Buongiorno a voi!!!
Qui sotto vi attende una nuova interessante intervista. Il protagonista è Mariano Mastuccino, autore del libro “Il ragazzo con lo zaino in spalla” pubblicato dalla casa editrice “Scatole Parlanti”.
Vi segnalo che sul blog è presente anche la mia recensione, potete leggerla cliccando tranquillamente qui.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Il ragazzo con lo zaino in spalla”?
L’idea è venuta da sé dopo aver scritto alcuni racconti che lavoravano sulla stessa voce, su un personaggio a cavallo tra l’adolescenza e l’età adulta. C’era una voce, uno sguardo, poi delle esperienze, che si rappresentavano come ‘prime volte’ ai suoi occhi. Ad un certo punto, quando uno dei personaggi ricorrenti (il Signore con la busta in mano) è tornato in un altro racconto, cambiato, cresciuto, anche lui fuori dalla strada delle prime volte, mi è sembrato logico racchiudere tutto in un cerchio.
2 – Mi descriveresti il tuo romanzo con tre aggettivi?
Ondoso, rarefatto, timido.
3 – Un pregio e un difetto del ragazzo con lo zaino in spalla e come mai non ha un nome?
Il ragazzo con lo zaino in spalla si tiene molto dentro, difficilmente riesce a liberare i pensieri, anche per questo racchiude tutto dentro uno zaino, non ha ancora l’abilità di maneggiare quello che gli accade e il modo in cui le esperienze gli si presentano. Un pregio è quello di non avere molte sovrastrutture, e di allontanarsi da ciò che vede provando a non essere giudicante, ma “osservante”.
Per quanto riguarda l’assenza di un nome non saprei dare una risposta assoluta: credo che in principio fosse troppo “me” e trovavo un nome superfluo o bugiardo; poi è diventato talmente una voce e sempre meno un corpo, che un nome avrebbe limitato la sua figura senza contorni definiti.
4 – Ci racconti qualcosa delle parti in corsivo alla fine di qualche capitolo?
Quei ponti tra un racconto e un altro sono in realtà dei fiumi, una corrente che trasporta ciò che accade dagli occhi alla mente letteraria del protagonista.
5 – Scaletta sì o scaletta no e come ti sei organizzato per la stesura?
Alcuni dei racconti sono molto lontani cronologicamente tra loro. Dal primo che ho scritto all’ultimo passano diec’anni. Al momento della stesura ho lavorato per dare un crescendo (con qualche caduta) di ruvidezza agli accaduti. Ho provato a costruire un arco anagrafico e consapevole di esperienze.
6 – Una mia curiosità: c’è un motivo circa il titolo in corsivo e il numero del capitolo in parentesi?
Una persona che mi conosce un po’ e legge oltre mi ha detto che dipende dal mio (inteso come persona) mettere tutto tra parentesi, avere sempre un’opinione relativa, mai chiusa, sempre tesa ad aprirsi rispetto al rapporto tra le cose dentro e fuori. Una risposta, non so quanto evasiva, è che mi soddisfaceva graficamente.
7 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Che tra le tante storie, l’unica cosa vera è il Signore con la busta in mano. Un lavoratore che incontravo ogni mattina di corsa, proprio come descritto (con le scarpe slacciate, il cambio nella busta ecc.) e che incrociavo osservandolo. Anni dopo aver scritto quel racconto l’ho rivisto. Era passato un bel po’ di tempo dalla fine del liceo, e stavo abbandonando l’idea di costruire una raccolta con i racconti che avevo. Da quel momento nella mia testa ho ripreso a pensarci e poi a rendere l’idea un progetto reale.
8 – Hai qualche passione e hobby che svolgi nel tuo tempo libero?
Il podismo, una grande passione che prova a praticare con costanza, e il teatro (come attore amatoriale, oltre che autore):
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Polemico, impulsivo, generoso.
10 – Infine una curiosità: qual è stato l’ultimo libro che hai comprato e/o letto?
“Spacciatori di libri” di Rosario Esposito La Rossa per Marotta & Cafiero.
Biografia
Mariano Mastuccino, classe ‘92, sono cresciuto e vivo attualmente a Cava de’ Tirreni.
Dopo la laurea in Arti Visive, Musica e Spettacolo presso l’Università di Fisciano ho conseguito il master in Formazione Teatrale presso l’Università Suor Orsola Benincasa. Scrivo racconti, poesie, testi teatrali. Alcune di queste produzioni sono state inserite in antologie, blog, riviste online, oltre a vedere la luce sul palco, per quanto riguarda le drammaturgie, segnalate o premiate in alcuni casi all’interno di rassegne o concorsi per corti teatrali. Dal 2021 gestisco a Cava de’ Tirreni la libreria indipendente Centopagine, ideata e guidata da Eliana Calamiello.
Grazie di aver risposto alle mie domande!!!
Alla prossima!
Gabrio