La bambina senza nome

Titolo: La bambina senza nome

Autore: Nicola Rocca

Editore: Independently published

Pagine: 510

Prezzo: € 16,99

Uscita: 23 gennaio 2022

Recensione

“La bambina senza nome” è uno dei vari libri scritti da Nicola Rocca (un prolifico autore di thriller) e nonostante sia parecchio voluminoso scorre davvero bene e si legge con curiosità, appassionandosi alle storie narrate. Inoltre ci si può immergere tra le sue pagine anche se non si è letto i precedenti.

I vari capitoli si dividono tra quelli con numerazione (ben 114) e relativa data e altri, invece, che hanno come titoli frasi forti e particolari, ma tutti sono spesso molto brevi e veloci, si susseguono come in una corsa avvincente con i personaggi che interagiscono tra di loro, nel bene e nel male.

C’è tanto mistero e scatta nel lettore parecchia voglia di sapere, anche rabbia e nervoso. Si ha, infatti, il desiderio di scoprire il colpevole e di rinchiuderlo per sempre dietro le sbarre.

La scrittura di Nicola Rocca è scorrevole, schietta e, a volte, colorita, ma ciò serve per rendere tutto più vero ed attuale. Le frasi finali dei vari capitoli sono come ad affetto, quindi, un plauso allo scrittore perché riesce ad invogliare il lettore a voltare subito pagina e ad incominciare un nuovo capitolo. In tal modo è difficile, quindi, staccarsi dal thriller.

Occorre porre molta attenzione durante la lettura de “La bambina senza nome” perché la storia è ricca di momenti che lasciano il segno, di colpi di scena e, inoltre, cosa importante, ha un ritmo assolutamente intenso, quasi frenetico che toglie il respiro e regala pure qualche brivido lungo la schiena.

I due principali protagonisti sono lo scrittore Roberto Marazzi e il commissario Walker che durante la storia vengono coinvolti nella vicenda, ma ciò lo lascio scoprire a voi per non rovinarvi la sorpresa.

Nicola Rocca, inoltre, affronta i diversi temi, a volte non facili perché alcuni sono molto forti, con grande capacità e carattere.

Durante la lettura ci si fanno domande circa la storia, si cerca di entrare nelle menti dei personaggi, li si studia anche a livello psicologico. Devo ammettere che alcuni di loro, specialmente i protagonisti, hanno una certa dose carismatica importante.

Consiglio questo libro a tinte forti (specialmente per alcuni argomenti affrontati) a chi ama il genere, a chi non si fa spaventare da scene particolari, oltre ad essere curioso di scoprire il responsabile delle ormai famose quattordici coltellate…

Qui sotto vi riporto l’incipit del prologo:

“Entrano in casa.

Non sono sbronzi, solo un po’ allegri.

“Vuoi qualcosa da bere?” chiede lui.

“Non abbiamo già bevuto abbastanza?” “Ci siamo fatti due giri e basta.”

La donna gli sorride.

“Comunque, no” risponde. “Non sono venuta a casa tua per bere, ma per fare altro.”

L’uomo è sorpreso. In sessant’anni di vita, non gli è mai capitata una tizia così disinibita.

Si avvicina e la cinge per i fianchi, portandola contro il proprio corpo.

Le loro bocche sono a pochi centimetri l’una dall’altra. Lui fa per baciarla, ma la donna gli mordicchia il labbro inferiore.

“Andiamo in camera” gli dice.

Mano nella mano, entrano nella camera da letto…”

Trama

Roberto Marazzi, ormai affermato scrittore, sente che il suo matrimonio è giunto al capolinea.

Così, dopo l’ennesima lite con la moglie Sonia, decide di interrompere definitivamente la loro relazione e stabilirsi in un nuovo appartamento.

Quando Laura Morra, una procace lettrice, gli fa delle avances, lui non resiste. Tra i due inizia una storia di sesso e giochi bollenti, ma la donna ben presto manifesta dei comportamenti gelosi, possessivi, inquietanti.

Marazzi si rende conto che dovrebbe scappare a gambe levate, ma è altrettanto consapevole che ci sono due cose nella vita a cui non potrebbe mai dire di no: una è la scrittura; l’altra, una donna che vuole fare sesso.

Per questo, decide di proseguire in quell’avventura, che gli porterà un sacco di guai.

Nel frattempo, qualcuno comincia a uccidere uomini. L’arma è un coltello. I colpi, crudeli, sono quattordici.

Quattordici coltellate…

L’assassino vuole comunicare un messaggio?

Quale? E per chi?

A indagare su questi efferati omicidi c’è il commissario Walker, che verrà risucchiato in una storia di sangue, morte e delirio vecchia di trent’anni.

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