Titolo: Una principessa in fuga
Autore: Elizabeth Von Arnim
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Pagine: 280
Prezzo: € 15,00
Uscita: 8 novembre 2018
Traduttore: Sabina Terziani
Recensione
E’ sempre una gioia leggere un libro di questa autrice. La sua scrittura cosi scorrevole, a volte ironica, trasmette un vero benessere e ci regala ore di sano e di piacevole relax.
Anche questa volta la storia ha per protagonista un personaggio femminile e le sue vicissitudini per conquistare la tanto desiderata libertà come non mai, se si tiene conto, infatti che si tratta di una principessa. Priscilla, questo è il suo nome, si sente limitata nel suo ruolo, prova un senso di prigionia e ha altri sogni per se stessa, altri desideri che il suo ruolo non le permette di realizzare, perciò, col bibliotecario e suo precettore Fritzing, organizza una fuga per costruirsi la vita che sogna. Inizia così questo romanzo scoppiettante, scritto come sempre magistralmente, scorrevole e con diversi passaggi che ci regalano dei sorrisi, grazie alla bravura di Elizabeth von Arnim che sa descrivere molto bene ed in modo dettagliato sia le varie scene ed azioni che i diversi personaggi, realizzando un quadro molto preciso ed interessante. La sua scrittura fluida e coinvolgente, con l’uso perfetto delle parole, ci allieta con l’avventura di Priscilla che a volte si mostra viziata e snob, altre volte cerca di cavarsela al meglio, adattandosi alle varie situazioni ed aiutando gli altri. Alcune volte ci fa sorridere il suo modo di agire, in altri casi ci fa storcere il naso, ma sicuramente è una principessa che ispira tenerezza e simpatia.
Nei romanzi di questa autrice i personaggi sono sempre molto ben delineati ed interessanti ed occupano una parte importantissima perché trasmettono al lettore emozioni e sensazioni che risultano sempre molto costruttive.
Oltre a Priscilla, infatti, facciamo la conoscenza di Fritzing, che in questa avventura si presenta come suo zio, ma ovviamente non mancano i momenti di imbarazzo e ogni tanto qualche gaffe. Ho apprezzato i vari passaggi singolari e goffi che ogni tanto scaturiscono sia per questa loro relazione fasulla, sia per altre circostanze. Ovviamente non mancano neppure le situazioni più serie e delicate alle quali i due principali protagonisti devono far fronte e che movimentano la storia regalando interesse e coinvolgimento. Ebbene sì Priscilla è fuggita per conquistare la sua libertà, ma ciò non la risparmia dai problemi che dovrà affrontare. Durante la lettura conosceremo davvero meglio la principessa, i suoi desideri ed il suo vero carattere.
Qui sotto ora vi propongo un passaggio:
“Seduta sotto gli alberi, Priscilla ammirava la tranquillità della scena, lasciando vagare i pensieri lungo sentieri felici… Si sentiva il cuore colmo di pace. D’ora in poi sarebbe stata buona; avrebbe condotto una vita bella e pura, tranquilla, di conforto ai poveri, appartata e libera dalla confusione. Nulla l’avrebbe più obbligata a fingere, a lottare contro la sua coscienza…”
Trama
Priscilla ha ventun anni e vive in un granducato mitteleuropeo ai confini con l’Italia. A differenza delle sorelle, non si è ancora sposata: lei è una sognatrice, una poetessa che non scrive poesie, e il suo unico desiderio è evadere da una vita di agi prevedibile e soffocante. Architetta così la fuga verso l’Inghilterra insieme al bibliotecario e precettore Fritzing, la persona che le ha insegnato ad amare la libertà e la poesia inglese. Sul traghetto per Dover cominciano le ansie di Fritzing, e i due, che si spacciano per zio e nipote, iniziano a raccontare versioni diverse della storia che hanno immaginato, inanellando una serie di errori che culmina con l’arrivo a Symford, quando incontrano le due autorità del villaggio, Lady Shuttleworth e il curato Mr Morrison, i cui rispettivi figli, Augustus e Robin, come prevedibile, si invaghiscono della ragazza. Priscilla vuole comprare un cottage e dedicarsi alla filantropia, ma la sua completa ignoranza delle convenzioni sociali finisce per causare scompiglio ed equivoci a non finire. Da un lato il sospetto da parte della moglie del parroco e di suo figlio, dall’altro l’adorazione che le tributa il figlio di Lady Shuttleworth, fanno precipitare la situazione.
Comments
Paola
Sono molto combattura........la tua recensione mi fa pensare a una trama un po' surreale, quasi fantastica, che non incontra i miei gusti letterari, ma al […] Read MoreSono molto combattura........la tua recensione mi fa pensare a una trama un po' surreale, quasi fantastica, che non incontra i miei gusti letterari, ma al tempo stesso stimola la mia curiosità. Bravo Paola Read Less
Gabrio
to Paola
Grazie per il complimento rivolto alla mia recensione. Posso affermare con sicurezza che i libri di questa scrittrice sono gemme preziose. Puoi iniziare da "Un […] Read MoreGrazie per il complimento rivolto alla mia recensione. Posso affermare con sicurezza che i libri di questa scrittrice sono gemme preziose. Puoi iniziare da "Un incatevole aprile" e poi leggere questo altro gioiellino "Una principessa in fuga". Read Less
Sonia Dado
Bellissima recensione, mi hai incuriosita parecchio, aggiungo il libro alla mia wishlist ;)
Gabrio
to Sonia Dado
Grazie mille. E' sicuramente un libro che mi sento di consigliare.
anna paola maga
sicuramente un libro leggero e divertente che si legge in un boccone come quasi tutti quelli dell'autrice di """ un incantevole aprile"""
Gabrio
to anna paola maga
In questo ci sono anche alcuni colpi di scena.