Titolo: La tana del polpo
Autore: Giorgio Lupo
Editore: Augh! Edizioni
Collana: Ombre
Pagine: 224
Prezzo: € 15,00
Uscita: 25 settembre 2020
Recensione
Giorgio Lupo ci propone il suo ultimo lavoro dal titolo “La tana del polpo”. Avevo voglia di leggere un thriller, quindi, ho scelto di tuffarmi tra le pagine di questo pubblicato dalla casa editrice “Augh! Edizioni”.
Il protagonista, Placido Tellurico, è un commissario di polizia e, secondo me, è lui il pezzo forte di tutta la storia. Infatti ho trovato il suo personaggio molto ricco di sfaccettature e caratterialmente assai interessante, inoltre penso abbia ancora molto altro, di se stesso, da raccontare al lettore perché le sue sfumature sono molteplici.
Per quanto riguarda la storia è sicuramente avvincente ed appassionante, grazie anche a qualche colpo di scena, seppure avrei gradito trovarne di più, ma come sapete si tratta di un mio gusto personale. Devo ammettere, però, che alcuni capitoli, che fanno riferimento al passato e che ogni tanto si alternano con la storia, sono davvero molto ben scritti emotivamente parlando, infatti mi hanno messo a dura prova con qualche scena anche cruda e forte.
Questi passaggi mi hanno regalato quella dose di adrenalina che apprezzo parecchio nei thriller e che, secondo me, non deve mancare. C’è comunque anche chi preferisce i libri di questo genere un po’ più tranquilli. In questo caso “La tana del polpo” penso possa accontentare e soddisfare le esigenze di un ampio pubblico di lettori perché è una storia varia e mai banale.
La penna di Giorgio Lupo si insinua con forza sulle pagine, inoltre è ricca di dettagli e riesce ad incuriosire il lettore appassionandolo alla vicenda come è giusto che avvenga in un libro di questo tipo. Nulla è prevedibile, anzi, a volte, occorre anche essere concentrati per seguire al meglio la storia narrata. Dal mio punto di vista tutto è stato curato nel modo migliore.
Oltre al commissario Tellurico ci sono, ovviamente, anche altri personaggi che movimentano la storia con i loro lati caratteriali e i loro modi di agire ed interagire. Ho apprezzato molto, per esempio, la figura di Frida la figlia del protagonista e il loro rapporto ha donato alla vicenda, secondo me, un velo di umanità e di calore.
Per il resto qualche parola colorita rende la storia più vera e schietta, vicina al mondo attuale, infatti un libro di questo genere ha bisogno, a mio parere, di essere scritto con una penna fluida e senza limiti, ovviamente senza però esagerare, né eccedere, devo perciò complimentarmi con l’autore perché ne “La tana del polpo” tutto è ben calibrato.
A chi è appassionato di thriller consiglio, quindi, questo scritto da Giorgio Lupo, sia per la storia accattivante e misteriosa, sia perché si fa la conoscenza di un commissario ricco di sfumature e caratterialmente interessante.
Concludo con l’incipit post prologo
“Placido Tellurico tirò fuori le gambe dal letto. Trascinandosi verso il bagno, mise il solito CD e, mentre le note di Tin Pan Alley si diffondevano calde, prese la mira. Prima o poi avrebbe dovuto spostare il lettore da qualche altra parte. Quante case conosceva dove nel bagno ce ne fosse uno? Allargò le gambe e si mise in posizione; se faceva centro al primo colpo, di solito, era una giornata buona. Forse fu la concitazione della versione dal vivo, o il finto sparo della calibro quarantaquattro a inizio brano, ma lo schizzo, inesorabile e caldo, fastidioso come una cacca pestata con le scarpe buone, finì sulla sua pantofola viola. Imprecò, mentre si sfilava la maglietta e le mutande gettandole sul cumulo di roba sporca.
La domestica sarebbe venuta solo la settimana successiva e ci voleva occhio per non fare crol are tutto. Si infilò sotto la doccia. Da quando, tre anni prima, Federica aveva deciso di non tornare più da un viaggio di lavoro, si era fatto tutto molto complicato. Ormai di lei gli era rimasta solo una vaporiera e la mail inviata da un internet point di Caracas, in cui informava lui e la loro figlia Frida di avere, finalmente, trovato la propria strada…”
Trama
Il commissario di polizia Placido Tellurico è un uomo tormentato dai fantasmi del passato, da cui tenta di sfuggire facendosi trasferire nel tranquillo commissariato di Termini Imerese. Noto come “u mazzolu”, il martello, ai tempi in cui lavorava alla mobile di Palermo, galleggia adesso in una routine impalpabile, svuotato di ogni slancio vitale. L’apparente tranquillità della cittadina viene però sconvolta dal ritrovamento di un corpo senza testa: per il commissario e la sua squadra è l’inizio di una lunga indagine in cui, per orientarsi, Placido Tellurico dovrà rispolverare tutto il proprio talento deduttivo.
Un thriller che assume le sfumature del protagonista, desideroso di trovare la propria personale redenzione e un angolo di pace pur in mezzo alla tormenta di un caso complesso. Un protagonista che sa anche far sorridere nella sua imperfetta umanità, districandosi tra l’affetto per la figlia Frida, gli anziani amici ospiti di un istituto per non vedenti e gli efferati crimini con cui sarà costretto a confrontarsi.