Titolo: I racconti della clessidra

Autrice: Francesca Merusi

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Forme

Pagine: 67

Prezzo: € 12,00

Uscita: 13 dicembre 2021

Illustrazioni: Valentina Di Iorio, Frank_P54, Rozbeh Niazi, Carlotta Rio, Cristina Savi

Recensione

“I racconti della clessidra”, pubblicati da “Scatole Parlanti”, segna l’esordio editoriale di Francesca Merusi.

Non appena si sfogliano le pagine si resta conquistati immediatamente dalle meravigliose illustrazioni create da Valentina Di Iorio, Frank_P54, Rozbeh Niazi, Carlotta Rio e Cristina Savi che arricchiscono notevolmente il libro, donandogli un’eleganza e una bellezza molto particolare e piacevole.

Il volume è brevissimo, ma, nonostante ciò, ha la capacità di non passare inosservato, grazie a questi racconti veloci e stuzzicanti che conquistano il lettore per le loro tematiche e perché sono come delle fiabe che, con la loro delicata e incisiva forza, catturano l’attenzione del lettore lasciando il segno. Il mio preferito è proprio quello che dà il titolo al libro: “Clessidra”, l’ho trovato stupendo e di una profondità veramente significativa. Penso che ognuno di noi, tuffandosi tra questi brevi racconti, troverà quello a lui più gradito.

A volte bisogna leggere tra le righe per capire il significato di alcuni di loro, inoltre tutti, a mio avviso, lasciano dentro di noi qualcosa su cui riflettere, hanno al loro interno delle tematiche importanti, dei significati che devono essere colti dai lettori e custoditi.

“I racconti della clessidra” è un’opera che va letta e riletta, perché penso che solo così si sarà sicuri di aver colto tutto nel modo migliore. Infatti, sono racconti a tratti anche profondi, pur nella loro brevità e ciò dimostra, secondo me, la bravura di Francesca Merusi.

Non so se, pur essendo quasi come delle fiabe, possano comunque essere adatti a chiunque; infatti, occorre una certa sensibilità e un certo desiderio di andare a fondo delle pagine, delle storie narrate. Le sensazioni e le emozioni che trasmettono sono diverse, alcune volte risultano essere anche molto intense e toccano pure le corde più profonde ed intime dell’essere umano, come per esempio la solitudine, il dolore, la rabbia e molto altro ancora, proprio come espresso, giustamente, nella sinossi.

Ritagliatevi un’ora del vostro tempo per tuffarvi tra le pagine di questo volumetto e lasciatevi conquistare dai suoi racconti, oltre a farvi avvolgere dalle illustrazioni ottimamente curate.

Vi propongo, ora, l’incipit del primo racconto:

“Guarda giù e vorrebbe aprire la porta, scendere le scale a perdifiato e correre nel prato. Vorrebbe raggiungere il paese, mangiare una fetta di torta e chiacchierare con il primo che incontra. Ma non lo fa, oggi no, forse domani. La bambina sulla torre a volte prova a calare la sua lunga chioma spettinata giù dalla finestra, sperando che qualcuno si arrampichi per raggiungerla. È successo qualche volta: qualcuno ci ha provato e non è riuscito a raggiungere la cima. Qualcuno è entrato dalla finestra, è rimasto lì nella sua stanza a giocare fino all’alba. Qualcuno è ritornato. Qualcuno no. Qualcuno a un certo punto è stato mandato via dagli occhi della bambina sulla torre, occhi diventati improvvisamente vacui, ma lucidi, che non avevano più voglia di giocare…”

Trama

Parole e immagini si alternano con armonia tra queste pagine come in una scenografia. I brevi racconti, piccoli come granelli di sabbia e inesorabili come il tempo che passa, sono storie quotidiane travestite da fiabe, fiabe per adulti fragili e imperfetti che inaspettatamente si ritrovano a dover fronteggiare la solitudine, il dolore e la rabbia, ma che si scoprono anche capaci di rialzarsi, di ricominciare e “inventare nuovi passi mai provati prima”, proprio come avviene alla protagonista del racconto La ballerina di cristallo.