Agatha

Titolo: Agatha

Autrice: Claire Luchette

Editore: Atlantide Edizioni

Collana: edizioni 999 numerate

Pagine: 288

Prezzo: € 26,00

Uscita: 6 marzo 2023

Traduzione: Clara Nubile

Recensione

“Agatha” è il romanzo d’esordio di Claire Luchette ed è arrivato in libreria grazie ad “Atlantide Edizioni”.

Inoltre, è stato scelto tra i libri migliori dell’anno da “Vogue” e “The A.V. Club” oltre ad essere stato finalista del VCU Cabell First Novelist Award.

Come si può notare ha tutte le carte in regola per attirare la nostra attenzione, per incuriosirci. In effetti, dopo aver dato un occhio alla trama, ho deciso che dovevo assolutamente leggerlo e sono partito con delle aspettative abbastanza alte. Non appena l’ho iniziato, ho intuito subito che sarebbe stata una lettura davvero interessante e piacevole.

La storia vede come protagoniste delle suore. All’inizio Madre Roberta, che le conosce molto bene, le avvisa che, a causa di problemi economici, verranno spostate di convento, ma la nota positiva è che andranno tutte nello stesso luogo, mentre lei, data la sua età avanzata, si ritirerà in una casa di riposo per suore.

Devo ammettere che, fin dalle prime pagine, sono stato catturato dallo stile di scrittura di Claire Luchette che trovo estremamente piacevole e di grande conforto. Una penna che scivola sulle pagine con molta delicatezza e profondità, oltre a saper toccare gli argomenti con classe ed eleganza.

Nel corso dei capitoli si assisterà alle varie giornate delle suore, per esempio, Agatha si occuperà di insegnare matematica, al loro abituarsi al nuovo posto, alle nuove persone con cui faranno conoscenza ed a una vita diversa, fatta anche di tante regole nuove da rispettare. Infatti, ora non sono più nel loro convento in cui erano più protette e tranquille.

Tutto ciò non sarà senza imprevisti e problemi vari, specialmente per Agatha, la protagonista e voce narrante, che metterà in dubbio il suo ruolo e quella stessa vita all’interno del convento, ossia la sua scelta più grande ed importante che ha fatto finora.

A mio avviso la storia è davvero molto toccante, scritta benissimo e, inoltre, ha la capacità di tenerci incollati alle pagine con grande maestrìa.

Ho letto “Aghata” con parecchio trasporto e piacere, perché ha saputo conquistare la mia attenzione ed è riuscita nell’intento di invogliarmi a restare attaccato alla storia incuriosendomi e facendomi affezionare ai personaggi. La stessa Madre Roberta è, comunque, sempre presente grazie al pensiero delle altre suore e già ciò trasmette tanto a noi lettori.

Il romanzo, come ho anticipato sopra, inizia subito molto bene, sia per quanto riguarda il ritmo, che per ciò che riguarda la storia, poi successivamente, secondo me, cala un pochino, per poi riprendersi. Sicuramente è un romanzo carico di emozioni che avvolgono il lettore pagina dopo pagina e che lo trattengono con garbo e delicatezza, trasmettendogli anche pensieri e riflessioni importanti.

“Agatha” è una storia che mi sento di consigliarvi perché è ricca di sfaccettature interessanti oltre ad essere scritta davvero molto bene.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Madre Roberta dettava le regole: niente gomme da masticare, niente biciclette, niente frutta secca, niente animali domestici. Ogni mattina preparava il caffè e ogni sera cucinava la cena. Due volte l’anno cuciva i nostri abiti, li faceva su misura con metri di tessuto misto lana di colore nero. Ricamava i cuscini, faceva il punch con il preparato in polvere, scriveva le omelie per il prete.

Quando a Lackawanna arrivò padre Thaddeus, le suggeri di prendersi una pausa. Di rilassarsi. Madre Roberta aveva ottantuno anni, era fragile come un filo d’erba e cominciava ad avere delle brutte giornate. Buchi nella memoria, scivolate in doccia. A volte si faceva la pipì addosso. Due volte in un mese avevamo dovuto rovistare nelle buste della spazzatura per cercare la sua dentiera.

Madre Roberta acconsentì: avrebbe provato a rilassarsi. Iniziò a passare le giornate nascondendosi dietro il giornale ben aperto, o al tavolo della cucina con una tazza di tè Red Rose, fissando la marea di tasselli del puzzle che sembrava non toccare mai. Eppure, mentre noi non le prestavamo attenzione, mise ogni pezzo al posto giusto e un pomeriggio lo completò. Un paesaggio lunare, che lasciò intatto sul tavolo fino a ora di cena, quando poi si dedicò a disfarlo e ricominciò da capo…”

Trama

Una storia tenera, ironica e sorprendente, al cui centro ci sono quattro giovani suore americane, “quattro pezzi di uno strano corpo asimmetrico”: Agatha, che è la voce narrante, Frances, Mary Lucille e Therese.

Dopo aver trascorso ogni giorno degli ultimi nove anni con madre Roberta nella pace di Lackawanna, in Pennsylvania, quando la diocesi si trova improvvisamente sull’orlo del fallimento le quattro religiose, senza più la loro amata madre superiora, vengono riassegnate altrove. Le aspetta la cittadina di Woonsocket, nel Rhode Island, e la casa di recupero di Little Neon con i suoi abitanti, uno più bizzarro dell’altro: Tim Gary, il più fragile e malinconico di tutti, Pete, Baby, e poi due ragazze, Tagliaerba Jill e Cavalla.

Con il passare dei mesi, Agatha e le sue consorelle impareranno un’altra vita, si troveranno a confrontarsi con situazioni e problemi che non avevano neppure immaginato prima di allora. Ma se le altre resteranno salde di fronte alle difficoltà, Agatha inizierà invece a domandarsi se veramente sia questo ciò che vuole Dio per lei…

0 comments
0 likes
Prev post: Classifica TOP10 5 maggio 2024Next post: Intervista all’autrice: Maria Novella Bettini

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Articoli
Su di me

Book Blogger, fondatore del canale A Tutto Volume - Libri con Gabrio: l'inebriante mondo dei Libri in tutti i suoi punti di vista. Un luogo di incontro in cui conversare, divertirsi grazie ad un cocktail letterario, da bere o sorseggiare, che vi servirò giornalmente e che vi allieterà!
Scopri di più

Archivio Storico