Titolo: Viola
Autrice: Marina Cuollo
Editore: Fandandgo libri
Pagine: 229
Prezzo: € 17,00
Uscita: 14 ottobre 2022
Recensione
Ho deciso di leggere “Viola”, scritto da Marina Cuollo e pubblicato da “Fandango libri”, dopo essere rimasto conquistato ed incuriosito dalla trama.
La scrittura è molto brillante ed estremamente piacevole, infatti i capitoli scorrono, uno dopo l’altro, catturandoci e tenendoci incollati alle pagine, ho gradito anche certa terminologia.
I personaggi principiali sono ben delineati e Viola è assolutamente interessante per il suo carattere, infatti il suo modo di agire colpisce parecchio. Ѐ una donna a volte istintiva, altre volte più riflessiva, ma sempre molto attiva ed in azione su ogni tipo di argomento e situazione. Le varie scelte che compie e le decisioni che prende possono magari essere, a volte, discutibili, ma indubbiamente tengono il lettore in attesa di saperne di più, facendogli leggere “Viola” con frenesia.
La storia è appassionante e spesso imprevedibile come la stessa protagonista, ma è proprio questo il bello del libro. Ѐ una lettura fresca e moderna che non lascia indifferenti, oltre a regalare qualche ora di sano svago e di piacevole intrattenimento. Al suo interno sono presenti anche tematiche su cui, eventualmente, riflettere e discutere, non è un libro frivolo o esclusivamente leggero, ma anche interessante dal punto di vista degli argomenti e del modo con cui vengono esposti.
Il punto forte è proprio Viola che, con la sua verve, conquista tutti noi e si fa apprezzare proprio per il suo modo particolarmente sbarazzino di agire. In alcuni momenti mi ha regalato anche qualche sorriso, in altri, invece, l’avrei fermata perché non si comportasse in un determinato modo.
Il libro è adatto, secondo me, principalmente a un pubblico giovane e vivace, a chi non si sconvolge per alcune azioni, a chi vuole una lettura piacevole e simpatica. Tutto è così frizzante da far divorare le pagine. Il fatto di parlare anche di sesso non deve sconvolgere perché avviene in modo spontaneo e mai sopra le righe, è uno dei vari argomenti che la scrittrice mette in evidenzia come qualcosa che rientra, giustamente, nella vita di tutti i giorni, nella quotidianità di chiunque.
Noi lettori seguiamo con interesse la vita amorosa, sessuale e quotidiana della protagonista che è anche ricca di colpi di scena e di momenti di vario genere, che a volte regalano anche un sorriso.
“Viola” lancia pure messaggi importanti a tutti, in particolare ai giovani, inoltre aiuta a superare determinati ostacoli e ci invoglia a combattere per ciò in cui crediamo, oltre a ragionare sempre con la propria testa, anche correndo il rischio di sbagliare.
Complimenti a Marina Cuollo per la grinta e la vivacità con cui ha scritto questo suo romanzo che può risultare pure utile a diverse persone, per il modo con cui ha affrontato il tema della disabilità e per la sua ironia che si intravede tra le righe.
Concludo con l’incipit:
“Che io, oggi, sia diversamente socievole è un dato di fatto. Come il latte parzialmente scremato, io sono parzialmente asociale. Non del tutto, non sempre, e di sicuro non con tutti. Non sono sempre stata così: sono il risultato di una fregatura. E la fregatura non sono le ruote, quelle sono la mia libertà: no, la fregatura è stato realizzare che tutto quello che mi hanno fatto credere in realtà era una grandissima balla.
Un po’ come i cuccioli di ghepardo allevati per sfizio da certi umani, cresciuti in case da milioni di dollari come gatti giganti: per un po’ i cuccioli ci stanno, fanno le fusa, giocano con i fili e le palline, finché scoprono che sbranare il divano Chester è molto più divertente, così come farsi le unghie sui Rembrandt, e lo è anche affondare i denti a sciabola su di te, che sei simpatico, ma sei anche carne e sangue, e mentre tu agonizzi, loro guardano la tua faccia sconvolta e sembra proprio che ti dicano: “Di che ti stupisci? Sono un cazzo di ghepardo, mica un gatto!”.
Trama
Viola, generazione millennial, è una biologa napoletana e una testarda certificata, che tra le altre cose è anche disabile.
I suoi genitori, iperprotettivi e terrorizzati che alla loro “piccolina” possa succedere qualcosa, non si sognano minimamente che possa avere una vita indipendente, figurarsi una relazione.
Ma Viola un ragazzo ce l’ha, anche se da poco. L’ha conosciuto online, e lo sta frequentando di nascosto, grazie alla complicità della sua migliore amica, Federica, che le fa da copertura e racconta un sacco di bugie per coprirla.
Quando però i suoi genitori concedono al fratello minore di andare a vivere da solo, Viola per ripicca decide di presentare il suo ragazzo in famiglia. Fa “la rivelazione” e lo porta a casa, di punto in bianco, senza avvertire nessuno.
Dopo un primo shock, i genitori si adeguano alla novità, si adeguano fin troppo…
Ed è a questo punto che Viola imparerà che bisogna stare attentissimi nell’esprimere i desideri e che voler essere simile agli altri è solo un modo per nascondere che non ci si crede all’altezza del mondo intorno a noi.