Titolo: La storia più dolce
Autrice: Federica Buonocore
Editore: Scatole Parlanti
Collana: Voci
Pagine: 178
Prezzo: € 15,00
Uscita: marzo 2022
Recensione
Si nota immediatamente che il libro di Federica Buonocore, pubblicato da “Scatole Parlanti”, parte vincente. Infatti, grazie alla copertina molto carina, che conquista subito, e al bel titolo, “La storia più dolce”, che promette una tenera coccola, le mie aspettative erano abbastanza alte.
L’ho iniziato e letto con grande voglia e piacere. Per fortuna non sono stato assolutamente deluso. Vi avviso che durante la lettura sarà impossibile, specialmente per chi è molto goloso, non provare quella sensazione di fame e voglia di dolci. Infatti, al centro del romanzo, c’è la specialità preparata dal protagonista Matteo Cretella: il mitico pasticciotto atranese, ma non sarà l’unico dolce a far venire l’acquolina.
La scrittura dell’autrice è davvero come un abbraccio, scivola in modo spettacolare e conquista l’attenzione di chi legge, così è stato nel mio caso, tanto da leggere il romanzo in pochissimo tempo.
La storia è semplice, genuina e significativa, infatti trasmette messaggi positivi che servono a mitigare le malefatte, invece, di qualche personaggio della storia. Questa è, a tratti come una fiaba, dolce ed avvolgente.
Federica Buonocore, grazie ad alcuni personaggi, ci mostra come spesso con tenacia, bontà e gentilezza si arriva a conquistare ciò che si desidera, realizzando il proprio sogno, nonostante capiti che qualcuno metta i “bastoni tra le ruote”.
“La storia più dolce” ci propone, quindi, una vicenda assolutamente dolce, ma ogni tanto con un po’ di amaro a causa delle malefatte di qualcuno, però l’insegnamento che ci propone è anche quello di non arrendersi mai, neppure quando, a causa di un furto, si vede peggiorare la propria situazione lavorativa e finanziaria.
Matteo Cretella non si lascia intimorire e insieme ai suoi fidati collaboratori (tranne uno…) cerca di tornare a galla per riprendersi la meritata fortuna.
Ѐ molto carino il fatto che tutto ruoti intorno ai pasticciotti che, oltre al nome buffo, devono anche essere davvero squisiti. Oltre a loro, anche altre specialità vi faranno gola. “La storia più dolce” è assolutamente ben scritto, mi ha ricordato, in alcuni punti, uno dei miei scrittori preferiti: Andrea Vitali, anche per le piacevoli e dettagliate descrizioni sia dei paesaggi, che dei personaggi.
La storia è alimentata da momenti curiosi, da un piccolo giallo che crea mistero e incuriosisce, dalle interessanti personalità dei protagonisti che, devo ammettere, mi hanno conquistato quasi tutti, ma tre di loro in particolare. Sarebbe molto interessante e carino se ci fosse un seguito, per continuare a scoprire nuovi dettagli delle loro vite e dei luoghi meravigliosi in cui vivono.
Per quanto mi riguarda, promuovo ampiamente “La storia più dolce” di Federica Buonocore, firmato da “Scatole Parlanti”, perché è una lettura semplice, ma che permette di svagare la propria mente, di stare qualche ora in poltrona a leggere una storia piacevole, facendosi coccolare anche dalle descrizioni dei dolci che sono una parte fondamentale del romanzo. Un piccolo appunto: vorrei la ricetta dei pasticciotti!!!
Ed ora è giunto il momento di proporvi l’incipit:
“Il 1970 sarebbe stato ricordato come l’anno di Apollo 13 e “Houston, abbiamo un problema”, della prima apparizione in tv di Pippi Calzelunghe, dello scioglimento dei Beatles e del ritrovamento del cadavere di Jimi Hendrix.
Tutti, negli anni a venire, avrebbero raccontato quegli eventi. Pochi invece, se non nessuno, avrebbero saputo che, incastrato tra quegli avvenimenti, ci fu il più clamoroso furto di pasticciotti di sempre, in uno dei locali più famosi dell’epoca, il Bar Duomo. Per raccontare i fatti accaduti, dobbiamo tornare indietro di un chilometro e, dallo stradone che affianca la statale 163, all’ombra della Collegiata di Santa Maria Maddalena, guardare in piazza, nel cuore del paese, perché è proprio qui che inizia la nostra storia. In un’ora che del mattino ha tutto meno che le luci, quando il buio e l’alba giocano ancora a contendersi il loro spazio.
Alle 4.30 ad Atrani non si dorme, e non si è del tutto svegli. Dipende dal mestiere che fai, ma, a quell’ora, non era insolito vede re diverse finestrelle con la luce già accesa a illuminare quel presepe o sentire l’odore del caffè appena fatto nei vicoli e ascoltare qualche voce che spezzava il sonno nel salotto di piazza Umberto I…”
Trama
Ad Atrani le case poggiano l’una sull’altra, tanto che i segreti non esistono. E anche Matteo Cretella, famoso pasticciere della costiera, sa bene che non riuscirà per sempre a difendere la sua più grande creazione: il pasticciotto atranese, il migliore di tutta Amalfi, a detta di molti. Almeno fino a quando Cosimo Cirillo non decide di rinnovare il suo vecchio bar trasformandolo da bettola a piccola pasticceria, grazie ai soldi vinti al “bancolotto”.
Il racconto si svolge tra i paesini della Costiera Amalfitana, nel cuore del Sud Italia, tra furti di ricette, vincite milionarie e personaggi chiassosi e divertenti. La storia più dolce è un romanzo di conquista e sulla forza di volontà di chi possiede un incredibile talento, tanto da realizzare il “più dolce capolavoro” tra i sapori e gli odori di una storica pasticceria.