Titolo: Ogni volta che ti vedo fiorire
Autrice: Alda Merini
Editore: Manni Editori
Collana: Pretesti
Pagine: 111
Prezzo: € 15,00
Uscita: 25 ottobre 2022
Curatore: Alberto Casiraghy
Il volume si apre con una introduzione di Alberto Casiraghy, per poi continuare con le poesie inedite di Alda Merini.
Nella prima parte troviamo delle poesie relative ad argomenti di vario genere a lei cari, nella seconda, invece, ci sono le poesie dedicate a persone varie, più o meno famose, importanti per Alda Merini. Tra queste c’è la poesia per Giulio Einaudi, per lo stesso Alberto Casiraghy, per Roberto Cerati, per Renato Curcio e anche per la mamma di Casiraghy.
Tutte le poesie sono brevi, intense, incisive, schiette e profonde. Rispecchiano, indubbiamente, a mio avviso, la penna di Alda Merini e la sua grande sensibilità umana, la sua forte profondità d’animo che sempre l’hanno contraddistinta.
All’interno del libro ci sono anche alcuni disegni realizzati proprio dal curatore.
Seconda di copertina
Tutte le settimane, dal 1992 fino alla scomparsa di Alda Merini nel 2009, Alberto Casiraghy andava a trovarla. Era un appuntamento fisso, da quando, la prima volta, le aveva chiesto un aforisma da pubblicare nelle eleganti plaquettes del Pulcinoelefante.
Chiacchieravano per ore, in quegli incontri; e se Alda aveva voglia, gli chiedeva di prendere carta e penna e dettava versi, aforismi, racconti, filastrocche, lettere.
Tutti i giorni, poi, si sentivano al telefono. Alda continuava a dettare, correggeva, scartava, sostituiva un vocabolo e limava un verso.
Alberto, nella sua casa con la vecchia Audax Nebiolo a caratteri mobili, il violino e le galline nell’orto, scriveva, suggeriva, verificava la versificazione, disegnava.
A sfogliare quelle carte pare di vederli, due amici che si confidano, che si prendono affettuosamente in giro, che ridono, lei che fuma e racconta, lui che la adora e la consola.
Con quei fogli Casiraghy ha riempito tre scatoloni; e poi, siccome il filo speciale che unisce i due artisti non si è mai spezzato, ha deciso di lavorarci intorno.
Il libro raccoglie poesie inedite di Alda Merini, scritte in quasi vent’anni, scelte e introdotte da Alberto Casiraghy. Vi sono tutti i temi della grande poetessa milanese: l’amore e la passione, l’amicizia e la pazzia. E forse mai come in questa raccolta c’è anche una vena ironica che corrisponde alla gioia che le dava il suo migliore amico.
Quarta di copertina
Ogni sabato mattina prendevo il treno da Osnago per Milano e andavo a trovarla. Le portavo le uova fresche delle mie galline, poi passeggiavamo sul Naviglio e ci fermavamo al bar, lei prendeva un tè bollente e una Coca Cola ghiacciata. Spesso proprio al tavolino di quel bar mi dettava, magari anche con sofferenza ma con estrema facilità, versi e aforismi – bagliori, piccole luci che le attraversavano gli occhi e finivano sul foglio.
Alberto Casiraghy
Poesia di apertura:
“O giunco che ti pieghi nella notte
Che non ti fai sentire
hai visto passare da qui il mio amore
che si avviava senza guida
e solo ai campi Elisi?