Titolo: Cronache da Dinterbild
Autore: Peppe Millanta
Editore: Neo Edizioni
Collana: Dry
Pagine: 310
Prezzo: € 17,00
Uscita: 31 maggio 2023
Recensione
“Cronache da Dinterbild” è il titolo del libro pubblicato da “Neo Edizioni” e scritto da Peppe Millanta. La copertina ha dei bei colori e la trama incuriosisce parecchio. Ma è una volta aperto e magari sfogliato un po’, che si rimane stupiti e invogliati a tuffarsi tra le pagine. Infatti, in alcune passaggi è scritto in modo molto particolare ed atipico, anche nei caratteri, nel font, diventando quasi un gioco, come la settimana enigmistica.
Il romanzo è diviso in sei parti e finisce con l’epilogo. Ogni parte ha, al suo interno, delle divisioni con delle conchiglie numerate che danno forma, alla fine, ad una collezione. Da leggere assolutamente le pagine iniziali che precedono il primo capitolo, vi sorprenderanno, vi stupiranno. Non è facile da spiegare ma se vi capita sfogliatelo e capirete, quindi poi compratelo e leggetelo!!!
I protagonisti sono due: Ned e Biton, che sono rimasti da soli nel villaggio di Dinterbild. Il libro, così ci propone una storia molto particolare, scritta assai bene e devo ammettere che mi ha sorpreso per la sua precisa costruzione, per tutti i suoi dettagli e per la curiosa impostazione.
“Cronache da Dinterbild” risulta un romanzo moderno, frizzante ed assolutamente nuovo che incuriosisce per la sua forma. Ho notato, inoltre, la grande importanza che Peppe Millanta ha dato alle parole, al loro significato e al loro utilizzo. Alcune di esse, durante la lettura, risultano come in evidenza. All’autore, indubbiamente, piace molto giocare con i termini e il risultato è una storia brillante, vivace e curiosa.
Tutto ciò va pure a favore del ritmo che è ben studiato con alti e bassi, sembra che nulla sia lasciato al caso, ma che si voglia sorprendere il lettore, incuriosirlo e Peppe Millanta, a mio parere, si è divertito molto a scrivere questa storia.
“Cronache da Dinterbild” è un libro originalissimo che resta nella mente del lettore pure una volta che lo ha concluso, grazie anche al modo in cui è stato pensato ed articolato, tutto ciò dimostra, quindi, la grande bravura dello scrittore.
Il mare, si può dire, è un terzo protagonista e le conchiglie risultano delle importanti presenze per animare la vicenda. Alcuni capitoli sono davvero particolari, fuori dagli schemi, stupiscono per il loro contenuto. In linea di massima tutto il libro, per come è stato impostato e per il suo contenuto, non lascia indifferente il lettore, anche perché deve adattarsi alla scrittura e al modo dell’autore di raccontare la storia.
Se avete voglia, quindi, di un romanzo molto diverso dai soliti, che sia in grado di stupirvi, di incuriosirvi e con uno stile assolutamente nuovo, allora “Cronache da Dinterbild” fa proprio al caso vostro!!!
Concludo con l’incipit del primo capitolo:
“Ned ascoltava. Biton lo osservava. E più Ned ascoltava, più Biton sperava. Tra di loro il rumore del mare, che carezzava con le onde la riva, in un gesto così antico che pareva aver dimenticato il motivo della propria dolcezza. Nel mentre gli istanti se ne andavano via, sfilandosi uno dietro l’altro, impercettibili. Parevano andarsene così come erano venuti, e invece venivano rosicchiati piano piano lungo i bordi. Da Ned, che ascoltava. E da Biton, che sperava. Fino a quando l’ascolto di Ned e la speranza di Biton si incontravano proprio al centro di un istante, e allora lì il tempo sembrava fermarsi, perdendo un giro, per poi ripartire con uno strappo…”
Trama
Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa.
In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.