Titolo: Scomparso
Autore: Guido Sgardoli
Editore: Einaudi Ragazzi
Pagine: 285
Prezzo: € 15,00
Uscita: 30 marzo 2021
Recensione
Guido Sgardoli (vincitore del Premio Strega ragazze e ragazzi 2019) è tornato in libreria con il suo ultimo lavoro, firmato da “Einaudi ragazzi”, dal titolo “Scomparso”.
Si tratta di un giallo indicato principalmente per i lettori più giovani, a partire dai 10 anni circa, ma assolutamente adatto anche a noi adulti se amiamo il genere.
La vicenda tratta una doppia storia, infatti entrambe proseguono parallele, alternandosi quasi ad ogni capitolo.
Da una parte troviamo una accurata ed interessante indagine da parte della polizia che cerca di scoprire di più di un ragazzino, di nome Adam, che è stato trovato accanto ad un corpo deceduto e che sembra quasi muto. L’altra storia, invece, ha per protagonista un particolarissimo personaggio, che si chiama Jupiter, con la grande passione dei giochi di ruolo.
La parte del libro in cui si affrontano le indagini ed in cui si cerca di far parlare il piccolo e misterioso Adam, mi è piaciuta maggiormente, l’ho trovata assai più avvincente ed appassionante, infatti ho divorato i capitoli. Invece quella con l’enigmatico Jupiter non mi ha colpito molto, forse per il genere di argomento trattato.
La scrittura di Guido Sgardoli è appassionante e scorrevole, seppure, a mio avviso, risulta tale maggiormente nella parte poliziesca. Durante la lettura sono rimasto conquistato da alcuni passaggi che sono scritti, secondo me, in modo brillante tanto da colpire la mia attenzione:
“- La sua mente è come un puzzle, – disse lei, – che si va faticosamente ricostruendo. Non sappiamo ancora dove trovare tutti i pezzi mancanti, ma li stiamo cercando. – Lo apprezzo molto, dottoressa, – commentò Ludd. – E questo mi fa ben sperare….”
“Scomparso” tratta, quindi, con abilità una doppia vicenda su due binari paralleli. Ciò è indubbiamente intrigante per chi ama questo genere di narrazione e, in questo caso, può trovare la storia molto ben articolata, avvincente ed appassionante. Invece chi predilige leggere un libro con una vicenda unica, potrebbe trovarsi inizialmente spiazzato, ma l’autore riesce a gestire entrambe con abilità, in modo da non far perdere il filo del discorso in nessun caso. Inoltre, grazie ad alcuni colpi di scena (il massimo arriva alla fine), il ritmo è spesso vivace e le scene sono assolutamente ben descritte.
Quindi, giovani e adulti, se amate il genere, vi consiglio “Scomparso” sia per la storia abbastanza particolare, sia per l’ottima scrittura.
Per concludere vi propongo l’incipit:
“Il primo ad accorgersi che qualcosa intorno al villino giallo non andava fu Rolly, il senzatetto.
Percorreva instancabilmente la città trascinandosi dietro un carrello da supermercato carico all’inverosimile di sacchetti di plastica e strani oggetti, tutto quello che possedeva. A volte sostava ai semafori. Nessuno sapeva granché di lui e quei pochi che l’avevano conosciuto in precedenza non ricordavano nep pure più la sua storia. Era diventato parte del tessuto urbano, al pari dei bidoni dell’immondizia, dei cartelli stradali, delle insegne dei negozi, delle crepe sull’asfalto, del traffico, dei clacson e del rombo dei motori.
Con il tempo si era reso invisibile e la gente non ci faceva quasi caso. La notte la passava al parco, sopra una scomoda panchina, oppure, se faceva troppo freddo, sui cartoni, tra i container che stazionavano dietro il centro commerciale, imbottito di fogli di giornale. Una volta un gruppo di teppisti l’aveva preso a bastonate riducendolo in fin di vita. Senza una vera ragione. Si era fatto qualche settimana d’ospedale e poi era tornato alla solita vita, un po’ più dolorante e un po’ più ammaccato di prima”
Trama
Un cadavere.
Accanto al corpo, un giovane in stato di choc. Quando viene portato in ospedale e interrogato, dice di non ricordare nulla. Sa solo di chiamarsi Adam.
La sua storia si intreccia con quella di Jupiter, un ragazzino poco socievole e condizionato da bizzarre fissazioni. Uno dei trucchi di Jupiter per affrontare la realtà è fingere di trovarsi all’interno di un gioco di ruolo, la sua passione.
Mentre il caso di Adam si fa sempre più intricato, Jupiter inventa per lui una storia fantastica nel tentativo di restituirgli l’identità perduta; un gioco di ruolo urbano, che utilizza il tessuto stesso della città.
È davvero Adam il colpevole dell’omicidio? Inaspettatamente, sarà proprio Jupiter a scoprire l’inimmaginabile verità.