Seppur immobili

Titolo: Seppur immobili

Autore: Alessandro Galdi

Editore: Bookabook

Collana: Narrativa

Pagine: 109

Prezzo: € 11,00

Uscita: 3 febbraio 2022

Recensione

Questo mese ho deciso di leggere un secondo libro di racconti. Infatti mi sono immerso in questo lavoro di Alessandro Galdi dal titolo “Seppur immobili” pubblicato dalla casa editrice “Bookabook”.

In poco più di cento pagine troviamo sedici racconti parecchio originali e, a volte, taglienti per il loro contenuto e con un finale che lascia, ogni tanto, a bocca aperta.

Lo stile di scrittura dell’autore è, a mio avviso, la parte forte di questo libro. Alessandro Galdi se la cava davvero bene con la penna. Infatti, tutto è scritto egregiamente, pone grande attenzione alla terminologia, all’uso delle parole che risultano precise e ben scelte. Inoltre, le descrizioni che troviamo sono pazzesche perché si riesce ad immaginare la scena alla perfezione, come se fossimo sul posto.  Sono rimasto davvero colpito da tutto ciò, da questa sua capacità perché ci fa giocare molto con la nostra immaginazione.

I racconti trasmettono, spesso, un senso di dolore, di sofferenza che ci arriva, specialmente, da parte del protagonista. A volte il racconto è letteralmente spiazzante perché ci lascia sorpresi dal suo evolversi e per il suo finale che non ce lo aspettiamo. Quasi nulla è prevedibile.

Il protagonista si trova al centro delle sue emozioni, delle proprie paure e dipendenze, delle sue ansie ed insicurezze e, ogni tanto, può capitare di essere coinvolti anche noi che leggiamo. Di sicuro non ci si annoia mai.

Ogni racconto trasmette emozioni e sensazioni varie che incidono sulle pagine, come un graffio spesso doloroso. Ho notato che, ogni tanto, nulla è come sembra e ciò mi ha tenuto incollato alla lettura ancora di più, desideroso di scoprire l’evolversi del racconto e specialmente la fine di esso.

Questi racconti dimostrano anche la grande originalità che possiede Alessandro Galdi, infatti sono uno più particolare dell’altro (pure nei titoli), uno più sorprendente dell’altro e vi invito, fin da ora, a leggerli. So che non tutti amano questo genere di lettura, preferiscono le storie contenute nei romanzi, ma forse questi racconti vi faranno rivalutare tutto. In “Seppur immobili” il lettore viene stimolato parecchio nelle sue sensazioni, emozioni e mentalmente.

Se non siete soliti a leggere racconti, provate con questi scritti da Alessandro Galdi perché sapranno incuriosirvi oltre a sorprendervi parecchio e, specialmente, perché sono scritti benissimo! Vi consiglio di non perdervi la sua prefazione!

Qui sotto vi riporto l’incipit del primo racconto:

“Secondo la tradizione beduina, colui che riesce ad avvicinarsi così tanto da toccare un bastone della tenda, deve essere ospitato per tre giorni e tre notti.

Era tutto completamente buio. Sibili nell’aria riempivano il nulla intorno a Willem, invitandolo a rimanere seduto, fermo, con le gambe strette al busto. Si abbracciava per sconfiggere la paura, cullandosi con il proprio calore. Nemmeno contemplava l’idea di rialzarsi per appurare l’assenza di pericoli. Accecato dalle tenebre, percepiva solo sedere da tempo su un terreno granuloso, disgregato, insopportabile. Tormentato da dolori squillanti alle ossa, ma attento a non tradire il proprio abbraccio, tentava di aggiustarsi in posizioni più comode. Non voleva sollecitare troppo quei sibili, camuffati in zanzare feroci da un silenzio a cui Willem soccombeva per terrore.

Sostava dunque in una prigione di suoi pensieri, dietro alle palpebre degli occhi, lontano dal ricordo di ciò che era reale. «Fuori! Fuori!!» Sfigurato da una furia improvvisa, rischiava di scheggiarsi i denti nel tentativo di serrarli per contenerla. Empatizzava un sentimento che non rispecchiava il suo stato d’animo…”

Trama

Fra bar che ricordano i quadri di Miró, deserti arabeggianti, trottole che parlano e fantocci inumani che realizzano i nostri desideri, in Seppur immobili il lettore si ritrova immerso in un mondo immaginifico spiazzante, che a volte assume le sembianze di un sogno paradisiaco, altre assomiglia a un incubo da cui risvegliarsi.

Sedici racconti che descrivono la realtà complessa e dolorosa delle nostre relazioni, della quotidianità, delle nostre emozioni tramite una lente fantastica, un immaginario cruento e bizzarro che capovolge le situazioni e ne crea altre fuori dall’ordinario, ma tutto questo senza giudicare o condannare. “Ciò a cui tendo è che nulla sia vero, nulla sia giusto, ma tutto perfettamente assurdo.”

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