Titolo: Matilde
Autore: Roald Dahl
Editore: Salani Editore
Collana: Dahl 100
Pagine: 221
Prezzo: € 13,90
Uscita: 29 novembre 2022
Traduzione: Francesca Lazzarato, Lorenza Manzi
Illustrazioni: Quentin Blake
Recensione
“Matilde” è la piccola ed intelligente protagonista del libro di Roald Dahl, pubblicato da “Salani Editore”, che è tornato in libreria in una nuova edizione con la sovracopertina che strizza l’occhio al film tv che Netflix ha rilasciato recentemente. Infatti, c’è proprio la foto della bravissima attrice che la interpreta.
Più o meno tutti conoscono Matilde perché hanno letto il libro in una sua vecchia edizione, ma non io dato che, pur sapendo chi fosse, non mi ero ancora avventurato nella lettura, ma ora ho rimediato grazie proprio a “Salani” e a questa scintillante e moderna nuova edizione.
Ammetto subito che, per me, dedicare qualche ora a questo libro, è stato un momento di grande relax e di assoluto piacere. Infatti, oltre alla gradevole storia che merita di essere letta, ho apprezzato parecchio anche le varie illustrazioni, in bianco e nero, di Quentin Blake. Queste sono molto semplici, quasi degli schizzi, ma assolutamente precise ed incisive e mi hanno fatto pure sorridere. Assolutamente promesse anch’esse.
I personaggi sono sicuramente molto carismatici e lasciano il segno durante la lettura. Ve li presento come sono anche sulla seconda di copertina: Matilde Dalverme, una bambina straordinaria con una mente magica; il signore e la signora Dalverme, i genitori di Matilde, ignoranti, imbroglioni e teledipendenti; la signorina Spezzindue, la direttrice dell’istituto “Aiuto” e la più grande bulla del mondo; Bruno Mangiapatate, un talentuoso mangiatore di torte al cioccolato.
Inoltre, l’autore Roald Dahl affronta, all’interno del romanzo, varie tematiche importanti sulle quali occorre porre la nostra attenzione. Durante la lettura, però, si sorride anche, per esempio c’è il capitolo dal titolo “Il cappello e la Supercolla” che è simpaticissimo dato che ci permette pure di immaginare la scena.
Tra i personaggi protagonisti inserisco pure la signorina Dolcemiele che è fantastica e si distingue dai tre odiosi protagonisti: i genitori di Matilde, che li ho trovati assolutamente fastidiosi ed irritanti col loro modo di comportarsi, e la direttrice Spezzindue che è davvero terribile, seppure immaginandola fa anche sorridere per come agisce e si muove.
Una volta terminato il libro, inoltre, ho deciso, eccezionalmente, di vedere anche il film. Ciò, in genere, non lo faccio quasi mai perché cerco di evitarli per tenermi il piacevole ricordo dei libri. Questa volta ho voluto verificare la rappresentazione dei vari personaggi e della storia. Per me è stata una delusione, tanto da apprezzare molto di più il libro. Ovviamente ciò riguarda il mio gusto personale ed il fatto che ci fossero dei pezzi cantati che mi hanno annoiato e stancato terribilmente. Per il resto alcuni passaggi del film sono passabili.
Personalmente consiglio sempre di leggere prima il libro e poi, eventualmente, di vedere il film. Matilde in cartaceo merita davvero molto, quindi regalatevi magari questa gradevole edizione con anche le illustrazioni assai carine ed immergetevi nella storia se vi manca come lettura.
Ed ora vi propongo l’incipit:
“I padri e le madri sono tipi strani: anche se il figlio è il più orribile moccioso che si possa immaginare, sono convinti che si tratti di un bambino stupendo.
Niente di male: il mondo è fatto così. Ma quando dei genitori cominciano a spiegarci che il loro orrendo pargolo è un autentico genio, viene proprio da urlare: «Presto, una bacinella! Ho una nausea tremenda!».
Pensate alle sofferenze degli insegnanti, costretti a sorbirsi le stupide vanterie di genitori orgogliosi; per fortuna possono vendicarsi al momento delle pagelle. Se fossi un insegnante, mi prenderei il gusto di qualche bella nota pungente. «Il vostro Massimiliano» scriverei, «è un totale disastro. Spero per voi che abbiate un’azienda di famiglia dove sistemarlo dopo gli studi, perché non riuscirebbe a trovare lavoro da nessun’altra parte». Oppure, se quel giorno fossi in preda a un estro poetico: «Strano ma vero: le cavallette hanno gli organi dell’udito ai lati dell’addome. Vostra figlia Vanessa, a giudicare da quel che ha imparato questo trimestre, non li ha da nessuna parte»…
Trama
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l’intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l’avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue. la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico. L’intelligenza e la cultura sembra dirci l’autore – sono le uniche armi che un debole può usare contro l’ottusità, la prepotenza e la cattiveria.