Titolo: Cosa rimane
Autrice: Rita Pacilio
Editore: Augh! Edizioni
Collana: Frecce
Pagine: 113
Prezzo: € 13,00
Uscita: 28 aprile 2021
Recensione
Rita Pacilio ci propone il suo primo romanzo targato “Augh! Edizioni” e dal titolo “Cosa rimane”.
Ci racconta la storia di Lorena, la protagonista, tra passato e presente. L’autrice narra, con grande passione, la vita della donna, le sue disavventure e la sua enorme sofferenza per diversi avvenimenti, oltre ad aggiornarci circa il passato, dove compare, per esempio la sorella.
La scrittura è molto diretta, chiara, passionale, a volte propone delle lettere che ci aiutano a capire meglio, dandoci elementi nuovi che illustrano i vari eventi.
Nella vita di Lorena entrano alcune persone molto importanti, tra cui Clara, con cui instaura un forte legame e attorno alla quale ruota una storia forte e commovente. Luca, un uomo che ha lasciato momentaneamente la famiglia e con il quale nasce una bella amicizia e una certa confidenza. Inoltre, un altro Luca D. col quale il rapporto è burrascoso e si alternano momenti di alti e bassi. Indubbiamente per quest’ultimo non ho provato nessuna simpatia, anzi l’ho trovato arrogante e terribilmente irritante. Mentre gli altri personaggi hanno una loro profondità che conquista e intenerisce.
“Cosa rimane” è avvolto da un velo di malinconia e di tristezza e ci invita a riflettere seriamente su determinati argomenti e momenti della vita. I tre personaggi possiedono una storia personale che commuove e rattrista. L’evoluzione degli avvenimenti lascia anche un po’ sbigottiti e si capisce quanto, tutto ciò che è narrato da Rita Pacilio, sia davvero fatto in modo schietto.
L’autrice, a volte, è un fiume in piena nel raccontare gli eventi, e lo fa anche con alcuni colpi di scena che ci sorprendono, lasciandoci senza fiato.
“Cosa rimane” ha la capacità di sbalordirci, di non permetterci di prevedere il suo evolversi, ma di viverlo pagina, dopo pagina con i vari avvenimenti che, ogni tanto, ci colpiscono come un pugno nello stomaco.
Devo ammettere che, durante la lettura, capita si soffrire, ma si ammira anche la forza, l’altruismo e la bontà d’animo di Lorena. Questa donna è una figura ben descritta ed impariamo a conoscerla sempre meglio nel corso del romanzo. Indubbiamente non ha avuto una vita facile, ma costellata da diversi momenti complicati e di grande sofferenza come, per esempio, il sentirsi in colpa per ciò che è accaduto a sua sorella.
La penna di Rita Pacilio ci propone un romanzo a volte duro, commovente, ma ci regala anche dei personaggi molto ben caratterizzati che sono una parte importante della storia. “Cosa rimane”… già dal titolo, ci invita a riflettere e una volta terminato ci resta nella pelle per le sue forti emozioni, sia nel bene che nel male.
La lettura, a mio avviso, non è indicata a tutti e a persone troppo sensibili, ma a adulti che non si scandalizzano e che vanno oltre.
Ed ora vi propongo l’incipit:
“Lorena legge. Occhi sbalorditi. Un concentrato di emozioni le danno un bruciore alla nuca. Sta lì, muta e seduta nella sua poltrona da cui il collo spunta esile come il gambo di un fiore dal vaso. Fa risalire velocemente il cursore sulla “x” e richiude la mail salvata nella cartella “Tua per sempre”.
Duecentoventicinque sottocartelle, con duemilanovecentosessantasei file: la vita di Clara in un file zippato. Sente nello stomaco una voce che vuole risalire fino alla gola. Non esce nessuna parola. Al lato delle labbra si apre un solco scuro, una semplice compostezza come quella che portano sul viso le donne di altre generazioni. Si alza di scatto. Fa cadere la maglia dallo schienale. Non la raccoglie. Con la mano sinistra abbassa in fretta lo schermo del portatile: Ma perché non me lo hai detto? La vista si incolla al vuoto della parete di fronte. Si ammucchiano i pensieri in cui Clara appare un piccolo sole, immobile e dorato, in bilico tra l’oscurità e il chiarore dell’alba. Clara, la sua amica…”
Trama
Lorena è una donna abituata a fare i conti con i sentimenti eterni: l’amore, la rinuncia, la paura, l’umiliazione, la vergogna, la privazione. L’incontro con Clara dà inizio a un’analisi degli avvenimenti del suo passato, che ora rilegge illuminati da una nuova coscienza. Clara, in punto di morte, le affida la sua borsa, in cui c’è una pennetta USB e un grande segreto. Entrano in scena personaggi come Luca D., l’uomo ombroso conosciuto in rete, gli amici del Centro di ascolto, Mirna, padre Alfonso e Luca, il senzatetto in fuga da un fallimento familiare che la saluterà con una lettera. Lettera che sembra l’ultimo tassello di una storia di migliaia di missive, di scritti, di testimonianze d’amore che ora Lorena riconosce come ipotetici sviluppi del resoconto della propria vita. Sarà un video di Clara a metterla di fronte a una decisione molto importante: una caccia al coraggio per dare valore alle sue storie passate, al suo presente che, nonostante tutto, continua a essere carico di sorprese e colpi di scena.