Titolo: La madunèda

Autrice: Federica Campi

Editore: Scatole Parlanti

Collana: Voci

Pagine: 137

Prezzo: € 13,00

Uscita: 7 gennaio 2021

Recensione

“La madunèda”, scritto da Federica Campi e pubblicato da “Scatole Parlanti”, colpisce immediatamente, sia per il titolo, che per la graziosa copertina. Per quanto riguarda il primo vi riporto un passaggio presente in quarta di copertina:

“Mia madre era famosa in famiglia per un dolce che mio nonno chiamava “la madunèda”, la mattonata, una specie di torta margherita ricca di tunnel e passaggi segreti che solcavano una pasta compatta, gialla, senza dubbio non commestibile.”

Il libro è scorrevole e racconta la vita quotidiana di Vittoria, la protagonista, dopo la separazione dal marito. La donna cerca di tornare a galla e di andare avanti. Si parla di amicizia, di rapporti madre/figlie, di lavoro, di sogni e passioni.

Dalla trama, sinceramente, mi aspettavo qualcosa di più, specialmente per quanto riguarda la parte dedicata alla sua passione per i libri. Forse ho sbagliato io a fantasticare e ad immaginarmi una storia un pochino diversa. Ad ogni modo la scrittura di Federica Campi è intrigante, scorrevole e, a tratti, avvincente.

Alcuni capitoli sono brevissimi, anche di una sola pagina e ciò regala al romanzo un ritmo abbastanza serrato, rendendo la sua quotidianità movimentata e piena. Indubbiamente, almeno secondo il mio parere, il lettore percepisce, ogni tanto, un senso di malessere di Vittoria, una certa sorte di sofferenza per la separazione ed il fatto che il marito abbia ora un’altra donna.

La lettura de “La madunèda” mi ha procurato una serie contrastante di emozioni e di sensazioni. Inoltre, ho percepito anche un velo di malinconia che si alternava, ogni tanto, a un po’ di ironia.

Sicuramente è un libro che, come si dice, “si fa leggere”, perché riesce nell’intento di trattenere il lettore e di fargli compagnia per qualche ora. Forse è indicato maggiormente ad un pubblico femminile, ma penso possa andare bene anche a tutti coloro che hanno voglia di prendersi una rivincita dalla vita e che desiderano andare avanti, nonostante le avversità e i problemi di ogni genere.

Ho trovato interessante il rapporto di Vittoria con le sue figlie perché dà un po’ di colore e di calore a tutta la storia. Ogni tanto si incontrano dei passaggi anche frizzanti e particolari. Se volete, quindi, un libro moderno e con una protagonista vivace che affronta la sua quotidianità, allora non perdetevi “La madunèda” di Federica Campi.

Qui sotto trovate l’incipit:

“Subito dopo Natale, abbiamo preso un criceto. Si chiama Augusto. Gli abbiamo comprato anche una palla di plastica arancione con la quale può girare per casa senza perdersi. Ogni tanto Rebecca gioca a spingerlo qua e là, non sono bei momenti, comunque in genere smette prima che Augusto si accartocci troppe volte col culo in testa. Augusto è l’unico maschio di casa nostra, uno che appunto c’ha spesso il culo in testa, come i maschi hanno per tutto l’arco della loro esistenza, un bel culo al posto della testa…”

Trama

Vittoria è una moglie fedele, una madre attenta e una grande appassionata di libri. Dopo aver affrontato una separazione quando le sue figlie avevano appena due e sei anni, è sicura di aver messo in salvo ciò che davvero conta nella vita. Finché un giorno scopre, per puro caso, che il marito ha nuovamente una relazione con un’altra donna. Mentre tutto va a rotoli, ripiega sulle figlie, sulle amiche, e sull’unica cosa che ama davvero fare: scrivere. Con un occhio scanzonato e a volte impietoso, Vittoria guarda alla donna che è e che vuole essere, finché la vita le si mostra non così meschina, dopotutto, se le permette di non dimenticare, ancora una volta, ciò che vale la pena salvare. Una storia che parla di amore, abbandono, senso e conquista di sé, raccontata da una voce ironica e sicura che mescola e confonde lacrime di dolore e gioia.