Un saluto a tutti voi !!!

Oggi a rispondere alle mie domande è Valeria Pomba, autrice del libro “Torinobeach” della casa editrice “Spunto Edizioni”.

Inoltre se volete leggere anche la mia recensione del suo romanzo, potete cliccare qui.

Biografia

Valeria Pomba è nata e vive a Torino, dove ha studiato Scienze della Comunicazione e danza. Scrive per la comunicazione aziendale e per il teatro. Vincitrice del Premio Narrativa Città di Rivoli (1999) del Play Arezzo Award (2007 e 2008) e finalista del Sunday Poets La Stampa (2017), ha pubblicato vari racconti. Nel 2014 ha pubblicato La vita di mezzo (Genesi editore, 2014). Torinobeach (Spunto Edizioni, 2020), finalista al Premio Giovane Holden, è il suo secondo romanzo.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “Torinobeach”?

Da una passeggiata lungo il fiume Po. Qualche tempo prima avevo creato un piccolo blog, “Il mare  a Torino – Per chi ha avuto il coraggio di restare, nonostante altrove promettano molto più sole”, in cui pubblicavo le mie idee su invenzioni che avrebbero migliorato la vita quotidiana di chi abita Torino e non solo.

Durante quella passeggiata sul fiume, ho pensato che sarebbe stato bello avverare il titolo del blog, almeno su carta. E così ho iniziato a immaginare la storia di Moreno e dei suoi amici.

2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi? 

Solare. Nostalgico. Stratificato.

3 – Un pregio e un difetto dei protagonisti?

Moreno, Ace e Viola hanno tre caratteri diversi, ma tratti comuni, per cui posso darti una risposta che vale per tutti e tre: Il pregio è che sono dei sognatori. ll difetto è che non lo sono mai nella misura giusta. O troppo o troppo poco, rispetto a quanto la vita sta offrendo loro in quel momento.

4 – C’è un messaggio in particolare che vorresti arrivasse ai tuoi lettori?

Se dovete sognare, fatelo in grande. Ma sempre con i piedi per terra.

5 – Come è nata la tua passione per la scrittura?

Attraverso la lettura. Fin da bambina, sfogliando le pagine di Alice nel Paese delle Meraviglie, L’Isola del tesoro o Viaggio al centro della Terra, immaginavo che i protagonisti potessero vivere altre avventure, oltre a quelle descritte dal libro, così ho iniziato a scrivere i primi, infantili racconti.

6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

Ve lo anticiperei volentieri se avessi una risposta, non lo so nemmeno io… A parte gli scherzi, al momento sto scrivendo un testo per il teatro, ma c’è un’idea per un futuro romanzo, che potrebbe concretizzarsi più in là.

7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

Tenace. Entusiasta. Contraddittoria.

8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Forse non è proprio un aneddoto, ma un fatto particolare. Una parte di Torinobeach è nata mentre ero a Praslin, una piccola isola dell’Oceano Indiano. Per una serie di sventure tecnologiche, mi sono ritrovata a dover scrivere alcuni capitoli tramite un vecchio cellulare. Ricordo in particolare un pomeriggio in cui pioveva a dirotto e io cercavo di scrivere qualcosa dalla veranda della guest house, in mezzo al bosco. Sarà stato il tempo avverso, ma la tastiera si bloccava di continuo. Faticoso, frustrante, però mi ha costretto a rallentare il flusso della scrittura, a dosare ogni parola.

9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Baricco, Oceano Mare. Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore. E poi, se posso aggiungerne un terzo, Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere.

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto? 

Ho letto Giura, di Stefano Benni. Lui non è solo tra i miei autori preferiti, è un segnavia.

Grazie di aver partecipato all’intervista

Alla prossima

Gabrio