Cara Rose Gold

Titolo:  Cara Rose Gold

Autore: Stephanie Wrobel

Editore: Fazi

Collana: Darkside

Pagine: 359

Prezzo: € 18,00

Uscita: 7 ottobre 2021

Traduzione: Donatella Rizzati

Recensione

Circa la lettura del libro “Cara Rose Gold”, scritto da Stephanie Wrobel, sono partito con alte aspettative. La trama è, indubbiamente, intrigante e stuzzica la curiosità di noi lettori.

Questo romanzo fa parte della collana “Darkside” della casa editrice “Fazi” e, al suo interno. troviamo le due protagoniste,  Patty e Rose, che si alternano tra i vari capitoli. Ammetto che ho provato quasi subito antipatia per la madre, forse perché condizionato dalla trama e, nonostante, il beneficio del dubbio, il mio parere su di lei non è mutato assolutamente. Per quanto riguarda la figlia, mi è sembrata assai particolare e variegata caratterialmente, tanto da tenermi sulle spine per tutta la lettura.

La scrittura è veramente avvolgente e ricca di particolari, con frasi stuzzicanti, coinvolgenti ed avvincenti. Le due protagoniste sono assolutamente ben delineate nei loro modi di agire e nei loro caratteri, infatti sono il punto forte della storia che scivola velocemente, anche perché il lettore è curioso di scoprire i vari avvenimenti che si susseguono ed eventuali colpi di scena.

Il lato psicologico è, a mio avviso, ben presente e tiene accesa la voglia di lettura, mentre il ritmo l’ho trovato un pochino altalenante. Forse, proprio per questo motivo, non mi ha soddisfatto al cento per cento. Nonostante ciò, ho letto “Cara Rose Gold” con frenesia e molta, moltissima curiosità, infatti, a volte, era quasi impossibile fermarsi.

Per mio gusto personale, ho trovato qualche passaggio di troppo che ha appesantito la vicenda, mentre altri li ho apprezzati parecchio, alcune parti mi sono sembrate più incalzanti di altre.

Questo romanzo è classificabile, sicuramente, tra le letture “nere” nel senso come genere, perché tra mistero e le due protagoniste molto marcate caratterialmente e col loro modo di agire che non permette subito di inquadrarle, ci lasciano nel dubbio per tutto il corso del libro.

Personalmente posso ammettere che, da una parte mi è piaciuta e ho gradita la storia, ma dall’altra ho trovato qualche passaggio leggermente lento e poco entusiasmante che ha reso un po’ pesante la lettura. Ad ogni modo mi sento di promuovere “Cara Rose Gold” per la sua storia e per le sue protagoniste che conquistano l’attenzione ed incuriosiscono davvero tanto, invogliandoci a restare attaccati alle pagine, capitolo dopo capitolo. Inoltre, è merito loro se, durante il corso del libro, sorgono diverse domande

Qui sotto vi riporto l’incipit:

“Mia figlia non era obbligata a testimoniare contro di me. Ha scelto lei di farlo. È stata colpa di Rose Gold se sono andata in prigione, ma non me la prendo solo con lei. Se dobbiamo proprio puntare il dito, il mio è diretto al pubblico ministero e alla sua fantasia smisurata, alla giuria credulona e ai cronisti assetati di sangue. Tutti a invocare giustizia. Ma quello che volevano era una storia. (Tirate fuori i popcorn, ragazzi, perché ne hanno scritta una da paura). C’era una volta, hanno detto, una madre malvagia che aveva avuto una figlia. La figlia, a quanto pare, era molto malata e presentava problemi di ogni genere. Aveva un sondino nasogastrico, perdeva i capelli a ciocche ed era talmente debole da dover girare su una sedia a rotelle. Per diciotto anni nessun medico riuscì mai a capire quale fosse il suo male…”

Trama

Durante i primi diciotto anni della sua vita, Rose Gold Watts ha creduto di essere gravemente malata: era allergica a qualsiasi cosa, era costretta a portare una parrucca, si spostava utilizzando una sedia a rotelle. Nonostante il sostegno della piccola comunità di Deadwick, che ha organizzato raccolte fondi e offerto spalle su cui piangere, nonostante tutti i medici consultati, gli esami effettuati e gli interventi subiti, nessuno è mai riuscito a capire cosa non andasse in lei. Fino al terribile giorno in cui è emersa la verità più spaventosa: era tutta una messinscena architettata dalla madre.

Dopo aver scontato cinque anni di prigione per abuso di minore, Patty Watts non ha un posto dove andare e implora sua figlia di accoglierla. I vicini non l’hanno perdonata e sono scioccati quando Rose Gold accetta.

Patty insiste, non vuole altro che una riconciliazione, ha perdonato la sua piccola cara che l’ha tradita testimoniando al processo contro di lei. Ma la ragazza conosce sua madre: Patty Watts non è una che lascia correre. Sfortunatamente per lei, Rose Gold non è più una bambina indifesa, ed è da molto tempo che aspetta questo momento È l’ora della resa dei conti: sarà un duello spietato, combattuto a colpi di bugie e condotto da due abilissime manipolatrici.

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