Titolo: Gli ultimi anelli della catena

Autore: Fedora D’Anzeo

Editore: Augh! Edizioni

Collana: Ombre

Pagine: 130

Prezzo: € 13,00

Uscita: 11 aprile 2019

Recensione

“Gli ultimi anelli della catena” è un giallo classico che mi ha sorpreso perché, nonostante non ci sia quella gran dose di adrenalina come piace a me, ho gradito molto la vicenda e l’ho letto assolutamente con gusto.

La storia l’ho trovata molto interessante, merito prima di tutto della scrittura pulita e precisa dell’autrice Fedora D’Anzeo che mi è sembrata veramente coinvolgente al punto giusto e, inoltre, ha saputo calibrare bene tutti gli elementi, senza risultare eccessiva in nulla.

Altro motivo per cui mi è piaciuto è sicuramente per la protagonista: il commissario Alessia Licata e le varie sfaccettature del suo carattere. È una donna forte e tenace, testarda e precisa che deve far valere le proprie idee e decisioni, sia sul lavoro, che nella vita privata (in quest’ultimo caso ogni tanto tentenna facendo notare qualche sua insicurezza), ma è anche sensibile e fragile.

In questa sua prima avventura (spero, infatti, che sia solo l’inizio di una serie) si trova davanti un caso difficile, che la metterà a dura prova, non soltanto in campo lavorativo, ma anche a livello familiare (qui ha già sofferto molto a causa della morte della figura paterna) infatti il cadavere che viene ritrovato è l’amante di suo padre. Oltre a tutto ciò, dovrà fare i conti con se stessa e l’amore.

Una storia ricca di momenti pure psicologicamente interessanti, che catturano noi lettori e ci incuriosiscono, anche perché le emozioni che ci vengono trasmesse sono, assolutamente, di vario genere. Un altro punto positivo è rappresentato, sicuramente, dai personaggi che l’autrice è riuscita a rendere molto bene, grazie alle descrizioni ed ai dettagli che vengono messi a disposizione dei lettori e che permettono di immaginare le scene.

A proposito del suo modo di descrivere, l’ho trovato piacevole e non pomposo, come capita in alcuni libri. Inoltre mi è piaciuta molto l’umanità della protagonista e dei vari personaggi che sono presenti all’interno del libro.

La storia, pur essendo una vicenda gialla, ha una marcia in più grazie proprio alle caratteristiche psicologiche, alle vite private con i vari problemi. Arrivati alla fine del libro si scopre di essersi affezionati ad Alessia Licata e se ne sente la mancanza. Questo commissario è veramente un bel personaggio, mi ha conquistato pagina, dopo pagina grazie al suo carattere molto variegato e vero. Ha le sue debolezze che la rendono una di noi ed i suoi punti forti che ci permettono di ammirarla ed apprezzarla.

Complimenti, quindi, a Fedora D’Anzeo per aver dato vita ad una protagonista così formidabile e, come ho scritto sopra, spero che non venga abbandonata, ma mi piacerebbe molto ritrovarla al centro di altre storie perché, secondo me, ha ancora tanto da dare.

“Gli ultimi anelli della catena” è un giallo, più che un thriller, che consiglio agli appassionati di questo genere, perché sono certo che troveranno in Alessia Licata un personaggio che li conquisterà.

Inoltre è adatto anche a tutti gli altri lettori, che non amano particolarmente i gialli, perché potrebbero gradire la storia, grazie agli ottimi personaggi

Sulla quarta di copertina si legge:

“Una maschera di sangue, un corpo da dare in pasto ai vermi, il frutto delle sue preghiere era lì davanti ai suoi occhi: Theresa, come aveva sperato per mesi, non c’era più”

Trama

Quando arriva sulla scena del crimine, il commissario Alessia Licata si rende conto di conoscere quell’appartamento. Ci vive Theresa Smithson, l’amante di suo padre, la donna che aveva spezzato per sempre la sua famiglia. La donna che aveva condotto Sergio Licata a togliersi la vita. Ora Theresa è morta. Suicidio, sembra.

Ma Alessia sa che qualcosa non torna. “Gli ultimi anelli della catena” è un romanzo sulla vendetta e l’integrità, sulla fragilità e la complessità dei rapporti umani. Un’indagine che intreccia vita privata e professionale verso un mistero che va oltre la risoluzione di un crimine, ma porta alla luce i segreti nascosti che custodiamo negli abissi del nostro animo.