Titolo: La ragazza che non sapeva piangere
Autore: Massimiliano Gizzi
Editore: Nero Press Edizioni
Pagine: 305
Prezzo: € 13,00
Uscita: 3 novembre 2020
Recensione
“La ragazza che non sapeva piangere”, edito da Nero Press Edizioni e scritto da Massimiliano Gizzi, è un libro che non lascia indifferenti per diversi motivi.
La storia. Essa è senza dubbio molto ben scritta, avvincente e l’autore riesce a catturarci immediatamente fin dalle prima pagine. Inoltre la dose di adrenalina presente è, sicuramente, un punto di forza per farci provare quei brividi di piacere quando si legge un libro di questo genere e ad invogliarci a continuare. Oltre a ciò anche i colpi di scena non mancano, spesso sono, infatti, dietro l’angolo e tengono viva la nostra attenzione, a volte anche sorprendendoci positivamente.
Secondo punto: l’atmosfera. Durante tutta la lettura mi ha conquistato questa sensazione dark in cui mi sono trovato perché, personalmente, me la sono immaginata in questa maniera. Tutto molto cupo, ma adatto alla storia, infatti se fosse stato diversamente non penso che mi sarei appassionato così tanto a questa lettura.
Terzo punto: i personaggi. Ottimi direi, infatti, sono molto ben descritti e caratterizzati dandomi la possibilità di immaginarli e di capire, quasi sempre, il loro stato d’animo. Inoltre i tre protagonisti sono veramente ben vari e diversi tra di loro, ognuno aggiunge qualcosa alla storia e ho notato che ciascuno ha una caratteristica che potremmo riscontare in noi. In particolare Carotina è assolutamente un gran personaggio e ricco si sfumature.
Quarto punto: la scrittura. Indubbiamente Massimiliano Gizzi, a mio parere, ci sa fare con la penna. Infatti tutto è assai scorrevole, appassionante e scritto col ritmo giusto. Inoltre, a mio parere, non è mai stato eccessivo, ma ben calibrato nei vari passaggi e nelle descrizioni. In tal modo il libro è risultato genuino e schietto senza dover impressionare per forza i suoi lettori.
“La ragazza che non sapeva piangere”, come potete intuire è una lettura che riesce, secondo me e per i miei gusti, ad intrattenere bene il lettore, ovviamente se ama il genere. Ha inoltre la capacità di stupirlo, di farlo stare attivo senza annoiarlo grazie anche a personaggi in cui ci si può immedesimarsi caratterialmente.
Quindi se leggendo la trama vi incuriosisce almeno un po’ e sentite qualche battito maggiore del vostro cuore, beh allora è il libro giusto per voi e non dovete farvelo scappare.
Concludo con il passaggio in quarta di copertina:
“Il buio non è un colore. Non è il nero. Non è neanche, solo, l’assenza di luce. Il buio è acqua gelida che ti riempie i polmoni. Il buio è una ferita all’addome che pulsa viva sulla pelle. Sono centinaia di schegge di vetro che ti si infilano nella spalla. È il tuo ragazzo che ti manda messaggi dal cellulare del tuo amante morto. Il buio è un predatore che si nasconde nell’ombra. È un casale in un bosco che si trasforma in un buco nero capace di risucchiare lo spazio e il tempo.”
Trama
Carotina ha diciassette anni e un carattere irascibile. Ciccio è il suo migliore amico da quando erano bambini, è obeso e ha una dipendenza da cannabis e pornografia. Claudio è il suo ragazzo, ha quasi vent’anni, praticante semiprofessionista di Mix Martial Arts.
Per vincere la noia delle lunghe giornate estive in una sperduta vallata abruzzese, i tre decidono di ripetere nella vita reale la scena di un film che hanno visto: si mascherano in modo inquietante e si introducono nella casa di un noto fotografo della zona. Nessuno di loro può immaginare che l’uomo è uno spietato serial killer con il potere di vedere nel buio e una bambina di otto anni che gli parla nella testa.