I bastardi vanno all’inferno

Titolo: I bastardi vanno all’inferno

Autore: Frédéric Dard

Editore: Rizzoli

Collana: Nero Rizzoli

Pagine: 189

Prezzo: € 14,00

Uscita: 1 giugno 2021

Traduzione: Elena Cappellini

Recensione

“I bastardi vanno all’inferno” è il terzo libro che leggo scritto dal bravissimo Frédéric Dard e pubblicato da “Rizzoli” per la collana noir.

La storia è assolutamente molto appassionante ed avvincente, infatti l’ho letta tutta d’un fiato e in poco tempo. Devo ammettere che mi ha conquistato subito e ho trovato questo noir spettacolare.

I protagonisti, un poliziotto e un criminale, sono molto ben descritti nei dettagli tanto da immaginarli, sia fisicamente che caratterialmente nei loro pregi e difetti. Il “gioco” che interviene tra di loro mi ha conquistato come pure l’adrenalina che si respira, inoltre non si riesce ad intuire che cosa potrà accadere dentro e fuori dalla prigione.

Ci sono parecchi passaggi emozionanti, specialmente a livello di tensione e suspense. La penna di Frédéric Dard è davvero molto scorrevole e mi ha conquistato immediatamente. I colpi di scena sono diversi e animano in modo spettacolare l’intera storia.

Inoltre, il rapporto di amicizia tra i due protagonisti, Frank e Hal, non è ben chiaro perché entrambi giocano un proprio ruolo e se da una parte sembrano amici, dall’altra risultano rivali, specialmente quando, dopo essere evasi, si ritrovano in compagnia di una donna che li mette un po’ l’uno contro l’altro. Infatti, Dora è una persona molto enigmatica e strana, non si intuisce bene il motivo della sua presenza e il ruolo che ricopre, ciò non fa altro che aumentare il mistero e la curiosità di noi lettori che leggiamo con frenesia il libro.

Frank e Hal hanno un rapporto di amicizia fatto di alti e bassi. Le descrizioni di alcuni passaggi sono anche abbastanza forti da regalare brividi durante la lettura e ciò rende interessante ed avvincente tutta la storia.

Ho divorato “I bastardi vanno all’inferno”, sia perché è scritto molto bene e con uno stile scorrevole, sia perché la storia mi ha preso parecchio e ha tutti gli elementi che piacciono a me per un libro di questo genere.

Il ritmo, a volte frenetico, mi ha conquistato ed esaltato, come pure il rapporto molto vario dei due uomini, condito da qualche lite abbastanza accesa e da alcune discussioni forti e ricche di pathos che hanno regalato al romanzo un tono davvero interessante.

Le varie contraddizioni del loro rapporto di amicizia creano scompiglio, sia tra di loro, che in noi lettori che restiamo spaesati e curiosi di scoprire come il libro finirà.

Sicuramente tra gli ingredienti de “I bastardi vanno all’inferno” c’è molta avventura, tanta azione, mistero, violenza nella giusta quantità, gelosia, dubbi e molto altro ancora. L’autore ci propone un noir forte e ricco di colpi di scena, in cui si è come catapultati al suo interno in modo violento e forte, ma ci si appassiona alla storia e ai tre personaggi che riescono, col loro modo di agire, a movimentare tutta la storia.

Se amate il genere, vi consiglio di non perdere questo libro che vi saprà conquistare grazie ai tanti elementi che possiede al suo interno e che vi ho elencato sopra. Col suo ritmo e con i suoi colpi di scena, vi toglierà il fiato facendovi trascorrere qualche ora di svago, intrattenendovi con una dose di adrenalina che vi appassionerà alla storia.

“I bastardi vanno all’inferno” mi è piaciuto davvero parecchio e mi sento di consigliarvelo assolutamente!!! Vi regalerà tanta azione ed avventura oltre a dei personaggi assolutamente ottimi nel loro genere e ricchi di sfumature.

Qui sotto vi propongo, come sempre, l’incipit del primo capitolo:

“Il corridoio era a forma di T.

Sui due lati, le porte delle celle si succedevano con disperante regolarità. Guardandole una in fila all’altra, le sbarre finivano per confondere la vista.

L’ambiente era male illuminato da un lucernario posizionato molto in alto, oscurato dalle inferriate e dal muro di fronte.

Si udirono rumori di passi, amplificati dall’eco del corridoio. Da tutte le celle sbucarono delle mani aggrappate alle sbarre. E tra le mani, dei volti emaciati. Era strano, perché l’ombra nascondeva il resto del corpo e i prigionieri assomigliavano a teste di angeli malefici inchiodate su un fondale notturno, con i pugni al posto delle ali…”

Trama

Anni Cinquanta, un luogo imprecisato nel Sud della Francia. Sono chiusi nella stessa, minuscola cella. Sono due uomini agli antipodi. Il primo è una spia, il secondo un poliziotto sotto copertura con il compito di scucire informazioni al compagno di galera. Entrambi hanno molto da nascondere e non possono sbagliare una risposta. Questo rapporto teso, nutrito dal sospetto e in bilico tra calcolo e aggressività, si complica quando Frank e Hal sentono emergere, inaspettatamente, qualcosa che somiglia a un’amicizia, un desiderio, quasi loro malgrado, di affidarsi l’uno all’altro.

Nel momento in cui decidono di evadere la loro sorte sembra segnata, ma l’entrata in scena di Dora, una bionda enigmatica in cui incappano durante la fuga, cambierà tutto. Perché, rinchiusi tra quattro mura, tutti gli uomini finiscono per assomigliarsi. E una volta fuori, chi può dire quale dei due sia il poliziotto e quale la spia?

I bastardi vanno all’inferno è tra i più noti romanzi di Frédéric Dard, storia scritta prima per il teatro, poi approdata sul grande schermo e infine divenuta romanzo. Un noir senza tempo, un’indagine impietosa sulla natura umana.

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