Titolo: Membrana
Autore: Chi Ta-wei
Editore: ADD Editore
Collana: Asia
Pagine: 156
Prezzo: € 20,00
Uscita: 19 ottobre 2022
Traduzione: Alessandra Pezza
Recensione
Chi Ta-wei è un autore taiwanese ed insieme alla casa editrice “Add Editore” ci propone il suo romanzo “Membrana”. Esso ha un gusto distopico e, quindi, assolutamente particolare nel suo genere.
Mi ha stupito a partire dalla copertina, con i suoi colori che attira subito la nostra attenzione, per passare poi alle prime pagine e ne sono rimasto affascinato. Infatti, mi ha catturato e l’ho letto sia con trasporto, ma anche con molta curiosità.
È ambientato nel 2100 e quindi già si capisce che è un libro particolare, nella città sommersa di T.
La scrittura l’ho trovata affascinante e ho gradito anche il ritmo con cui lo scrittore ha raccontato la storia. Infatti, scorre molto bene ed è ricca di dettagli, di descrizioni ben precise ed interessanti.
Inoltre, la protagonista Momo, un’estetista, è un personaggio che, oltre ad incuriosire, riesce molto bene a tenere la scena, appoggiata anche dalla presenza di sua madre che anima ulteriormente e dà un po’ di “pepe” in più alla storia.
“Membrana” è un libro che si discosta da ciò a cui sono abituato di solito a leggere, ma mi piace addentrarmi in qualcosa di nuovo quando è scritto molto bene come in questo caso e quando la storia è originale, frizzante ed assolutamente molto moderna. Inoltre, dietro a tutto ciò ci sono anche delle tematiche importanti a cui, giustamente, si vuole dare spazio e lanciare al lettore un argomento su cui riflettere e discutere.
“Membrana” è un libro che, in modo schietto e diretto, affronta i vari problemi e le diverse situazioni che scaturiscono in Momo, personaggio principale e di ampie sfaccettature. Ci sono pure dei colpi di scena, si parla del presente, ma anche del passato e si scoprono tanti dettagli che vanno ad ampliare la storia stessa, oltre a svelare alla stessa protagonista nuove verità.
Una curiosità: “Membrana” fu pubblicata per la prima volta nel 1995 e, quindi, è interessante tenere in mente anche questa data quando ci si immerge nella lettura nei nostri anni, sapendo inoltre, come vi ho accennato all’inizio, che è ambientato nel 2100. Le date, in questo caso, secondo me sono importanti da tenere presenti.
Questo libro è adatto principalmente a chi ama il genere distopico e gli argomenti trattati, ma potrebbe incuriosire ed invogliare a leggerlo anche chi è lontano da questo tipo di storia, come nel mio caso.
Sicuramente è un romanzo che non annoia, ma ha la capacità di incuriosire il lettore e di fargli scoprire un mondo diverso oltre ad una protagonista variegata che ha molto da dire, a partire dal suo dito di cui scoprirete solo leggendo “Membrana”.
Ho trovato interessante sia le varie descrizioni, a cominciare da quella di Momo, ma anche il rapporto tra lei e sua madre. La ragazza colpisce molto, sia fisicamente, che per il suo carattere e per il suo modo di comportarsi.
Se tutto ciò vi ha incuriosito un po’, potreste dare una possibilità a questo romanzo di Chi Ta-wei
Intanto qui sotto trovate l’incipit:
“Momo sfiorò la carta da parati gialla in camera da letto, poi diede un piccolo morso a una pesca bianca, di quelle che si coltivavano in serra. Dalla buccia rosa, quasi diafana, colò il succo. Non era del tutto sicura che la rete neurale sottopelle fosse davvero entrata in contatto con il giallo della tappezzeria, né che le papille gustative percepissero realmente la dolcezza della polpa. C’è un confine invalicabile tra il nostro corpo e le cose esterne.
Per Momo il mondo era avvolto da una membrana. A trent’anni continuava a pensare che ci fosse una specie di pellicola tra lei e tutto il resto. Non quella delle maschere di bellezza che usava sul lavoro, ma piuttosto una barriera invisibile che la faceva sentire come una pulce d’acqua, avvolta dal proprio carapace traslucido e sola in mezzo a un mare che non la toccava mai, anche se la circondava…”
Trama
Siamo nel 2100, nella città sommersa di T. L’umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi. Momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica.
Ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui è separata da oltre vent’anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di sé che metterà in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identità di genere. Il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe Momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro.