Buongiorno a tutti,
oggi è Anna Smith la protagonista dell’intervista. Autrice del libro “Föl” della casa editrice “La Strada per Babilonia”
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Biografia:
Anna Smith è nata il 2 ottobre 1993 a Milano e coltiva da sempre una grande passione per la scrittura e per i libri. Intraprende una carriera nel campo della comunicazione sin da giovanissima, decidendo poi di iniziare un percorso universitario in IULM, facoltà di Comunicazione, Media e Pubblicità per consolidare le sue conoscenze. Ogni sua opera è focalizzata su interpretazioni semiotiche e simboliche.
Intervista
1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro Föl?
L’idea di scrivere Föl mi attraversò la mente per la prima volta nel 2015, quando venni a sapere che mia sorella era in dolce attesa. Ricordo di aver pensato: “Voglio scrivere una favola da leggere a mio nipote, una storia che possa accompagnarlo per sempre.” Quell’inverno mi fu regalato un bellissimo taccuino in cuoio, che misi in valigia durante il mio viaggio a Vienna. Fu sul volo di andata che decisi di appuntare le prime idee della mia favola, che oggi incredibilmente è nella sezione infanzia della mia libreria.
2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Autunnale, fantasioso, forte.
3 – Un pregio e un difetto dei protagonisti?
Föl è una ragazzina audace e di buon cuore, ma le importa troppo di ciò che pensa la gente di lei e difficilmente riesce a socializzare. Nim è generoso, ma distratto. Opale è spiritoso, tuttavia spesso è un gran brontolone. Infine, Olik è saggio e rassicurante, ma incredibilmente malinconico. Difficilmente si potrà vedere Olik scoppiare in una fragorosa risata.
4 – C’è un evento nel libro che hai particolarmente amato scrivere?
Ho amato scrivere Föl riga dopo riga, in particolar modo il primo capitolo, perché riguarda la fase di creazione e il destino dell’intera vicenda.
5 – Come è nata la tua passione per la scrittura?
Ho sempre desiderato essere una scrittrice, precisamente da quando la mia insegnante delle scuole elementari ci ha spiegato che cosa significasse essere un autore. Lei mi ha trasmesso la passione per la lettura e mi ha sempre incoraggiata a scrivere delle mie storie, a liberare la fantasia. È stata una guida importantissima. Scrivere è intrigante e mi permette di lasciar scorrere i miei pensieri più intimi.
6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
Sì, attualmente sto lavorando ad altri due libri, ma i progetti da sviluppare sono molti di più. Mi aspetta una grande avventura!
7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Sensibile, diligente, determinata.
8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Ne ho più di uno, a dire la verità. Il titolo originale di Föl era “Föl White nel Regno di Clock”, ma con l’editore decidemmo di accorciarlo, per avere un titolo e una copertina più evocativa, realizzata da Mastrobaldo, così come tutte le illustrazioni presenti nel libro.
Sono davvero felice di aver trovato un illustratore così incredibilmente in sintonia con me. Pensa che i primissimi sketch di Föl li fece un mio collega di università, prima del nostro esame di Advertising. Conservo ancora il primo disegno, te lo mostro:
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti o da cui prendi ispirazione: puoi citarmene un paio?
Sicuramente troviamo Bianca Pitzorno, Gianni Rodari, Roald Dahl, J.K. Rowling, J.R.R. Tolkien, L. Frank Baum, Lewis Carrol e E.T.A. Hoffman. Le loro opere, il loro stile e la loro passione mi hanno conquistata e ispirata sin da quando ho memoria.
10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
Ultimamente sto acquistando tantissimi libri per bambini, perché desidero sempre documentarmi e confrontare gli stili. In questo momento sto leggendo “L’uomo vestito di nero” di Stephen King, che mi è stato regalato a Natale, ma me ne aspettano moltissimi altri, che ora dormono nella libreria, in attesa di essere letti.
Ti ringrazio molto di aver partecipato all’intervista
Alla prossima
Gabrio