Beati gli inquieti

Titolo: Beati gli inquieti

Autore: Stefano Redaelli

Editore: Neo Edizioni

Collana: Iena

Pagine: 211

Prezzo: € 15,00

Uscita: 18 febbraio 2021

Recensione

Stefano Redaelli ci propone il suo ultimo lavoro dal titolo significativo “Beati gli inquieti”. Questo romanzo è pubblicato dalla casa editrice “Neo Edizioni” e si è classificato al secondo posto al “Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza 2019”. Inoltre, è stato inserito tra i 62 titoli proposti dagli Amici della domenica per il “Premio Strega 2021” e selezionato anche per il “Premio Campiello 2021”.

Sia la copertina, che la trama colpiscono immediatamente la nostra attenzione, ci incuriosiscono e ci invogliano a leggerlo il prima possibile.

Il libro è particolare, sia per il delicato argomento narrato, sia per come è scritto e strutturato. Infatti, è molto originale, vario e toccante in tutte le sue parti. I capitoli sono assai diversificati e mai lineari nel senso positivo del termine. Tutto ciò rende la lettura molto incisiva e particolarmente interessante. Non si intuisce mai che cosa accadrà, se non continuando a leggere. I personaggi sono parecchio variegati e ben caratterizzati, ognuno con la propria storia personale, forte e toccante. Il ritmo è gestito nel modo migliore per quanto riguarda il genere del libro.

Foto. Luca Guadagni

“Beati gli inquieti” è uno di quei libri potenti, forti, che lasciano il segno dentro di noi, sia durante la lettura, che quando è terminata. Entra in noi, nella nostra anima e ci obbliga a riflettere, a provare il massimo delle emozioni e delle sensazioni. Solo un cuore di pietra non resta colpito durante la lettura.

Ammetto che, mentre leggevo la storia, ho sofferto un po’, infatti percepivo una strana sensazione, non di tranquillità, ma mi sentivo inquieto pure io. Ciò perché Stefano Redaelli è stato davvero bravo a scrivere questo romanzo, a coinvolgere pienamente i suoi lettori, a conquistarli e a tenerli incollati alle pagine che trasudano di emozioni particolari e anche di sofferenza.

Il mondo che ci propone è spesso lasciato ai margini della società, quasi nascosto ai nostri occhi, in un angolino senza che nessuno sappia qualcosa. L’autore è stato in gamba, sia ad affrontare il delicato tema, sia a farci entrare in questo realtà particolare e a coinvolgerci pienamente.

Insieme a Stefano Redaelli varchiamo la porta della “Casa delle farfalle” che è una clinica psichiatrica dove Antonio, il protagonista, che è ricercatore universitario, si rivolge fingendosi un paziente, ma con lo scopo di studiare quel mondo nascosto. Si racconta, quindi, la follia in modo schietto, chiaro, tramite le storie di coloro che si trovano ospiti della struttura. Si fa la loro conoscenza e ciò lascia il segno dentro di noi.

“Beati gli inquieti” è un libro necessario, utile e va letto assolutamente. Fa sicuramente male, ma non si può e non si deve fuggire davanti ad una storia di questo genere. Insieme ad Antonio entriamo nel mondo della follia con tutte le sue sfaccettature e sofferenze.

Vi consiglio la lettura di questo romanzo, che va fatta lentamente e respirando profondamente. Resterete colpiti dalla storia, dai suoi personaggi e dalla scrittura cristallina e forte dell’autore.

Per concludere vi propongo, questa volta, la seconda di copertina:

“Mi sono chiesto perché nessuno frequenti i matti. Ho trovato tre ragioni:

1) i matti non mentono

2) i matti ci vedono

3) i matti sono nudi

I matti dicono sempre una verità. Anche quando parlano di persone e cose che noi non vediamo, non sentiamo, che non esistono, proprio allora stanno dicendo una verità.

I matti leggono l’anima. Quando ci guardano, non ci si può nascondere. D’un tratto dicono una cosa, magari assurda, non si sa che cosa c’entri eppure ci riguarda, parla di noi. Ci hanno visto. I matti spogliano”

Trama

“Casa delle farfalle” è il nome della struttura psichiatrica a cui Antonio, ricercatore universitario, si rivolge. Per raccontare la follia devi osservarla da vicino, conoscerla, abitarla. Prende accordi con la direttrice, si finge un paziente. Scopre le storie delle persone che vi abitano, le loro ossessioni, le paure, i loro desideri. I matti dicono sempre la verità, sono uomini liberi. Conoscerà Marta, Cecilia, Angelo, Carlo e Simone; ma sarà costretto a conoscere anche se stesso, più a fondo di quanto abbia mai fatto prima. Redaelli sceglie con cura le parole, la sua scrittura sa di immediatezza e poesia. Indaga senza filtri la natura umana portando alla luce i suoi lati più insoliti eppure più delicati, e rivela ? anche se solo per un attimo ? la verità tutta intera.

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