Titolo: Il tornello dei dileggi
Autore: Salvatore Massimo Fazio
Editore: Arkadia
Collana: Eclypse
Pagine: 106
Prezzo: € 14,00
Uscita: 11 novembre 2021
“Il tornello dei dileggi nasceva a Catania per volontà di quattro illustri personaggi ai quali la città aveva riconosciuto dei soprannomi: Aristide era il diavolo, Franco il musico, Paolo, ovviamente, il maestro e Andrea il saggio.”
Trama
Scritto con la mano di un nichilista ravveduto, “Il tornello dei dileggi” è un romanzo che diverte e commuove, costellato di situazioni esilaranti che si incrociano con il vissuto reale di ogni persona e che sfociano negli interrogativi di base dell’esistenza. La vicenda si dipana in diverse città – Milano, Catania, Torino – e impegna un nugolo di personaggi i quali, sfiniti dai continui capovolgimenti di fronte, si troveranno alla fine a chiedersi chi in realtà siano.
In un modo nuovo e originale di raccontare, Fazio muove i destini dei propri protagonisti calandoli nella società, nella politica, nelle realtà più crude e, a volte, divertenti. Una carrellata di figure e figuri che ci descrivono alla perfezione i tempi moderni.
Biografia
“È un pensatore catanese, che ha vissuto a fasi alterne in diverse città europee. Debutta nel 2005 con “L’albero di farafi o della sofferenza”, scritto a 4 mani col collega Giovanni Sollima, pubblicato per CUECM. Nel 2009 a seguito della vittoria del premio per racconti “Segni d’amore” è pubblicato da enricofolcirditote.it, il suo racconto si intitola “Villa regnante”. Nel 2011 per CUECM pubblica un saggio di 90 pagg. che lo renderà noto al grande pubblico “Insonnie. Filosofiche, poetiche, aforistiche”, qui si esalta la smania distruttiva come edificazione rovesciata. Nel 2016 il potente Bonfirraro lo mette sotto contratto e Fazio pubblica “Regressione suicida: dell’abbandono disperato di Emilio
Cioran e Manlio Sgalambro”. È uno scoop di interesse e polemiche (che lo stesso Fazio non ha mai disdegnato). È fondatore del blog “Letto, riletto, recensito!”, prima come branca (2014), del suo sito, poi dal 2017 con dominio indipendente. Forma una squadra di interessati al concetto di libro, altri chiedono di non collaborare più, altri se ne vanno per personali intemperie: da tre anni il blog è stabile. “Il tornello dei dileggi”, è stato accolto dalla critica con diffidenza ma con interesse, dato il suo debutto annunciasse un gioco sulla lingua scritta.
Incipit
«Ma che fine ha fatto Isabella Santacroce?» «L’ultima volta l’ho vista nella Libreria Milanese, ai Navigli.» Milano la cupa. Milano il denaro. Milano dandy coca e Audi. L’impatto, tra i propri luoghi comuni e le parole della coppia che viaggia seduta di fronte a lui, impone a Paolo di cambiare scompartimento.
Quell’ora e mezza da trascorrere tra la stazione della città dove due ore prima è atterrato con un volo low cost e Malpensa è per lui panacea di un altro volo per Madrid. Ma non va meglio con il senegalese al telefono. Sperava di viaggiare in stato di calma, con un brusio di fondo che quasi conciliasse il sonno. E invece no. Umore nero. E che cazzo! È come quella volta in aereo, fila ventiquattro, più culo che coda perché voleva silenzio.
E invece cosa? Una famiglia con tre figli dai quattro ai sette anni circa e gli oblò e i timpani che tremano per le loro urla. Ora il nero che bercia all’iPhone, mentre lui pensa ad Adriana. È lì pronto, sta gettando il verbo dolorante del grande tradimento, quello che non ha mai compiuto, ma che deve commettere, e questo tipo, in un treno vuoto, che ha rischiato di annegare, per violentargli gli eustachi…”