Titolo: Lo sfaccendato
Autore: Andrea Pergolesi
Editore: Scatole Parlanti
Collana: Voci
Pagine: 115
Prezzo: € 14,00
Uscita: 20 settembre 2022
Recensione
“Lo sfaccendato”, pubblicato da “Scatole Parlanti”, è il primo romanzo scritto da Andrea Pergolesi, classe 1982.
È un libro che conquista ed incuriosisce fin dall’inizio per merito della scrittura coinvolgente dell’autore, almeno per me è stato così, infatti l’ho letto in poco tempo, catturato dalla storia e dallo stile narrativo.
Gli argomenti trattati all’interno sono diversi, infatti si affronta l’amore, l’amicizia, i problemi con l’alcolismo, il cinema, le scelte di vita…
Durante la lettura non ci si annoia mai perché tutto è parecchio scorrevole ed appassionante, ma si intuisce che ad annoiarsi è il protagonista che affronta la sua vita, a volte, con spirito perdente, con negatività ed insoddisfazione.
Egli è molto ben descritto, anche nelle sue debolezze, ma ne esce comunque un carattere tutto particolare, con i suoi alti e bassi e capita che vada pure contro se stesso. Inoltre, succede che agisca come un tipo a tratti istintivo, fino a quando non si ferma a riflettere, per poi tornare nel vortice cercando di stare a galla, di affrontare i vari problemi che la vita gli pone, sbattendo anche la testa, ma senza arrendersi. Ho percepito anche la sua passione per l’adrenalina, che gli piace sentire per combattere la monotonia della quotidianità.
Intorno a lui e con lui ruotano vari personaggi come, per esempio, Vera, la sua ragazza con cui ha un rapporto molto turbolento e movimentato, gli amici Aristide e Dario oltre a Manfrini, che lavora all’interno del settore audiovisivo, dove il nostro protagonista sfaccendato entra, in un modo o nell’altro, disposto a tutto.
Sicuramente mentre si legge “Lo sfaccendato” non si riesce a prevedere e ad anticipare gli avvenimenti, perché tutto avviene con grande sorpresa, compresi i colpi di scena, inoltre è anche merito del ritmo che ho trovato davvero ben utilizzato.
Nel corso delle pagine, la mia curiosità di scoprire come sarebbe finita la storia, è stata alta fino al termine. Ciò che ho gradito particolarmente è stata proprio la scrittura, lo stile narrativo di Andrea Pergolesi; infatti, ha quel qualcosa di interessante che invoglia a leggere senza fermarsi, regalando una storia ricca di sfaccettature e di passaggi che colpiscono, alcuni dei quali li ho sottolineati per rileggerli.
La vicenda è raccontata in modo schietto e, grazie a ciò, ne guadagna il romanzo perché risulta vivo, palpitante e coinvolgente. Ve lo consiglio se non vi scandalizzate davanti a certi atteggiamenti dello sfaccendato. A me è piaciuto!!!
Qui sotto ecco a voi l’incipit:
“Iniziai a far nulla quando nacqui. Mia nonna era ostetrica, perciò non venni al mondo nell’ospedale del paese dove abitavo, ma in uno molto più lontano, dove lavorava lei: ci teneva a vedermi per prima. Be’, mia nonna si ritrovò con un neonato che non piangeva, che non sorrideva o si contorceva, ma che semplicemente stava. Eppure, non avevo niente, a livello fisico, che non andava. L’unico mio sintomo di azione fu che me ne uscii dalla vagina di mia madre direttamente con una capriola.
A vederla bene, quindi, si potevano avere indizi su come sarebbe andata la mia esistenza già da quegli istanti natali. O forse anche da prima. Non ho memoria di racconti, infatti, di calci dentro il pancione, reazioni particolari a musiche, paure o gioie. Ero venuto al mondo senza essere interpellato e non volevo affatto prendermi delle responsabilità che non erano mie. Mi guardai un attimo attorno, diedi un paio di occhiate alla vita, e semplicemente pensai di non volerci entrare appieno, di limitarmi a osservarla…”
Trama
Questa è la storia di uno sfaccendato senza nome, fatta di giorni che si consumano rapidi come fiammiferi e che si esauriscono insieme a bottiglie, sprazzi di cinema italiano, compagnie devianti e un grande amore. La storia di un uomo che non si rassegna a vivere una vita ordinaria, seppur si scopra incapace di mutare il proprio destino, oltre che inabile ad amare e, soprattutto, amarsi.