L’ equazione del cuore

Titolo: L’ equazione del cuore

Autore: Maurizio de Giovanni

Editore: Mondadori

Collana: Scrittori italiani e stranieri

Pagine: 242

Prezzo: € 19,00

Uscita: 1 febbraio 2022

Recensione

“L’equazione del cuore” è il nuovo libro di Maurizio de Giovanni, firmato Mondadori.

Ho sempre apprezzato questo scrittore, che ricordiamo per le diverse serie del “Commissario Ricciardi”, dei “Bastardi di Pizzofalcone” e ultimamente per “Mina Settembre”, questa volta, però, il romanzo che ci propone si discosta un pochino, ma il giallo trova, comunque, sempre un po’ di spazio.

Dopo essermi informato circa la trama, ho desiderato fortemente leggerlo. La storia narrata è assolutamente molto delicata e profonda. Vi anticipo che potrebbe farvi scendere anche qualche lacrima, ma sono certo che colpirà intensamente anche voi e che vi piacerà parecchio.

Infatti è impossibile non affezionarsi ai due protagonisti principali: Massimo, un professore di matematica in pensione e suo nipote Francesco Petrini, detto Checco.

Ho apprezzato il nonno e l’evolversi del suo personaggio, ho trovato ciò molto affascinante e costruttivo. La storia e il personaggio di Massimo hanno una certa dose introspettiva che adoro sempre trovare nei romanzi di questo genere. Intorno a loro ruotano anche altri personaggi, per esempio i genitori del bambino.

I capitoli scorrono con grande interesse, la vicenda si fa man, mano sempre più intensa ed interessante, ci si attacca al libro e non lo si molla fino all’ultima pagina. Si è come catturati dalla narrazione ed è impossibile staccarsi. Ciò è pure merito della curiosità che scaturisce per il giallo che si dipana durante la lettura.

Ho adorato follemente “L’ equazione del cuore”, infatti è, per me, tra i più belli letti finora durante questo 2022 ed ovviamente ve lo consiglio vivamente. Non dovete e non potete perdervelo.

Ho apprezzato parecchio l’evolversi della storia, i vari colpi di scena, il ritmo che, a mio avviso, è ben dosato ed ovviamente la sua scrittura che è sempre molto precisa e scorrevole. Maurizio de Giovanni ha la capacità e la bravura di riuscire a tenere viva l’attenzione dei suoi lettori!

Inoltre ci propone i vari passaggi e dettagli snocciolandoceli piano, piano per portarci a capire lentamente ed invogliandoci a scoprire le motivazioni. Infatti, ad un certo punto, si intuisce qualcosa, ma poi ci si domanda il motivo dell’accaduto; quindi, non si può del tutto affermare che è prevedibile, anzi, secondo me, è un ottimo narratore che sa tenere in mano la storia ed è abile nel proporla ai suoi lettori nel modo migliore.

Sono molto soddisfatto de “L’equazione del cuore” mi ha conquistato letteralmente grazie anche al suo mix di giallo, di sentimenti e di personaggi ricchi caratterialmente e con delle personalità molto interessanti. Inoltre, alcuni passaggi, un po’ commovente e carichi di poesia, danno alla storia quel senso della vita reale rendendo proprio tutto più vero ed umano. Infine, mi ha fatto piacere leggere un libro, di questo bravo autore, che si discosta da quelli che di solito scrive. Infatti, è stato piacevole scoprirlo in vesti un po’ diverse.

Mi raccomando non perdetevi questo romanzo che a mio avviso merita molto!

Qui sotto vi propongo l’incipit:

Petrini Francesco, detto Checco, guarda il pescatore.

Sta seduto a cinque metri di distanza, sull’ultimo pezzo della piattaforma di cemento. Sente i sassolini attraverso il sottile tessuto dei pantaloni, e uno gli fa male per ché è appuntito: ma sa che non deve muoversi, a stento può respirare. I pesci sentono tutto, anche se non hanno le orecchie. Su questo il pescatore è stato molto chiaro.

Gli occhi di Petrini Francesco, detto Checco, non si spostano da quella schiena dritta, da quella nuca bianca. I colori ormai si vedono da quasi un’ora, sempre più nitidi, e lui non sa capire se dipende dal fatto che si è abituato alla penombra o semplicemente c’è più luce. Gli dispiace, perché la notte è più fresca ed è molto più affascinante. La notte appartiene al pescatore e a lui, nessuno gliela può togliere…”

Trama

Dopo la morte della moglie, Massimo, professore di matematica in pensione, vive, introverso e taciturno, in una casa appartata su un’isola del golfo di Napoli. Pesca con metodo e maestria e si limita a scambiare rare e convenzionali telefonate con la figlia Cristina, che vive in una piccola città della ricca provincia padana.

A interrompere il ritmo di tanto abitudinaria esistenza la notizia di un grave incidente stradale: la figlia e il genero sono morti, il piccolo Checco è in coma. Massimo deve assolvere i suoi doveri. Crede, una volta celebrata la cerimonia funebre, di poter tornare nella sua isola, e lasciare quel luogo freddo e inospitale. Non può. I sanitari lo vogliono presente accanto al ragazzino che giace incosciente. Controvoglia, il professore si dispone a raccontare al nipote, come può e come sa, la “sua” matematica, la fascinosa armonia dei numeri.

Fuori dall’ospedale si sente addosso gli occhi della città, dove lo si addita, in quanto unico parente, come tutore del minore, potenziale erede di una impresa da cui dipende il benessere di molti. Da lì in poi quanto mistero è necessario attraversare? Quanto umano dolore bisogna patire? Per arrivare dove?

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