Titolo: Blu
Autrice: Giorgia Tribuiani
Editore: Fazi Editore
Collana: Le strade
Pagine: 255
Prezzo: € 16,00
Uscita: 25 marzo 2021
Recensione
“Blu” è un romanzo scritto da Giorgia Tribuiani ed è firmato dalla casa editrice “Fazi”.
Devo ammettere che mi ha messo a dura prova per la particolarissima scrittura dell’autrice che, se da una parte può essere affascinante ed ammetto che dimostra la sua grande bravura con la penna, dall’altra mi ha appesantito e reso difficile la lettura. Indubbiamente penso sia un mio problema, anche perché non siamo tutti inclini a determinati modi di scrivere e alla lettura di qualunque storie.
La trama mi aveva catturato immediatamente invogliandomi, con estrema curiosità, ad immergermi tra le sua pagine, ma dopo un po’ di pagine mi sono sentito in difficoltà. Nonostante ciò ho, ovviamente, continuato la lettura. Oltre alla scrittura, che ho trovato lontano dalle mie corde, un altro elemento che mi ha creato difficoltà è il fatto che è una storia che corre senza la presenza di capitoli. Infatti è articolata proprio in questa maniera senza dare al lettore, a mio avviso, la possibilità di fermarsi a respirare e a riflettere sugli avvenimenti.
La storia è carina ed importante, ma purtroppo non sono riuscito a godermela pienamente per le motivazioni che vi ho elencato.
“Blu” è, comunque, uno di quei libri che rileggerò nuovamente per provare a vedere se, magari in seconda battuta, riuscirà a conquistarmi maggiormente e positivamente.
Per ora lascio a voi il compito di immergervi nelle sue pagine e scoprire, sia la storia, che la penna della scrittrice Giorgia Tribuiani e nel caso fatemi sapere il vostro sincero parere.
L’argomento trattato è molto importante, serio e la lettura provoca forti emozioni di vario genere. “Blu” porta il lettore e riflettere seriamente sul problema narrato e sulla storia presentata dall’autrice.
Per concludere vi riporto qui sotto l’incipit:
“Blu, riapri gli occhi.
Chiudili. Aprili e chiudili: tre. Aprili e chiudili: quattro. Aprili e chiudili, cinque. Non vorrai che accada qual cosa di brutto – aprili e chiudili, sei – a tua madre; non vorrai che tua madre – aprili e chiudili, sette – finisca al manicomio. Fu costretta a dirtelo, Blu, ricordi? Lasciami dormire, o finisco al manicomio. Ti aveva regalato gli orecchini adesivi, quel giorno, ricordi le stelline adesive? E tu, invece.
Coraggio, apri e chiudi gli occhi. Apri e chiudi sedici. Apri e chiudi diciassette. Il tuo sesso pulsa ancora di dolore, non è vero?, da quando Roberto è uscito dalla macchina e tu lì a guardarlo nuda sotto la sua giacca, ti aveva dato perfino la giacca ma tu niente, stavi lì a guardarlo con quel tuo disgusto sempre in volto, quel tuo disprezzo, l’hai guardato oltre lo sportello aperto, la tua bocca storta contro la sua spalancata, la tua faccia tesa contro la sua contratta, trasformata, orribile, lui un mostro che veniva nell’erba e tu intanto out, eri out, out, e hai pensato: che gli si spezzi il collo.
Che gli si spezzi il collo, Blu.”
Trama
Ginevra, per tutti Blu fin da bambina, ha diciassette anni, frequenta il liceo artistico ed è una ragazza solitaria intrappolata in un mondo tutto suo fatto di rituali ossessivi e gesti scaramantici. I suoi genitori sono divorziati e Blu vive con la madre, una donna che lavora molto ed è spesso fuori casa. Blu ha un fidanzato, che non riesce a lasciare perché divorata dai sensi di colpa, un ragazzo che vorrebbe amare e di cui, invece, sopporta appena la presenza. L’unica cosa che ama davvero è l’arte, e disegnare risulta un’attività in cui dimostra di avere talento.
Così, quando durante una gita scolastica assiste a un’esibizione di performance art, resta folgorata da quel modo di esprimere l’atto creativo e dall’artista stessa, fino a sviluppare per lei una vera e propria ossessione. A questo punto, i pensieri maniacali si fanno via via più opprimenti, finché la sua determinazione a essere una brava ragazza la porta a vivere uno sdoppiamento della personalità subdolo e pericoloso.
Un romanzo forte e diverso che ci trascina nella mente claustrofobica di un’adolescente, prigioniera di azioni morbose e incomprensibili manie, sino a svelarne il delirante meccanismo. Il ritmo serrato, imprevedibile, e la densità della scrittura rendono in modo perfetto il tormento psicologico della protagonista e l’incessante lotta interiore per sconfiggere il suo doppio.