Titolo: Andare a scuola a Hollywood

Autori: Massimo Benvegnù, Mattia Bertoldi

Editore: Las Vegas Edizioni

Collana: I jolly

Pagine: 152

Prezzo: € 14,00

Uscita: 27 maggio 2021

Recensione

“Andare a scuola a Hollywood”, scritto a quattro mani da Massimo Benvegnù e Mattia Bertoldi, è un interessantissimo volume per gli appassionati del genere. “Las Vegas Edizioni” è la casa editrice che ha avuto la brillante idea di pubblicarlo.

Mi ha colpito subito sia l’argomento, che il suo contenuto ben strutturato, avvincente ed appassionante. Grazie ai due autori ci è permesso fare un tuffo nel passato e gustarci alcuni piacevoli ricordi legati, sia alla scuola (in questo caso declinata all’americana), sia al mondo televisivo.

Il libro è strutturato come gli anni scolastici universitari statunitensi, ossia quattro di “high school” (parte A) e  quattro di “college” (parte B).

Tutto è infarcito di titoli e di ricordi televisivi, di telefilm e film molto famosi, di serie tv indelebili nella nostra mentre, che tutti noi conosciamo e che ci hanno intrattenuto con estremo piacere.  Titoli indimenticabili anche dopo molti anni. Quasi tutti ci sono noti e ai quali abbiamo dedicato, felicemente, il nostro tempo libero e hanno allietato i nostri momenti di svago.

L’argomento trattato dai due autori nel libro, “Andare a scuola a Hollywood”, ci permette anche di instaurare un confronto con gli amici e di aprire discussioni e scambi di idee e di pensieri circa i vari telefilm e film citati.

Il volume è scorrevole, ma allo stesso tempo pieno di passaggi sui quali fermarsi per pensare e ricordare quando eravamo spettatori.  Dal mio punto di vista è una libro azzeccato e ben scritto, che invoglia anche a tornare a vedere i vari programmi. Infatti restano sempre dei cult da non perdere di vista e che, anche tuttora, dopo diversi anni, molti fanno ancora parte della nostra vita.

Tra ricordi, tanti aneddoti e notizie si divorano le pagine di “Andare a scuola a Hollywood” che risulta intrigante e stuzzicante grazie, appunto, al mondo televisivo e del cinema.

Se siete amanti del genere non potete e non dovete perdervelo perché è una chicca che vi allieterà qualche ora del vostro tempo libro.

Vi propongo, qui sotto, l’incipit:

“Tornate con la mente agli anni della vostra scuola superiore e passa te in rassegna i vostri professori: qualcuno sarà di sicuro più memora bile degli altri. Ci sarà chi vi ha fatto innamorare di una materia, chi ve l’ha fatta odiare, chi ha lasciato talmente poco il segno che rimarrà un volto senza nome, tipo “quel tizio con la barba a cui puzzava l’alito”. Questo però vale per gli istituti italiani; se vi siete diplomati in una high school a stelle e a strisce, il ruolo che più vi rimarrà impresso è probabilmente quello del counselor.

Tutto parte e finisce con lui (o lei). Un po’ orientatore, un po’ tutor e un po’ psicologo, il counselor (o guidance counselor) vi aiuta a pianificare i corsi all’inizio del primo anno e vi fornisce indicazioni sui college ai quali iscrivervi alla fine del quarto. Offre insomma ogni genere di informazioni sul vostro percorso scolastico, proprio come già avviene alle scuole elementari e alle medie.”

Trama

Tutti noi abbiamo frequentato due tipi di scuola: quella in cui eravamo iscritti e quella che vedevamo in televisione o al cinema, sognando di trascorrere lì la nostra giovinezza. La rappresentazione dei licei e delle università statunitensi ha lasciato un marchio nel nostro immaginario collettivo.

Possiamo intuire molte cose anche se non le abbiamo vissute: il ruolo delle cheerleader all’interno di una high school, per esempio, o la struttura di un qualunque campus del Midwest.

Cresciuti all’ombra dell’eterno paragone tra la nostra vita e quella dei protagonisti di Beverly Hills 90210 o Dawson’s Creek (spoiler: la nostra vita ne usciva sempre perdente), ci siamo rivisti nella vita di chi – proprio come noi – viveva tumulti da adolescente o giovane adulto. Questo saggio passa in rassegna i film e le serie televisive ambientate nel mondo scolastico disegnato da Hollywood, riportandovi sui banchi di scuola. Con una promessa: non appena suonerà la campanella, sarà subito come essere a casa.