A Parigi

Titolo: A Parigi

Sottotitolo: Da Hemingway a Cortazar

Autore: Nicola Ravera Rafele

Editore: Giulio Perrone

Collana: Passaggi di dogana

Pagine: 181

Prezzo: € 15,00

Uscita: 23 settembre 2021

Recensione

Vi propongo un nuovo “Passaggio di dogana”, sempre firmato “Giulio Perrone Editore” e, questa volta, vi porto in Francia infatti il libro è dedicato  “A Parigi”.

L’autore è Nicola Ravera Rafele che ho già avuto modo di conoscere e di apprezzare grazie al suo appassionante romanzo dal titolo “Tutto questo tempo” (di cui trovate la mia recensione sul blog).

Devo ammettere che “A Parigi” è pieno di notizie molto interessanti, alcune forse già note ad alcuni di noi, ma altre penso assolutamente utili da conoscere. Lo scrittore affronta veramente molti argomenti, infatti posso affermare che il suo giro per Parigi è davvero a 360 gradi. Cita molti nomi di personaggi famosi, per esempio Monet, Marc Chagall, Julio Cortàzar, Vargas Llosa (di cui un capitolo porta il suo nome), Hemingway, Francis Scott Fitzgerald…

Ci aggiorna sul numero di attività presenti nella città, per esempio 756 librerie, 72 biblioteche, 1317 gallerie d’arte, 96 mercati alimentari (ai quali sono dedicate un paio di pagine nel corso del libro) ecc.

Tra i vari capitoli ve ne consiglio uno in particolare che ho trovato molto interessante ossia quello dal titolo “Toponomastica”. Inoltre, Nicola Ravera Rafele ci racconta e ci fa scoprire diversi aneddoti, come l’ossessione di Parigi per le placche commemorative e la loro moda delle targhe.

Nel corso di “A Parigi” ci fa attraversare le varie zone della città, illustrandoci i diversi quartieri. Molti capitoli sono dedicati a determinati temi. Infatti, c’è quello dei ristoranti, perché il cibo è uno dei protagonisti della città. Si incontrano bistrot, che sono dei ristoranti di quartiere, semplici e ruspanti. Le brasserie, che sono più simili ai ristoranti, mentre quest’ultimi sono molto più formali e lussuosi. Attenzione ci segnala anche che l’acqua è parecchio costosa.

Al grande Kundera viene dedicato un capitolo e di ciò ne sono rimasto contento. Come felice lo sono stato nel leggere il capitolo dal titolo “Librerie”, che ovviamente vi consiglio. Proseguendo troviamo delle pagine su Notre-Dame e altre dedicate al cinema e ai film (per esempio il famosissimo “Ultimo tango a Parigi” che Bernardo Bertolucci ha ambientato proprio qui).

Personalmente ho trovato interessante anche il capitolo sui cimiteri, dove si scopre che a Parigi si trova quello più famoso del mondo, ossia quello di Montparnasse… e ammetto che non lo sapevo ..e voi ? Continuando la lettura si incontra il capitolo su Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda. Più avanti è il turno della musica, con le pagine ad essa dedicate, in cui scopriamo alcune canzoni su Parigi, anche di cantanti italiani come Gino Paoli, Roberto Vecchioni e Francesco De Gregori.

Se amate Parigi non potete e non dovete perdervi questo “Passaggio di dogana” che vi svela segreti, aneddoti e ricche informazioni sulla città. Vi ho raccontato, molto brevemente, un po’ del contenuto e di alcuni capitoli che trovate all’interno, ma ce ne sono molti altri. “A Parigi” di Nicola Ravera Rafele lo consiglio anche a chi non è mai stato in questa città e magari sta progettando un viaggio!!!

Quarta di copertina di “A Parigi”

“I suoi occhi da straniero si allenano a vedere la sua patria adottiva come soltanto chi arriva in un posto nuovo riesce a fare: assolutamente vera e allo stesso tempo inventata, mitologica, artefatta.”

Trama

Ci sono tanti modi di leggere a Parigi. come un meta-libro o un libro al quadrato: munitevi di carta e penna, i consigli di lettura su Parigi sono molti, noti e meno noti. Affezionatevi ai personaggi che Nicola Ravera Rafele fa rivivere tra le pagine, e fate loro domande, non avrete molte altre occasioni per chiacchierare con la Maga e la nifia mala. Soffermatevi sui deliziosi camei di scrittori celebri: vi sembrerà di assistere a una commedia alleniana, affascinante e malinconica. Seguite Cortazar fino al Pont des Arts, e divertitevi con lui al gioco della campana; d’estate percorrete la città in taxi con Anna Maria Ortese; accompagnate Benjamin – prima che sia troppo tardi – nella sua fltinerie; se state attenti, riuscirete anche a sentire Scott e Zelda in una delle loro furiose litigate.

Tuttavia, questo non è soltanto un compendio di letture. I passi dell’autore per la città si sovrappongono e si fondono con quelli degli scrittori celebri che l’hanno attraversata, in un gioco di rispecchiamenti letterari e riflessioni a cavallo tra il libro di viaggio, la citazione e l’omaggio letterario. Seguite i suoi consigli: conosce l’anima di ogni arrondissement, può elencare tutti i cinema della città, le sale da concerto e le tendenze gastronomiche, ha scoperto il segreto del fascino dei tetti di Parigi e, soprattutto, perché i francesi non ingrassano.

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