Titolo:  Due farfalle sul lago

Autrice: Elena Pasqualin

Editore: LuoghInteriori

Collana: Interline@

Pagine: 127

Prezzo: € 14,00

Uscita: 28 febbraio 2020

Recensione

“Due farfalle sul lago“, scritto da Elena Pasqualin e pubblicato dalla casa editrice “LuoghInteriori”, è un libro che mi ha commosso parecchio, che mi è piaciuto, ma al tempo stesso non mi ha trovato d’accordo su qualche passaggio.

La penna della scrittrice è  molto profonda, intensa ed incisiva e rende la storia assolutamente da leggere, riuscendo a catturare la nostra attenzione e a non lasciarci fino alla fine. Indubbiamente provoca nei suoi lettori delle fortissime emozioni, specialmente in alcuni momenti della vicenda in cui occorre, a volte, fermarsi, respirare profondamente per poi continuare con la lettura.

Il romanzo ha pure qualche cenno di favola per quanto riguarda i momenti in cui la protagonista parla e si rivolge agli elementi non umani. Per il resto tutto scorre con grande intensità ed interesse.

“Due farfalle sul lago” vi farà sicuramente commuovere, infatti, è impossibile restare impassibili davanti a ciò che si legge, agli avvenimenti che accadono e al modo in cui vengono narrati. Quindi, qualche lacrima lasciatela scendere tranquillamente senza timore, perché Elena Pasqualin nel raccontare la vicenda nella sua sincerità ed onestà ve la procurerà, ma è giusto così perché siamo esseri umani non insensibili davanti a certi avvenimenti.

Il libro si legge tutto d’un fiato, sia perché è molto breve, ma anche perché la storia narrata cattura fin dall’inizio e, man, mano che si procede nella lettura diventa sempre più intenso ed interessante.

Al suo interno, la storia ci propone oltre ad Eva, la protagonista, anche altri personaggi caratterialmente significativi che apportano valore alla vicenda.

Un paio di colpi di scena alimentano il romanzo, dando dei sussulti al lettore e creando anche una sorta di mistero da risolvere, una specie di giallo che alcuni personaggi cercano di dipanare e di risolvere, e noi con loro. Sicuramente “Due farfalle sul lago” è un libro che ci invita a riflettere su determinati temi scottanti ed importanti. Si parla di malattia, quindi di un argomento assolutamente non allegro, ma Elena Pasqualin lo fa con grande tatto e delicatezza.

Un passaggio che non mi ha trovato d’accordo è il seguente:

“L’amore per Luigi era cambiato solo perché Eva aveva imparato che non bisogna mai farsi coinvolgere”

Non mi è piaciuto leggere ciò, mi ha un po’ ferito e fatto rimanere male. Non sono assolutamente d’accordo con ciò che è scritto e lo trovo anche molto triste e deprimente. Ovviamente è un mio parere personale, ma se nella vita non ci facciamo coinvolgere, allora diventiamo dei freddi robot senza anima, senza cuore, senza sentimenti. Io l’ho interpretata in questo modo.

Altra frase che non mi ha trovato d’accordo è:

 “Sì, forse la Speranza è solo una delle tante illusioni umane! E forse non è neanche del tutto un bene che sia una nostra costante dama di compagnia!”

Leggendola mi ha fatto venire i brividi, io la penso esattamente in maniera opposta, specialmente per quanto riguarda una mia vicenda personale recente, meno male che mi sono aggrappato alla speranza, perché altrimenti avrei sofferto maggiormente. Personalmente credo che nella vita occorra nutrire la speranza, altrimenti tutto diventa più pesante, difficile e pieno di sofferenza.

Nonostante questi due passaggi, che non condivido per nulla e mi hanno un po’ deluso, devo ammettere che il libro ci propone una storia profonda, umanamente intensa e ricca di contenuti importanti, oltre ad invitarci a riflettere. Inoltre, è carica di emozioni che ci vengono trasmesse dalla penna della scrittrice.

“Due farfalle sul lago” è un romanzo che vi invito a leggere, ma non se state passando un momento un po’ triste e difficile perché l’argomento è tosto e si parla di malattia. Mentre in tutti gli altri casi tuffatevi tra le pagine di questo romanzo tenendo presente che non vi lascerà indifferenti.

Qui sotto trovate l’incipit:

“Sarebbe stata per Eva una lunga e difficile notte. Non erano tanto i dolori o il malessere a renderla tale, ma forse l’effetto devastante, nella sua mente, delle parole sentite in studio quella mattina. Le ripercorreva nuovamente come un ricordo incancellabile e cresceva in lei una tremenda paura di quello che sarebbe successo durante i prossimi due mesi. Eppure sapeva cosa aspettarsi da quel percorso, lo aveva già vissuto da spettatrice anni prima accompagnando il padre nel suo stesso viaggio. Ma un conto era essere un passeggero spettatore, un conto essere in prima linea e dover sentire ciò che prima aveva solo udito nei racconti del padre.

Il lago era lì, come ogni sera, spettatore silenzioso, o forse no, spettatore rumoroso nel suo ipnotico, lento e continuo fluire delle onde che lentamente morivano là sotto, tra gli scogli appuntiti, andando incontro alla loro triste fine e diventando spettacolare e meravigliosa schiuma bianca…”

Trama

A qualunque età la malattia ci fa sentire usati, rotti, ormai scaduti. Ma accade pure qualcosa di diverso: ed è un fatto magicamente umano. Siamo persone, non siamo cose, è ogni volta che ci “rompiamo”, possiamo essere Nuove, inimitate, originali. Possiamo insomma inventarci di nuovo, come ha fatto Eva, la protagonista del romanzo. Una donna che ha preso la sua scelta e, di fronte alla malattia del secolo, ha deciso di essere diversa.

Quasi sempre ci accade di barattare la felicità con la sicurezza. E ci ammaliamo più di umanità che d’ogni altra malattia. Eva è una donna che ha avuto il coraggio di stravolgere la propria vita, di abbandonare ogni certezza e regalare agli altri la propria assenza. La sua battaglia diventa un dialogo muto con il mondo naturale, e per noi, che non smettiamo per un momento di cercare ciò che non c’è, diviene la più viva delle presenze. Un percorso sano e indagatore il suo, alla ricerca di un’umanità Nuova che, a volte, accade.