Titolo: La collana di cristallo
Autrice: Cristina Caboni
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Pagine: 336
Prezzo: € 18,60
Uscita: 3 ottobre 2023
Recensione
Cristiana Caboni è tornata nuovamente in libreria con il suo decimo lavoro, proponendoci una nuova storia che continua il filone ricco di sentimenti e di cambiamenti, di rinascita e di rivincite a cui ci ha abituati.
Questa volta il suo libro ha per titolo: “La collana di cristallo” e, come sempre, è pubblicato da “Garzanti”.
Dei suoi romanzi ho letto: “Il profumo sa chi sei”, “La ragazza dei colori” e “La via del miele”, di tutti e tre trovate, ovviamente, le recensioni sul mio blog cliccando qui.
Quest’anno ha ambientato il nuovo lavoro a Murano; infatti, si parla di cristallo e della passione di Juliet, oltre che della sua bravura, per questo materiale e lavoro. La ragazza pare avere davvero talento, ma come in tutte le storie che si rispettino, c’è chi non crede in lei e non vuole che faccia di ciò il suo lavoro principale, ma solo una semplice passione, un hobby.
Cristina Caboni, come sempre ci racconta la storia con ricche e precise descrizioni che ci permettono di assistere mentalmente alla narrazione, inoltre riesce a rendere i personaggi, in particolare Juliet, ben ricchi di particolari caratteriali in modo da farli conoscere meglio a noi lettori.
Nel corso dei capitoli si assiste a come la ragazza cercherà di superare i vari ostacoli e le diverse difficoltà, dimostrando di avere forza e tenacia, nonostante tutto.
“Voglio decidere della mia vita. Murano potrà darmi delle risposte. Perché lavorando il vetro mi sento me stessa.”
Durante la lettura si scoprono alcuni passaggi significativi che riescono a lasciare il segno. Inoltre, all’inizio di ogni capitolo, c’è un aneddoto, una curiosità attinente al vetro.
“La collana di cristallo” è una storia dolce, tenera e ricca di emozioni che saprà arrivare al cuore di chi ama questo genere di letture, è un romanzo che può far sognare, se apprezzi le storie come quelle narrate da Cristina Caboni che, magari, hai già scoperto nei libri precedenti. Infatti, sono tutte vicende di donne e della loro tenacia, della loro voglia di farcela per raggiungere i propri sogni cercando di realizzarli nel modo migliore. Donne che, se inizialmente fragili e impaurite, non si disperano, ma riescono a reagire e a far uscire la loro carica interiore per raggiungere i propri obiettivi, andando anche contro il volere della propria famiglia, come capita, per esempio, a Juliet.
I romanzi di Cristina Caboni hanno la capacità di far sognare in particolare le lettrici, infatti, consiglio la lettura principalmente alle donne, a cui questi romanzi, a mio avviso, sono maggiormente indicati.
Se vi appassiona il genere e se vi incuriosisce la storia di Juliet e del “La collana di cristallo” correte in libreria a procuravi la vostra copia del libro.
Intanto, qui sotto, trovate l’incipit (che segue il prologo) e la trama:
“Il giorno in cui Juliet Meriwether soffiò per la prima volta dentro la canna cava, la massa incandescente, dalla parte opposta, si gonfiò e divenne una sfera. Era piccola, adatta alla mano di una bambina. I cristalli in superficie si erano fusi disegnando un motivo a spira che lei adorava. Era anche imperfetta, lo sapeva, ma non importava. Era la prima idea cui aveva dato forma e, affascinata, l’aveva guardata acquisire un peso e una dimensione.
Nonostante gli evidenti difetti, Juliet le era molto affezionata. Per questo la teneva al sicuro in un cassetto. Quasi sempre. In quel momento la sfera giaceva sul pavimento, frantumata in tante piccole schegge. Le aveva raccolte una per una in una ciotola, come se in qualche modo potesse ricomporla. Ma nessuno più di lei sapeva che era impossibile…”
Trama
Il vetro soffiato si gonfia in attesa di prendere forma: è quasi una magia e, quando la meraviglia si realizza, Juliet si sente forte e al sicuro. I suoi famigliari la fanno sentire sempre fuori posto, non accettano il suo mondo fatto di creatività, perché per loro la cosa più importante è la razionalità. Per questo non vogliono che parta per Murano, dove è stata ammessa alla scuola per vetrai più prestigiosa del mondo. Ma Juliet non sente ragioni, se non quelle del cuore, e non rinuncia all’opportunità di realizzare il suo sogno più grande, anche se questo vuol dire trovarsi da sola dall’altra parte dell’oceano. Con sé ha un amuleto, una collana di cristallo che la tata di famiglia le ha affidato sussurrandole parole misteriose: «È tua, perché le somigli così tanto».
Juliet non ha idea di cosa significhi ma, arrivata nella colorata isola attraversata dai canali, sente che il gioiello le dà la forza di affrontare una sfida in cui non mancano ostilità e pregiudizi, perché lei è l’unica ragazza ammessa. Ma soprattutto le fa dimenticare la paura di non essere all’altezza. Ciò che non si sarebbe mai aspettata è che in una delle perle di cristallo sia incastonato lo stesso stemma che spicca sul palazzo che ospita la fornace.
C’è un segreto che deve scoprire. Un segreto che lega la sua famiglia a un diario in cui sono custodite geniali formule per lavorare il vetro e a una donna di Murano vissuta nel secolo scorso. Ad aiutarla c’è Marcus, il direttore della scuola: insieme si perderanno tra le calli incantate in cerca del passato, ma soprattutto in cerca di sé stessi.