Titolo: Puzzle
Autore: Franck Thilliez
Editore: Fazi
Collana: Darkside
Pagine: 419
Prezzo: € 18,50
Uscita: 31 ottobre 2022
Traduzione: Federica Angelini
Recensione
“Puzzle” è il nuovo romanzo di Franck Thilliez, sempre pubblicato da “Fazi Editore”.
Le mie aspettative su questa lettura erano abbastanza alte e, quindi, ero bello carico per leggerlo tutto d’un fiato, ma qualcosa è non andato del tutto nel verso giusto. Se da una parte la sua scrittura è molto ben precisa, ricca di dettagli e sa come incuriosire il lettore, dall’altra non ho trovato quella forte carica di adrenalina che mi aspettavo, non ho sentito i brividi di piacere e di paura che pensavo di ricevere pagina dopo pagina, oltre al fatto che ero certo che l’avrei divorato.
Sicuramente la storia è avvincente ed appassionante, ma per me non lo è a sufficienza, nonostante ciò promuovo comunque “Puzzle”, perché si legge bene, a parte qualche breve passaggio, a mio avviso, leggermente lento. Resta comunque il fatto che Franck Thilliez è un grande autore, con una penna che sa proporre storie corpose e ricche di sfumature, come pure lo sono i suoi protagonisti. Infatti quest’ultimi hanno la loro precisa personalità e vengono proposti con tanti dettagli, in tal modo possiamo immaginarli mentre agiscono all’interno delle varie scene. Queste, a volte, sono cupe e descritte nel modo migliore per accogliere l’andamento della storia.
I colpi di scena, ovviamente, sono presenti e alimentano maggiormente il gusto per la vicenda narrata, permettendo ad essa un ritmo maggiore in quei momenti.
All’interno di “Puzzle” troviamo anche l’elemento psicologico che rende tutto più affascinante, ma pure più complesso e a tratti di faticosa lettura. Forse la storia si dilunga per troppe pagine e ciò la appesantisce togliendole quel mordente utile a rendere tutto più avvincente.
I punti forti di Franck Thilliez sono sicuramente i dettagli, che sa inserire durante la stesura della storia, l’atmosfera e l’ambientazione maggiormente adatte, sia per la vicenda narrata, che per i personaggi, in modo da dare loro la possibilità di muoversi e agire al meglio.
Una particolarità che troverete all’interno del libro, è rappresentata dal disegno di un pezzo di un puzzle all’inizio di ogni capitolo. Un modo carino per restare in tema col titolo e che arricchisce, anche visivamente, l’intera storia, come per avvolgerla in un grande puzzle, inoltre alcuni passaggi sono scritti con un font in corsivo…
Amanti dei thriller, in particolare di quelli psicologici, in cui occorre porre molta attenzione, concentrazione e pazienza, questo nuovo libro di Franck Thilliez fa al caso vostro. Potete, quindi, farvi incuriosire dalla trama e dalla sua scrittura (se ancora non lo conoscete come autore) e immergervi tra i capitoli di questa sua nuova avventura: “Puzzle”!
Da parte mia l’ho letto con abbastanza interesse, ho trovato alcune parti avvincente, mentre altre un pochino meno, ma comunque è un buon libro per gli appassionati del genere.
Ed ora, qui sotto, l’incipit:
“Tutta l’équipe medica che seguiva Lucas Chardon era riunita intorno al suo letto. Al risveglio, gli avevano tolto i vari elettrodi dell’elettroencefalogramma dal cuoio capelluto. L’elettrocardiogramma e i vari apparecchi ancora collegati al suo corpo indicavano una condizione di stabilità. Il paziente, legato ai polsi e alle caviglie, manifestò la propria esasperazione.
«Parlerò solo con la mia psichiatra. Gli altri fuori, per favore». La camera d’ospedale si svuotò rapidamente. Lucas Chardon cercò di alzare la testa ma non ci riuscì. «Lasci perdere», gli disse Sandy Cléor. «Viene da un’immobilità lunga e difficile, i suoi muscoli avranno bisogno di giorni, forse mesi, di riabilitazione». «E per fortuna ci sono le cinghie a impedirmi di farmi del male, eh?». La psichiatra si sedette sul bordo del letto e spostò il ciuffo di capelli castani che copriva lo sguardo del paziente. Per una volta, quella bella donna dai capelli corti e scuri, di appena trent’anni, era in abiti civili, senza il camice bianco così formale. Quell’ospedale pubblico si trovava a circa cento chilometri dall’unità per malati difficili in cui esercitava la professione…”
Trama
Lucas Chardon è rinchiuso in un ospedale psichiatrico e per la prima volta chiede di raccontare come sono andate le cose il giorno in cui la sua vita è cambiata per sempre. Quel giorno, la polizia ha rinvenuto otto cadaveri trucidati in un rifugio. Insieme a loro c’era lui, in lacrime, ricoperto di sangue e privo di memoria. Altrove, Ilan Dieduset riceve una telefonata: è la sua ex ragazza, Chloé. Dice di aver trovato l’ingresso a Paranoia, un ambitissimo gioco di ruolo gestito da un’entità misteriosa: tutti lo stanno inseguendo, ma nessuno conosce le regole.
Ilan è stato un giocatore compulsivo, in passato, e la tentazione è troppo forte. Dopo un inquietante processo di selezione, Ilan e Chloé, insieme ad altri sei candidati, vengono convocati in un ospedale psichiatrico in disuso isolato tra le montagne.
Regola numero uno: niente di quello che stai per vivere è vero; questo è un gioco. Regola numero due: uno di voi morirà. La partita comincia e, quando il gruppo inizia a sospettare la presenza di un intruso, la paranoia prende lentamente corpo. Con il passare delle ore, la competizione assume forme sempre più perverse, in una sorta di folle e angosciante meccanismo. Dove finisce il gioco e dove comincia la realtà? Chi accetterebbe di morire per un gioco?