Tua figlia Anita

Titolo: Tua figlia Anita

Autore: Paolo Massari

Editore: Nutrimenti

Collana: Greenwich

Pagine: 174

Prezzo: € 17,00

Uscita: 10 ottobre 2023

Recensione

“Tua figlia Anita” è l’esordio editoriale di Paolo Massari, arrivato in libreria grazie alla casa editrice “Nutrimenti” che lo ha curato in tutti i suoi dettagli, dall’ottima carta della copertina e delle pagine, alle foto all’interno delle alette.

La storia è indubbiamente triste, a volte toglie il respiro, infatti durante la lettura, mi è capitato di fermarmi qualche volta per prendere fiato, ma comunque è parecchio intensa e bella.

L’autore ci racconta, tramite la voce di Giacomo, il marito di Anita che ora non c’è più, tutta la loro vita insieme e si rivolge al padre di lei rivelandogli pure degli avvenimenti segreti. Ci propone un racconto lungo che è davvero commovente ed appassionante, ma che, allo stesso tempo, fa soffrire specialmente se ci si immedesima pensando ad una persona cara che non è più con noi.

La scrittura di Paolo Massari è, a mio avviso, splendida perché calibrata nel modo migliore, mai eccessiva, mai sopra le righe, inoltre scorre che è un piacere senza dare spettacolo, ma semplicemente raccontando i fatti, la vita vera e propria, aprendoci il cuore del marito ormai perso e solo senza sua moglie Anita. Lei ha lasciato un vuoto enorme e ora la sua mancanza la si percepisce parecchio.

Durante la lettura ci vengono proposti anche diversi personaggi, tra cui le sorelle di Anita, il suo ex, il padre, suor Clelia e molti altri come Luigi, Agnese, Luca e Piero. Ebbene sì sono tanti, ma tutti ruotano intorno alla donna che ora non c’è più e fanno la loro apparizione all’interno della narrazione per bocca di Giacomo che ha il cuore che piange.

Il romanzo, al suo interno, contiene pure diversi passaggi intensi, profondi che commuovono e che fanno riflettere. Ammetto che non è un libro semplice da leggere a livello emotivo, quindi immagino non sia stato per nulla facile scriverlo anche all’autore. La narrazione è delicata, poetica e arriva al lettore in modo non violento seppure doloroso, ma si intuisce che non si cerca la lacrima, ma semplicemente si espongono i fatti, si racconta la storia della vita insieme di Giacomo ed Anita.

Dolorosi sono i diversi fatti che troviamo nelle pagine, tra cui la malattia della donna, la sofferenza atroce che il marito prova senza di lei. Inoltre, man mano che si legge, si viene a conoscenza dei vari fatti, degli avvenimenti della loro vita e dei familiari. Ho trovato, invece, molto strane le due sorelle di lei e Giacomo mi ha fatto un po’ di tenerezza.

“Tua figlia Anita” è un romanzo splendido perché è schietto e sincero, profondo ed intenso, palpita di amore e di attaccamento, racconta una vita in due e arriva al lettore con una grande potenza che è impossibile restare insensibili; infatti, ci si fa investire dalla sofferenza.

Le emozioni che ci trasmette il libro sono davvero tante e ci travolgono, durante tutta la lettura, come un fiume in piena, ma non solo; infatti, anche quando il libro è terminato, si resta avvolti da un senso di solitudine, di tristezza e di passione, ma vi assicuro che si percepisce anche una forte carica di energia per andare avanti, una forza a non arrenderci.

Complimenti sinceri a Paolo Massari per questo esordio narrativo e spero di leggere presto un suo nuovo romanzo. A tutti voi consiglio assolutamente la lettura di “Tua figlia Anita”, ma ovviamente dovete prima essere consapevoli di farcela a sostenere Giacomo e la sua sofferenza.

Concludo proponendovi, qui sotto, l’incipit:

“È morta la tua ultima figlia, l’unica che meritava di vivere. Ti ha cercato tanto. Ha passato pomeriggi interi a sgolarsi. Dalle case vicine qualcuno ha gridato: “E basta!”.

La verità è che io l’ho abituata troppo bene, al primo “Giacomo!” ero subito da lei. La sua voce faceva pensare a chissà che ma erano cose da niente, quasi sempre: accostare le persiane, accendere la luce. Qualche volta, un bicchiere d’acqua: “Ho proprio tanta sete!”. Non so come mai ci mettesse tanta urgenza, non certo per paura che non la sentissi. Forse era solo il modo più veloce per confermarci di essere vivi, al di là della parete.

Portano traccia dei suoi richiami improvvisi anche tanti compiti dei miei studenti, spesso mi faceva scappare la penna mentre ero alle prese con l’ennesima frase oscura o copiata in un tema di Giovanni Bacci, o di Giulia Mattei…”

Trama

Giacomo, ora che Anita non c’è più, può finalmente raccontare la sua storia con lei con una libertà imprevista e dolorosa. Si rivolge al padre di lei. Ed è questa insolita interlocuzione a fornire al racconto una misteriosa urgenza. Affida a un altro uomo la parte più segreta di una relazione. Ma quell’uomo è il padre di Anita. Perché questa imprevista confessione? E perché affidarla proprio a lui? Forse è un tentativo estremo di dimostrare e insieme di capire qualcosa, liberandosi del pudore, investigando il segreto di un legame che è stato anche turbolento, goffo, disperato. Autentico.

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