Il ragazzo con lo zaino in spalla” firmato dalla casa editrice “Scatole Parlanti”.

La lettura scorre molto bene e la scrittura dell’autore è genuina, intensa ed apprezzabile.

Al suo interno il lettore trova tanti mini-racconti che affrontano argomenti di vario genere e spesso alla fine c’è, in un font diverso, il parere personale dell’autore. Proprio quest’ultimo elemento mi ha fatto gradire parecchio il romanzo, perché ci invita anche a riflettere, ci mostra sotto un’altra luce o ci spiega meglio, aprendoci gli occhi, circa il tema trattato.

Tutto avviene con molto delicatezza, educazione e semplicità, senza imporre niente e senza dimostrare arroganza. Anzi ci regala, ogni tanto, anche un lato psicologico delle cose.

“Il ragazzo con lo zaino in spalla” lo si può leggere tutto d’un fiato, oppure centellinando i brevi racconti, magari uno al giorno. Il libro è breve, ma ricco di spunti interessanti ed è originale nel suo modo di essere. Il lettore può, quindi, apprezzare magari maggiormente un passaggio, un racconto rispetto ad un altro, va anche a gusto personale, ma indubbiamente c’è da gradire lo stile di scrittura di Mariano Mastuccino e la sua proposta editoriale.

Personalmente mi ha conquistato e l’ho apprezzato parecchio, specialmente per le parti personali e proprio da quelle ho scoperto la sua bravura con la penna.

La curiosità è che Mariano Mastuccino, oltre che formatore ed autore teatrale, è pure libraio perciò lavora in mezzo ai libri, dai quali ha preso la propria profondità nel modo di scrivere. Tra i suoi scritti ci sono racconti, testi teatrali e poesie, quindi, devo ammettere che sarei molto curioso di leggere anche qualcuna di quest’ultime.

Un altro dettaglio originale è presente nei titoli di ogni racconto che sono racchiusi tra due parentesi quadre nello stesso font corsivo dei passaggi finali.

“Il ragazzo con lo zaino in spalla” ve lo consiglio se desiderate un libro non soltanto originale, ma che vi trasmetta anche qualcosa che rimanga nella mente facendovi riflettere.

Qui sotto l’incipit del prologo:

“Il Signore con la busta in mano, la riga dei capelli a sinistra, gli occhi sbarrati e i mocassini slacciati correva nel vicolo che portava alla Piazza. Correva nel vicolo che portava alla Piazza che portava alla Villa che portava alla salita che portava alla scuola. Che mi portava alla scuola ogni mattina. Correva ogni mattina con una busta in mano e la fretta nel cuore. Di arrivare al lavoro, credo. Chissà cosa c’era in quel- la busta. Avrei voluto tanto chiederglielo. Fermarlo una mattina, una mattina che andava un po’ meno di fretta e chiedergli:

“Che porti in quella busta ogni mattina? Dove vai? Perché corri? Perché hai le scarpe slacciate? …

E credevo che se glielo avessi chiesto sarei stato inopportuno. Si sarebbe imbarazzato nel sentirsi chiedere tante cose tutte assieme da un ragazzino, da uno sconosciuto, da uno qualunque…”

Trama

Quelli contenuti all’interno del presente volume sono racconti “flash” che girano attorno ai conti in “spalla” di un giovane non abbastanza giovane ma non ancora adulto. Le storie che “Il Ragazzo con lo zaino in spalla” raccoglie, osserva e traduce per sé sono storie piccole, a volte minuscole. Mini-racconti dallo stile dinamico, ondoso, a tratti rarefatto.