Titolo: Certe morti non fanno rumore
Autore: Alessandro Curioni
Editore: Chiarelettere
Collana: Narrazioni
Pagine: 292
Prezzo: € 19,00
Uscita: 21 ottobre 2022
Da uno dei massimi esperti di cybersecurity, il giallo che rivela i pericoli e le ombre di un mondo consegnato alla tecnologia e all’intelligenza artificiale.
«Vorrei conoscere il piano che hai architettato.»
«E se ti dicessi che in realtà non ho un piano?»
Dopo il grande successo del libro “Il giorno del bianconiglio” – qui la mia recensione – Alessandro Curioni torna con questo attesissimo nuovo romanzo.
Trama
Dopo aver messo a soqquadro il Dark Web, debellando la più pericolosa rete di criminali informatici in circolazione, l’esperto di cybersecurity Leonardo Artico finisce di nuovo nel mirino. Dal suo passato riemerge un’amante, nel frattempo diventata la potentissima manager di una big tech, e con lei si materializza un’eminenza grigia a capo di un nucleo dei servizi segreti. Entrambi con un’offerta che non si può rifiutare. Artico – con i suoi compagni di avventura Roberto Gelmi, hacker geniale, e Teresa Aprili, brillante giornalista – si ritrova così coinvolto nel segretissimo Progetto Da Vinci, che attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale punta a rivoluzionare il mondo della cybersecurity. Ma con quali conseguenze?
Leonardo giocherà la sua personalissima partita con obiettivi molto diversi da quelli degli altri due giocatori. Il doppio e il triplo gioco saranno la regola, la manipolazione d’informazioni e persone la normalità. In un mondo oscuro sul quale aleggia l’ombra di un nemico sconfitto, ma non abbattuto, Leonardo, Teresa e Roberto scopriranno che scopriranno che per smascherarlo devono rischiare molto più della loro vita digitale. Certe morti non fanno rumore è un romanzo che ci pone di fronte a temi di stringente attualità, e ci fa riflettere sul ruolo dell’umanità nel momento in cui la tecnologia, con l’avvento delle intelligenze artificiali, sembra pronta a un nuovo grande balzo.
Biografia
Alessandro Curioni (1967) nasce giornalista e nel 2003, dopo un biennio di studio, pubblica per Jackson Libri il volume Hacker@tack dedicato alla sicurezza informatica. Da questa esperienza, e dopo sette anni nel settore, fonda nel 2008 Di.Gi. Academy, azienda specializzata nella formazione e nella consulenza nell’ambito della cybersecurity, della quale è azionista e presidente. È autore di saggi di successo, divulgatore, docente universitario e commentatore presso organi d’informazione come Rai, “Il Sole 24 Ore” e Class Cnbc. Il giorno del bianconiglio è il primo romanzo di una serie che ha come protagonista l’esperto di cybersecurity Leonardo Artico.
Prologo
“Nella notte si alzò il vento freddo e secco di nordovest e la primavera si fece di nuovo inverno. La corrente che sferzava Central Park lo schiaffeggiò, come una sorta di oscuro presagio. Appena sceso dal suv, Michael rabbrividì, osservò l’auto allontanarsi, attraversò la strada ed entrò nel palazzo. La salita verso l’attico gli diede il tempo di prepararsi ad affrontarla, per quanto fosse possibile. Il domestico gli aprì la porta e lo accompagnò nell’ampio salone. La donna lo attendeva in piedi, rivolgendogli le spalle; per un istante gli sembrò di vedere, riflesso nella vetrata affacciata sul parco, lo sguardo di lei appuntarsi sul suo…”
Incipit
«Personalmente non lo berrei.» Leonardo Artico fissava la tazzina come un entomologo guarderebbe una farfalla senza ali.
«Perché?» chiese Teresa.
«La crema dice molto. Di certo saprai che è il risultato dell’emulsione dei grassi contenuti nel chicco tostato. Ecco, guarda: il color nocciola non è uniforme, ci sono striature molto scure. Questo significa che la macchina lavora a temperature troppo alte e che la pressione della caldaia è instabile. E poi la crema è troppo abbondante, il che indica una prevalenza della qualità robusta, meno pregiata rispetto all’arabica. Senza contare che quando lo abbiamo ordinato il caffè non è stato macinato al momento…»