Titolo: Tutte le volte che mi sono innamorato

Autore: Marco Marsullo

Editore: Feltrinelli

Collana: I narratori

Pagine: 248

Prezzo: € 18.00

Uscita: 28 aprile 2022

Recensione

Finalmente è tornato in libreria, pubblicato da Feltrinelli Editore, Marco Marsullo con un nuovo romanzo dal titolo “Tutte le volte che mi sono innamorato” e sta facendo già impazzire noi lettori grazie ad una storia ricca di ironia e di emozioni.

I protagonisti sono Cesare e i suoi amici, molto diversi tra di loro, ma molto attaccati come fratelli.

Quando uno di questi si sposa e manda gli inviati per la cerimonia con il classico +1, ossia di andare accompagnati, per Cesare, al momento single e con una vita amorosa particolare, inizia un periodo frenetico. Infatti, ha solo sei mesi per fidanzarsi o per trovare una ragazza con cui partecipare.

La lettura è assai scorrevole, molto piacevole e con diversi passaggi che fanno sorridere e svagare la mente a noi lettori, ebbene sì il libro ci regala momenti di grande relax e di benessere mentale.

Ovviamente, però, non è un libro frivolo, perché al suo interno ci sono anche passaggi che ci permettono di riflettere, per esempio, sul valore dell’amicizia, dell’amore, della vita affettiva in generale e di altro ancora.

Durante la lettura abbiamo la possibilità di conoscere meglio sia Cesare e la sua vita passata, che i suoi amici, e tutti sia caratterialmente, che per quanto riguarda alcuni loro avvenimenti quotidiani o del passato.

Il ritmo di “Tutte le volte che mi sono innamorato” è bello vivace, allegro, a tratti anche movimentato. Inoltre il romanzo ci regala pure qualche colpo di scena, più o meno piacevole (uno di questi mi ha fatto restare un po’ male, ma sappiamo che è la vita e sono cose che accadono).

Non di sole risate vive il lettore di questo nuovo romanzo di Marco Marsullo, infatti può capitare ai più sensibili, anche di emozionarsi al punto di versare qualche piccola lacrima o di ritrovarsi con gli occhi lucidi. Ѐ tutto normale, non vi preoccupate.

La penna dello scrittore è davvero ben equilibrata, scivola sulle pagine con grande sicurezza, con una piacevole dose di sano umorismo e si percepisce, secondo me, che Marco Marsullo, ama parecchio scrivere, gli è piaciuto dare vita a questo libro e chissà, forse, tra le pagine c’è pure qualcosa di se stesso.

I vari personaggi, che animano i capitoli, sono in grado di permetterci di immedesimarci, magari in loro, grazie ai vari dettagliati caratteri che sono descritti bene dall’autore. Per esempio, in alcuni passaggi mi sono sentito vicino e simile al mio omonimo Gabriele, mi è piaciuto molto come personaggio, è stato il mio preferito.

La storia di “Tutte le volte che mi sono innamorato” porta a riflettere, sia i vari protagonisti, al primo posto Cesare, ma anche tutti noi lettori, sulla vita, sull’amore, sull’amicizia e su molto altro. Ѐ, quindi, un libro costruttivo che una volta finito non si scioglie come neve al sole, ma resta nella nostra testa e nel nostro cuore. Ci si affeziona, secondo me, anche ai vari protagonisti.

Se avete voglia, quindi, di una lettura molto piacevole, non scontata e con una scrittura brillante allora non dovete lasciarvi scappare “Tutte le volte che mi sono innamorato”.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Mi ero unito ai gruppi studenteschi su Facebook delle facoltà di Medicina, Giurisprudenza e Veterinaria. Avevo evitato quelli di Ingegneria, Fisica ed Economia: lì le persone funzionano, non vivono. Avevo scandagliato gli iscritti, isolato quelli di sesso femminile, scartando ovviamente chi aveva l’immagine profilo con il fidanzato. Preferendo, in ultima analisi, le ragazze che, in foto, stringevano in mano un cocktail o erano in qualche luogo esotico.

Meglio evitare quelle con cani, specie se cuccioli, o abbracciate alla migliore amica oppure al nonno. E tu ti chiederai: perché? Te lo dico io: è più difficile intavolare discussioni con ragazze troppo affettuose e troppo legate ai rami anziani della famiglia, statistica personale. Avevo elaborato un metodo infallibile: una volta scelta la ragazza giusta, le scrivevo un messaggio in privato e le facevo una domanda strana, insolita.

Qualcosa del tipo: ‘Secondo te, una papera ce li ha i ricordi?’, o anche: ‘Si è poi capito chi fosse l’assassino di Kennedy?’, cose così. Le donne adorano essere disorientate, è uno dei diciotto punti che hanno in comune con gli uccelli. Ho passato ore a usare la stessa tecnica con decine di loro. E, indovina un po’, dopo tre giorni avevo due appuntamenti…”

Trama

Chi l’ha detto che, dopo i trent’anni, gli uomini non hanno paura di restare single? E che l’orologio biologico esiste solo per le donne? Cesare, maestro elementare napoletano, ha le idee confuse sull’amore. Tanto romantico quanto cervellotico, si nasconde dietro teorie improbabili e comici segni del destino, ma in realtà soffre per un passato di storie sbagliate, incontri surreali, colpi di fulmine e bruschi risvegli, mentre i suoi amici sembrano aver capito tutto prima di lui.

A trentacinque anni, Cesare è rimasto l’ultimo single del gruppo e non sa più cosa farsene della sua libertà. Vive con il gatto Thiago, gira per la città sulla sua Vespa, ha un discreto successo con le ragazze, eppure sempre più spesso la notte torna a casa da solo, con un peso sul cuore. Quando il suo amico Sandro, prossimo alle nozze, gli consegna l’invito con un + 1 che campeggia beffardo accanto al suo nome, Cesare decide di raccogliere la sfida: ha sei mesi per arrivare al ricevimento con una fidanzata. Ma come trovare finalmente la persona giusta?

Marco Marsullo si fa portavoce della sua generazione e racconta le relazioni dal punto di vista dei maschi: le loro speranze, i loro desideri, ma anche le ombre, le fatiche, la paura di fallire. Rifuggendo dalle ipocrisie e dal lamento, costruisce un romanzo lucido e ironico, profondamente attuale. Uno spaccato tragicomico sull’affanno – e la meraviglia – di innamorarsi davvero.