Titolo: A Londra con Virginia Woolf
Autrice: Cristina Marconi
Editore: Giulio Perrone Editore
Collana: Passaggi di dogana
Pagine: 127
Prezzo: € 15,00
Uscita: 25 marzo 2021
Recensione
Questa volta la collana “Passaggi di dogana”, che apprezzo moltissimo, firmata dalla casa editrice “Giulio Perrone Editore”, ci porta “A Londra con Virginia Woolf “, infatti questo è il titolo del libro scritto da Cristina Marconi.
Devo ammettere che mi ha conquistato già dalle prime pagine, cosa che non accade sempre. Ciò è merito sia della scrittura brillante e precisa dell’autrice, ma anche della famosa ed interessante figura di Virginia Woolf che incuriosisce immediatamente il lettore fin dal titolo. Infatti, penso che sia una donna apprezzata da molti lettori e lettrici e, quindi, ci si sente invogliati a tuffarsi tra le pagine di questo libro. Una volta che ciò accade, il lettore si appassiona e resta incollato alle pagine, grazie anche all’elegante ed ottima scrittura, insieme al giusto ritmo.
Alcune parti sono più dettagliate, ricche di particolari anche storici e biografici, altre, a mio avviso, più avvincenti. In tal modo si riesce ad accontentare più o meno tutti i gusti.
Il volume è diviso nel seguente modo: si inizia, dopo l’introduzione, con la parte dal titolo: “Una londinese” per proseguire con la seconda dal titolo “La città della vita” e si conclude con la terza: “Londra senza di lei”.
Cristina Marconi ci mette a conoscenza anche dei diversi e interessanti aneddoti circa Virginia Woolf che, forse, non tutti conoscono, inoltre Londra ha sempre il suo particolare fascino, infatti riesce a conquistare e ad entusiasmare parecchio.
Si racconta molto della vita della famosa scrittrice e si percepisce che, prima della stesura del libro, c’è stato un accurato e dettagliato studio da parte di Cristina Marconi, infatti, alla fine del volume troviamo due pagine di bibliografia molto preziose ed utili. Una raggruppa le opere su Virginia Woolf, mentre l’altra è dedicata alle sue opere ed articoli. Ciò permette, a chi lo desidera, di approfondire gli argomenti trattati.
Durante la lettura di questo passaggio di dogana si incontrano i vari personaggi che hanno fatto parte della vita della scrittrice, oltre a riscoprire alcune sue opere che vengono citate, appunto, nel libro. La narrazione precisa di Cristina Marconi, aggiunge a Londra un ulteriore grado di fascino e di bellezza. Devo ammettere che sono soddisfatto e contento di aver scelto di leggere questo volume perché, oltre ad avermi arricchito culturalmente, grazie alle varie informazioni, dettagli e aneddoti anche sulla Woolf (per esempio ammetto la mia ignoranza sui suoi vari traslochi, tanto per citarne una), mi ha regalato una piacevole lettura. “A Londra con Virginia Woolf “, è sicuramente tra i miei “Passaggi di dogana” preferiti.
A tutti gli appassionati di Virginia Woolf e di Londra consiglio di non perdersi questo libro.
Vi riporto, qui sotto, l’incipit:
“Nel 1882 Londra si sente al centro del mondo. Capitale imperiale, con Vittoria sul trono da quarantacinque anni, nella metropoli si concentrano immense fortune coloniali e industriali. Il primo ministro è il liberale William Gladstone. Il progresso scientifico e tecnologico è accompagnato da un austero moralismo che si riverbera anche nelle arti e nella società.
Le donne possono finalmente possedere una casa, ma non hanno diritto di voto e per questo, dal 1869, esiste il movimento delle suffragette. Nel 1882 muoiono Anthony Trollope, Charles Darwin e Dante Gabriel Rossetti. La prima centrale elettrica, quella del viadotto di Holborn, illumina la città e i suoi cinque milioni di abitanti.”
Trama
A Virginia Woolf i medici raccomandarono senza mezzi termini di stare lontana da Londra. Troppo sensibile la scrittrice, troppo animata la città: due elementi che, combinati, non potevano che gravare su un’anima già infragilita da lutti e dolori. Eppure è a Londra che la scrittrice vorrà sempre tornare e sempre rimanere: nella capitale trova l’entusiasmo elettrizzante di una passeggiata fatta per comprare una matita, i suoni perduti di Orlando che pattina con la principessa russa sul Tamigi gelato, la vecchia Kensington dell’infanzia vittoriana e la nuova Bloomsbury, il salotto che accoglie intellettuali e artisti.
La vita di Virginia Woolf a Londra è scandita dai continui traslochi: otto in tutto. La casa che si affaccia su Gordon Square, chiara e vuota, la prima con la luce elettrica e il 3S di Brunswick Square, dove vive sola con altri uomini. Queste case sono il suo punto di vista sulla città, e cioè sul mondo intero, sulla realtà con le sue tragedie e i suoi cieli.
Cristina Marconi accompagna il lettore tra le vie e i quartieri, protagonisti e sfondo della vita e delle opere di Virginia Woolf che, anche da “una stanza tutta per sé”, celebra la città che somiglia alla sua anima: Londra e la scrittrice, ugualmente avide di vita, ugualmente tese verso il dramma. Entrambe tanto luminose, quanto popolate da ombre. Londra è una città di tombe, una città che fa amicizia con cimiteri e fantasmi; la stessa confidenza che Virginia ebbe con la vertigine della morte.