Titolo: I giorni del mare
Autore: Pierre Adrian
Editore: Edizioni Atlantide
Pagine: 150
Prezzo: € 22,00
Uscita: 8 maggio 2023
Traduzione: Maria Sole Iommi
Recensione
“I giorni del mare”, pubblicato da “Edizioni Atlantide”, è un delicato romanzo scritto dal giovane autore francese Pierre Adrian, classe 1991.
La storia è incentrata, per la maggior parte, sul ritorno del protagonista al suo paese per le vacanze di agosto. Qui ritrova il suo passato e con esso i vari ricordi che gli affiorano nella mente, oltre alle diverse persone che ritrova. È un tuffo, quindi, nella memoria che risveglia non soltanto la testa, ma anche il cuore.
Il ritmo è pacato, come pure lo stile di scrittura di Pierre Adrian, che risulta profondo, emozionante e parecchio poetico.
Ho adorato leggere questo romanzo perché mi ha trasmesso tranquillità, un po’ di malinconia, tante emozioni e qualche lacrima. Come potete notare in 150 pagine sono raccolte ricche emozioni di tutti i tipi, che avvolgono non solo il protagonista, ma anche noi lettori.
La storia vede anche la presenza di molti personaggi, chi con maggior partecipazione e chi meno, ma tutti molto utili a narrare vicende ed avvenimenti. Sono presenti pure alcuni colpi di scena, che ovviamente non vi anticipo per non rovinarvi la lettura, ma uno di questi mi ha sorpreso molto e mi ha lasciato impietrito.
“I giorni del mare” è un libro molto curato in tutti i suoi dettagli e particolari, non solo come libro in sé, infatti ha della carta pregiata, ottima al tatto, ma anche nelle descrizioni raccontate da Pierre Adrian che riesce a dipingere al meglio tutta la vicenda, come pure l’atmosfera che avvolge la storia e il luogo che ospita i vari personaggi.
Nei diversi capitoli si alternano i vari personaggi, sempre nuovi, si fa la loro conoscenza e ciò rende la storia interessante. Tutti loro sono ben caratterizzati e noi lettori diventiamo come spettatori delle loro vite e dei loro avvenimenti. Ho davvero amato ed apprezzato questo romanzo e lo consiglio caldamente a tutti voi.
“I giorni del mare” è una lettura che avvolge i lettori con i suoi ricordi, invogliando pure noi a fare un tuffo nel passato, piacevole o no che esso sia. L’autore riesce ad intrattenerci con grande delicatezza e profondità, tenendoci incollati alle pagine, capitolo dopo capitolo. I miei più sinceri complimenti a lui e al suo “I giorni del mare” che inserisco tra i libri belli di quest’anno.
Qui sotto vi regalo l’incipit:
“Decisi di tornare alla grande casa. Non si torna mai da qualche parte senza un motivo. E per quanto mi fossero segrete, dopo tanti anni avevo le mie ragioni per rivederla nel mese di tempo che agosto. C’era il passava e la certezza, ormai, che niente fosse eterno. Un giorno quel paesaggio che avevo conosciuto da bambino non sarebbe più esistito. Sarebbe appartenuto ad altri. Sarebbe stato demolito e ricostruito. Altre famiglie vi si sarebbero riunite in estate, e bambini con nomi diversi avrebbero giocato sotto gli alberi. La nonna presto sarebbe morta. Il nonno lo era già. Gli zii e le zie, i cugini, invecchiavano.
A lungo avevo preferito Paesi lontani, mari dalle acque calde che mi sembravano più belli. Avevo abbandonato la grande casa, certo che ci sarebbe stata per sempre. Non aveva bisogno di me. E comunque mi avrebbe aspettato. Ormai so che a farmelo pensare era una noncuranza immatura, l’orgoglio dei vent’anni. Avevo creduto di andare a vedere il mondo. Avevo conosciuto mesi di agosto diversi, e in fondo erano stati necessari per capire il mio errore. Mi ero sbagliato e ora, prima che altri invecchiassero e nuovi volti svanissero, volevo sapere la verità su ciò che intuivo. Da sempre, cioè da quando esisto, niente era cambiato nella grande casa. Là, sulla strada del mare, oltre il cancello bianco, nascoste dietro le siepi di ligustro, i tigli, e le ortensie, si trovavano le vacanze d’agosto in Bretagna…”
Trama
È agosto, in Bretagna. Dopo molti anni, un giovane uomo torna nella grande casa di famiglia per passarvi l’estate. Nulla, in apparenza, sembra cambiato. Gli stessi sono i volti dei cugini e degli zii che ogni anno si ritrovano stretti intorno all’anziana nonna, stessi sono i giochi dei bambini più piccoli, stesso il mare impetuoso e irresistibile che lambisce gli asciugamani stesi al sole. Eppure qualcosa brilla nelle cose e nelle persone, la malinconia cristallina e dolce delle cose passate, la dolcezza delle cose familiari che si mischia al tempo imprevedibile del cielo di Brest, coprendo tutto di un significato nuovo.
Tra pomeriggi in spiaggia, feste al porto, amori estivi e l’amicizia di un cugino più piccolo in cui il narratore si rivede, il tempo sta cambiando anche per lui. Con la fine dell’estate, verrà il momento di crescere e di diventare, dolorosamente, adulto.