Qualcosa di bello

Titolo: Qualcosa di bello

Autore: Roberto Pellico

Editore: Augh! Edizioni

Collana: Frecce

Pagine: 226

Prezzo: € 15,00

Uscita: 30 marzo 2022

Recensione

“Qualcosa di bello”, pubblicato da “Augh! Edizioni”, è il romanzo d’esordio di Roberto Pellico. Fin da quando ho letto la trama, ne sono rimasto conquistato e desideroso di saperne di più addentrandomi tra le sue pagine per conoscere i vari personaggi e i dettagli della storia. Inizio col proporvi la quarta di copertina:

“Dev’essere così che finisce, quando per anni si resta ancorati alle stesse cose, lo stesso cibo, gli stessi programmi tv. Si diventa nuvole d’aria placide, dalle traiettorie infinite che poi si squassano con niente.”

Devo ammettere, in tutta sincerità, che l’autore, con questo suo primo lavoro, parte col botto e ciò per vari motivi.

Prima di tutto perché la scrittura è scorrevole, appassionante ed emozionante sotto tutti i  punti di vista. La storia non è per assolutamente scontata, infatti non si riescono ad anticipare le varie scene poiché Roberto Pellico ha una grande abilità nel tenere in pugno il lettore riuscendo a stupirlo, capitolo dopo capitolo, e a sorprenderlo con l’evolversi della storia, per non parlare della conclusione che vi lascerà letteralmente a bocca aperta dallo stupore.

I protagonisti sono principalmente quattro e sono anche il punto di forza del romanzo. Essi sono descritti molto bene e ben caratterizzati, infatti ognuno di loro si contraddistingue per determinati particolari caratteriali e personali che li rendono interessanti. Le loro vite incuriosiscono, indubbiamente, il lettore e lo coinvolgono nella storia, appassionandolo grazie anche ai vari colpi di scena che non ci si aspetta.

A volte la terminologia è schietta, come è giusto che sia, moderna e frizzante. Niente è comunque eccessivo e ciò l’ho apprezzato molto, infatti, lo si legge con piacere e con trasporto.

“Qualcosa di bello” è un romanzo moderno, avvincente e ha la capacità di provocare nel lettore intense e variegate emozioni.

Paolo e Andrea danno vita, secondo me, ad una coppia davvero ben assortita, leggendo il libro capirete perché affermo ciò. Inoltre riescono a provocare in noi reazioni diverse a secondo del loro modo di comportarsi. Infatti si potrà, a volte, stare dalla parte di uno rispetto che dell’altro, o approvare determinate azioni di uno e non dell’altro. Inoltre, sono riusciti a farmi palpitare il cuore e, devo ammettere, anche a farmi arrabbiare e innervosirmi per determinati motivi. Ad ogni modo mi sono affezionato a loro e quando questo accade è, a mio avviso, un punto di merito per l’autore perché è riuscito a creare due personaggi carismatici e caratterialmente interessanti.

Oltre a loro ci sono Giulia e Manuele che, con le loro vite e vicissitudini, riescono a dare pepe alla storia e a renderla ancora più avvincente. Lei per motivi legati alla sua vita personale e ad un colpo di scena che lascerà senza parole e lui per la sua ironia e per il suo modo di gestire il proprio lavoro. Manuele mi è davvero piaciuto molto!

Durante la lettura dei capitoli i quattro personaggi si passeranno la parola, infatti sono più o meno alternati e questo modo di narrare la storia di “Qualcosa di bello” rende tutto più frizzante, misterioso e fa in modo che il ritmo si mantenga vivo. Inoltre devo ammettere che non appena si finisce un capitolo, si inizia subito il successivo, rendendo difficile staccarsi dal romanzo, tanto da trovarsi, con grande sorpresa, alla fine del libro e vi assicuro che vi mancheranno poi le storie dei quattro ragazzi.

Complimenti a Roberto Pellico per questo suo primo romanzo, spero vivamente che sia l’inizio di una lunga serie perché con la penna se la cava davvero egregiamente e ha la capacità di saper intrattenere.

Lettori e lettrici, non fatevi scappare “Qualcosa di bello” perché, secondo me, vale la di pena leggerlo, di gustarlo e di assaporare tutta la splendida vicenda per nulla scontata. Infatti una volta concluso si resta seduti a riflettere, a pensare a tutta la storia per commentarla e per cercare di dare una motivazione ad alcuni passaggi.

Ed ora vi regalo l’incipit:

“Sono le sette e trenta del mattino.

Andrea accende il computer, controlla la posta elettronica. C’è la calma della sua vita a fargli compagnia, adagiata da anni tra le mura di casa. Gli piace questo momento. Un attimo prima che la giornata diventi caotica e la città si svegli completamente. Sta per seguire l’inclinazione della sua routine consolidata: le notizie su “Il Sole 24 Ore”, scaldarsi una tazza di tè e mettersi davanti al pc a sorseggiarlo mentre elimina le newsletter ricevute senza essersi iscritto. E lui non si sbaglia mai, ricorda ogni click fatto, ogni autorizzazione lasciata alle grinfie della privacy digitale. È così che sarebbe dovuta andare: una preparazione ordinaria, noiosa e assonnata come tutte le mattine.

Invece è un attimo.

Mentre preme zelante il tasto elimina lo sguardo si ferma, il dito si blocca.

La sua routine piatta e incolore finisce risucchiata nello schermo, dentro il punto che sta fissando.

Non può essere lui. Rimane incredulo per qualche istante. Il palmo della mano si appoggia istintivamente sullo schermo, quasi a voler coprire qualcosa da nascondere. Il ricordo si arrampica sullo stomaco, la porta del passato improvvisamente si spalanca e tutto si ovatta, diventa confuso…”

Trama

Paolo e Andrea si amano da molto tempo. Un giorno, però, il loro equilibrio viene incrinato da un evento inaspettato: una mail proveniente dal passato di Andrea e alla quale è impossibile sottrarsi. I due dovranno fare i conti con le proprie fragilità, scoprendo che non basta amarsi per impedirsi di soffrire, non basta nemmeno essere attenti, premurosi, volenterosi che le cose funzionino. Manuele, intanto, il migliore amico di Paolo, scrive in un blog irriverente le sue disavventure con un amore non corrisposto. E poi c’è Giulia, legata a Paolo da un segreto, che dopo la perdita dei genitori decide di fare volontariato nel carcere di Padova.

Le storie di tutti i protagonisti s’incastrano tra speranze e delusioni, rabbia e solitudine. Un romanzo intimo sulle relazioni umane, la crudeltà dei sentimenti e la straordinaria potenza del desiderio di amare. Ma anche sulla sensazione che non tutto sia perduto, perché ci ricorda che in mezzo alle misteriose trame dell’amore, quando smettiamo di essere ostaggi del passato e di nascondere la nostra infelicità, ci si può ancora incontrare, rintracciando gli indizi per una possibile salvezza.

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