Titolo: Il mondo finirà di notte

Autore: Umberto Sebastiano

Editore: Nutrimenti

Collana: Greenwich

Pagine: 288

Prezzo: € 17,00

Uscita: 12 maggio 2022

Recensione

Umberto Sebastiano ci propone il suo intenso libro dal titolo “Il mondo finirà di notte”, pubblicato dalla casa editrice “Nutrimenti”. Il romanzo è curato in ogni suo particolare, comprese la copertina e la carta e, già tutto ciò, invoglia ad immergersi tra le sue pagine. Inoltre, una volta letta la trama, si è curiosi di scoprire la storia che viene abilmente narrata dallo scrittore.

Ammetto, però, che l’inizio per me è stato un po’ difficile e non subito coinvolgente, come invece mi aspettavo, ma superate alcune pagine mi sono trovato conquistato dall’intera storia e coinvolto parecchio, infatti, per i miei gusti, è migliorata notevolmente e mi è piaciuta sempre di più.

I personaggi, in particolare i due protagonisti Alex e Kyara, sono ben descritti e lasciano un segno col loro profondo carisma che coinvolge durante l’intera storia. Oltre a loro, ho trovato davvero interessante anche la figura di Don Mauro.

Durante la lettura ci si accorge subito che la scrittura è molto ben definita e precisa, inoltre ci sono diverse frasi ad effetto che colpiscono parecchio il lettore e lasciano il segno.

I capitoli sono molto brevi e quindi parecchi, ma si fanno leggere con estrema facilità e curiosità, seppure ogni tanto occorre fermarsi per riflettere su alcuni passaggi che appaiono parecchio significativi e profondi.

“Il mondo finirà di notte” è un romanzo intenso, forte e devo ammettere che, secondo me, non è per tutti. Infatti, non solo ci sono dei passaggi un po’ erotici, ma assolutamente mai volgari, ma troviamo pure momenti parecchio significativi che colpiscono il lettore.

Personalmente ho amato parecchio questo libro, dopo un inizio un pochino burrascoso, e quando l’ho finito e chiuso mi è rimasto dentro per parecchi giorni, infatti ho continuato spesso a pensare alla storia, anche con un pochino di angoscia, ma non in senso negativo. Ѐ difficile da spiegare ciò che provoca interiormente al lettore un romanzo come questo, di certo non lascia indifferente, ma smuove molto, ovviamente dipende anche da come uno si pone, da come si fa coinvolgere e da come lo interpreta.

“Il mondo finirà di notte” è scritto molto bene, le frasi, a volte, arrivano al lettore come delle frecce. Inoltre, tutto è condito da un sottofondo musicale che rende la storia più aggressiva e più energica.

Il tema dell’adolescenza è assai ben presente e domina il romanzo, alterando momenti più pacati e dolci, con quelli, invece, più forti, profondi e viscerali. Tutta la storia provoca, nel lettore, una marea di sensazioni e di emozioni di vario genere che scombussolano e fanno riflettere.

Il ritmo è vivace, corposo e permette di non annoiarsi mai, anzi invoglia a continuare la lettura con frenesia ed interesse. Questo libro di Umberto Sebastiano può essere apprezzato un po’ da tutti, nonostante i vari passaggi di sesso, che comunque non sono mai messi lì a caso, ma anche essi hanno un senso, una motivazione, infatti rendono tutto più vero.

Per quanto riguarda i colpi di scena non mancano, anzi sono ben calibrati e arrivano, a volte, quando meno ce li si aspetta. “Il mondo finirà di notte”, per quanto mi riguarda, lo promuovo sicuramente, è stata una lettura diverse dalle solite e la sua robusta storia è davvero coinvolgente, oltre ad avere la capacità di lasciare il segno.

Concludo con l’incipit:

“Il mangianastri suona un classico di Otis Redding: A Change Is Gonna Come. Alex è in camera sua, si sta vestendo. Di fronte allo specchio controlla i capelli, osserva la piega dei pantaloni, si abbottona la camicia fino in cima, come la portano i mods. Sulla cornice dello specchio c’è una falena del colore del legno. È pietrificata dalla luce. Alex se ne accorge perché le ali non seguono il confine geometrico, non danno retta al limite. Potrebbe ucciderla, schiacciarla, mettere fine a quel frammento di natura notturna. Senza rimorsi, senza pensarci più di tanto. Invece la lascia lì, in bilico fra il giorno e la notte. Si volta, sfiora la sua chitarra elettrica, apre la porta e va in cucina. Il caffellatte è già pronto. La madre gli dà una carezza sulla testa, lui si sottrae. “Esci?”, gli chiede…”

Trama

Tutto ha inizio con una spilla da balia che s’impiglia in un bottone, e strappa. Lei, la spilla, si chiama Kyara: sedici anni, anfibi, capelli corti e ossigenati, passo deciso mentre va alla riunione clandestina del circolo femminista di poesia. Il bottone in cui s’impiglia è Alex, che tiene moltissimo alla camicia abbottonata fino al collo perché vestirsi come un mod e suonare in un gruppo, quando hai diciassette anni a Pordenone ed è il 1981, è il modo per non lasciarsi soffocare. Lei insegue la poesia, lui il sogno della musica, e così si incontrano. Anzi, si scontrano. Talmente forte che, nell’urto, la camicia di Alex si strappa. E in quell’istante, un sentimento che nessuno dei due ha mai provato li unisce e, unendoli, proprio come una spilla da balia, li lacera.

Per Alex e Kyara è una vertigine, l’inizio di un grande amore e di un viaggio alla scoperta delle gioie del corpo e degli abissi dell’anima, perché questo grande desiderio che tutto consuma è anche uno strappo alle regole del branco e di una provincia sorda, maschilista e violenta. Con una colonna sonora che dà ritmo ad amicizie e tradimenti, complotti e bassezze, genitori incapaci di capire e figli che scappano di casa, incursioni nelle parti più buie del giorno e più luminose della notte, la storia di Alex e Kyara disegna una parabola che, toccando il suo punto più alto, tocca anche quello più basso: il luogo dove l’amore e la morte si congiungono.