Titolo: Collezione privata
Autore: Antonio Villani
Editore: Scatole Parlanti
Collana: Voci
Pagine: 159
Prezzo: € 14,00
Uscita: 17 marzo 2019
Recensione
Un libro strano, particolare che ha bisogno di un po’ di tempo per farsi apprezzare ed esserne coinvolti. Indubbiamente il suo ritmo è assolutamente vivace, veloce e piacevole, infatti non lascia molto respiro e ciò permette al lettore di seguire con frenesia la storia senza annoiarsi.
I protagonisti sono abbastanza descritti, ma a mio avviso, non molto simpatici. Infatti non posso affermare di averne uno preferito tra quelli presenti nel libro e quindi direi che anche questa è, in un certo senso, una sua novità.
“Collezione privata” tocca vari argomenti e se da una parte è un giallo, dall’altra ha anche contaminazioni politiche. Secondo il mio parere non è facile inquadrarlo in un genere preciso. Inoltre è una sfida che Saverio Pontecorvo e i suoi due colleghi prendono al volo cercando di tornare vincitori da questa specie di “caccia al tesoro”.
La prima parte è quella che ho apprezzato maggiormente, in seguito ho cercato di seguire la vicenda con neutralità, ma i personaggi, a volte, col loro modo di agire si rendevano, come ho scritto sopra, un po’ antipatici ed arroganti. Magari è solo una mia impressione, ma comunque è interessante anche questo fatto di arricciare il naso leggendo il loro modo di agire e di comportarsi.
“Come vuoi. Se ci vuoi aiutare, bene. Altrimenti, quella è la porta. Non ti costringo. Ma sappi che, per quanto tu sia uno stronzo rancoroso, ti considero una delle menti più brillanti della nostra scienza”
La scrittura di Antonio Villani è sicuramente moderna, ben curata, infatti ho la sensazione che dietro a questo libro ci sia stato uno studio ed una ricerca per far in modo che tutto tornasse nel modo migliore, compresi alcuni passaggi ed alcune frasi ad effetto come questa che trovo molto carina:
“…vige la regola del Rasoio di Occam: la soluzione più facile è quella giusta”…
Invece ho fatto fatica a leggere il capitolo 13 che ho trovato essere l’unico, forse un po’ pesante.
Inoltre, ogni tanto, l’autore ci regala qualche colpo di scena durante questa avventura che vede la ricerca di un dipinto.
“Collezione privata” lo consiglio a chi ha voglia di leggere un libro nuovo, con un ottimo ritmo e con personaggi assolutamente umani con i loro pregi e difetti. Inoltre appassionerà chi ama i libri con una buona dose di avventura.
Trama
Napoli. Il professor Saverio Pontecorvo, tra i più importanti storici dell’arte d’Europa, riceve una misteriosa lettera dal suo mentore, Carlos Pareja. Questi è in fin di vita ma è in possesso di indizi che, se confermati, porterebbero a una scoperta clamorosa: un nuovo quadro attribuibile a Robert Campin, l’evanescente capostipite della pittura fiamminga.
Per questo motivo, Pareja invita Pontecorvo e altri due brillanti colleghi nella sua casa di Gand, in Belgio. La ricerca del dipinto si rivela piuttosto intricata e s’intreccia con la vita di Theo Delvaux, un giornalista scomparso nel nulla nel corso della guerra civile spagnola ma ancora vivo nel ricordo di un suo pronipote.
A partire dal diario di Delvaux, Pontecorvo e i suoi amici-colleghi si ritrovano a condurre una vera e propria indagine tutta sul filo della memoria, tra piste fuorvianti e personaggi poco raccomandabili.