Biglietto per l’inferno

Titolo: Biglietto per l’inferno

Autrice: Velia Torre

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Voci

Pagine: 100

Prezzo: € 13,00

Uscita: 9 settembre 2022

Recensione

La casa editrice “Scatole Parlanti” ci propone il primo romanzo di Velia Torre dal titolo “Biglietto per l’inferno”. Non saprei, di preciso, in che genere inquadrarlo, perché sì, i libri vanno inseriti inizialmente in un tipo di lettura, poi nel corso delle pagine ci si può ritrovare anche altro e farsi conquistare ugualmente.

Ho letto questo lavoro di Velia Torre con interesse e curiosità. La protagonista, Ginevra, una giovanissima ragazza, l’ho trovata interessante e ricca di sfaccettature, ho apprezzato il suo modo di agire e la sua crescita, pagina dopo pagina. Inoltre, sono rimasto incollato alle pagine desideroso di scoprire i vari avvenimenti e l’evolversi della storia, domandandomi che cosa sarebbe accaduto, perché si respira un po’ di tensione, di preoccupazione, si intuisce che qualcosa succederà presto a cambiare tutto, ma sarà realmente così o è solo la penna di Velia Torre che ci intrattiene in modo appassionante?

Nel corso dei capitoli, tutto avviene con maggior enfasi man mano che si procede nella lettura e il colpo di scena ci arriva come un pugno nello stomaco.

“Biglietto per l’inferno” è un libro che sa come intrattenere il lettore, lo incolla curioso alle pagine per poi procurargli emozioni anche potenti, oltre a farlo commuovere. Devo ammettere che la storia mi è piaciuta, nonostante alcuni passaggi un po’ tristi.

Forse è un romanzo un pochino adatto, maggiormente, ad un target giovane, una specie di young adult, ma che può assolutamente coinvolgere tutti. C’è, al suo interno, molto romanticismo, oltre ai temi riguardanti l’adolescenza, dato che la protagonista è assai giovane, si affronta l’amore, l’amicizia. Le due figure maschili, che ricoprono questi sentimenti, sono due fratelli: Stefano il minore e David il maggiore, con undici anni di differenza rispetto a Ginevra.

Oltre ai vari rapporti di amicizia e di amore, che scaturiscono nel corso della storia e i relativi problemi che nascono in entrambe le situazioni, c’è anche spazio per parlare di scuole e di danza, la passione della ragazzina.

Si noterà che lei dovrà crescere in modo veloce, forse troppo, perché la vita la metterà davanti ad avvenimenti difficili che le procureranno sofferenza.

Ho apprezzato la scrittura dell’autrice, l’ho trovata dosata nel modo migliore e coinvolgente, ricca ed emozionante!

“Biglietto per l’inferno” è un libro di cui ci si appassiona sempre di più nel corso delle pagine e che fa battere il cuore al lettore, procurandogli emozioni a 360 gradi, sia piacevoli, ma anche molto tristi. Consiglio la lettura del romanzo principalmente ad un target giovane, ma che anche le mamme dovrebbero leggerlo.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Piccoli granelli di sabbia s’intrufolano tra le dita dei piedi. Ho freddo. Sono su una spiaggia deserta. Davanti a me solo l’immensità del mare… Una leggera brezza si trasforma in vento gelido e travolgente, le nubi solcano rapide il cielo, mutano forma. I tuoni mi intimoriscono, i lampi e le onde si avvicinano sempre più. Il mare in tempesta, irruento e rabbioso, mi sfida. Mi grida: “Non puoi resistermi”. “Ti combatterò” rispondo io a gran voce. Vorrei scappare. Qualcosa me lo impedisce. Le onde ingovernabili s’infrangono sugli scogli, manifestando la spaventosa potenza del mare. Chiudo gli occhi e mi trovo in una stanza, di fronte a un quadro raffigurante una ragazza con i capelli rossi su una spiaggia deserta e il mare in tempesta. È un sogno sempre più ricorrente…”

Trama

Un sogno, un incubo premonitore. Due vite intrecciate da un destino crudele accompagnato da un biglietto di sola andata per l’inferno. Ginevra, un’adolescente che si troverà a dover scegliere tra la scuola, la danza e David, il fratello maggiore del suo miglior amico, di undici anni più grande. Un amore nascosto, proibito, a tratti velenoso. E una malattia che porterà David a dividersi tra la vita e la morte. Una storia introspettiva, che vede come unica voce Ginevra, una ragazzina cresciuta troppo in fretta.

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